Poco più in là della riva
Jan. 17th, 2014 01:35 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Poco più in là della riva
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 636 (
fiumidiparole)
Prompt: "Pervertito!" per il p0rn fest #7 @
fanfic_italia + Mare per la prima settimana del COW-T 4 @
maridichallenge
Note: Age difference, Handjob, Lemon, PWP, Yaoi
Dante sorrise e si chinò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, infilandogli una mano nel lato posteriore dei bermuda.
«In realtà non vuoi che ti lasci...» gli sussurrò, spingendo le dita fino alla sua apertura.
Nero si inarcò contro il suo corpo affondando le dita nelle sue spalle con forza, esalando un sospiro roco. Avrebbe voluto ribadire l'esortazione ad essere lasciato, ma una parte di sé non voleva.
«Lasciami andare...» esalò Nero, le palpebre calate a mezz'asta sugli occhi «Pervertito!».
Anche se continuava ad opporre resistenza, teneva saldamente entrambe le braccia strette al collo possente di Dante, che si ergeva su di lui come un colosso anche se in verità la disparità tra le loro altezze non era poi tanta. L'accentuazione della cosa derivava dalla situazione piuttosto intima in cui si trovavano al momento: Nero era aggrappato al collo dell'uomo per cercare di non cadere sott'acqua, dato che la mano che stava lavorando all'interno dei suoi bermuda con foga ed impazienza gli aveva reso le gambe molli.
Erano al mare, a pochi metri di distanza da una spiaggia piena di gente che schiamazzava e si divertiva. Era stato Dante a convincerlo ad andare, per cambiare un po' aria e rilassarsi, gli aveva detto, e lui come uno stupido ci aveva creduto.
In realtà voleva solo un pretesto per poter fare del sesso in po' anomalo ed il ragazzo se ne era accorto troppo tardi.
Dante sorrise e si chinò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, infilandogli una mano nel lato posteriore dei bermuda.
«In realtà non vuoi che ti lasci...» gli sussurrò, spingendo le dita fino alla sua apertura.
Nero si inarcò contro il suo corpo affondando le dita nelle sue spalle con forza, esalando un sospiro roco. Avrebbe voluto ribadire l'esortazione ad essere lasciato, ma una parte di sé non voleva.
Dante continuò ad affondare le dita nel suo fondoschiena, godendo dei gemiti che sfuggivano a tratti dalle labbra del suo partner.
Stava diventando duro e reprimere l'impulso di penetrarlo bruscamente senza alcuna attenzione a quel che lui avrebbe sentito era sempre più difficile. L'acqua a malapena tiepida non riusciva a calmare i suoi bollenti spiriti, al contrario di quello che si diceva.
«C'è gente, idiota-ah!» esclamò Nero, socchiudendo le palpebre in un'espressione d'estasi.
«Siamo lontani dalla spiaggia e comunque non ci stanno considerando» replicò il più grande, continuando a stuzzicarlo con tale foga che finalmente il minore si arrese.
Afferrò il capo dell'altro per la nuca e se lo premette contro il viso in un lungo bacio con il quale quasi soffocò l'uomo, colto alla sprovvista dal gesto.
La lingua di Nero si agitava frenetica nella sua bocca, provocandolo apertamente. L'altro stette al gioco per in po', poi però lo costrinse a voltarsi e gli abbassò il retro dei bermuda infilandogli allo stesso tempo la mano libera sul davanti, masturbandolo.
Nero si piegò leggermente in avanti, senza preoccuparsi di niente dato che erano per metà immersi in acqua; pertanto nessuno avrebbe visto dalla riva cosa stava accadendo.
Dante lo penetrò senza tanti complimenti e spinse dolorosamente forte, tanto che Nero si ritrovò a gemere fino a rimanere senza voce. Adesso non aveva altro per la testa se non godere più che poteva.
Venne per primo dopo pochi minuti e si aggrappò al braccio che il suo partner gli aveva stretto attorno al torace per tenerlo bloccato mentre eiaculava abbondantemente, tingendo di bianco l'acqua attorno a sé.
Il cacciatore di demoni raggiunse l'orgasmo poco più tardi e, quando l'ebbe fatto, lasciò andare il compagno, il quale cadde in avanti nell'acqua.
Dante si abbassò fino ad immergere le spalle ed afferrò per i fianchi Nero, tirandolo verso di sé ed issandoselo sulle gambe piegate per la scarsa profondità del mare in quel tratto.
«Riprenditi, ragazzo» disse, battendogli una pacca sulla spalla.
«Non l'ho fatto di proposito, sei tu che mi hai mollato!» ringhiò l'altro in risposta, scoccandogli un'occhiataccia.
«Torniamo indietro?» gli chiese il più vecchio.
«No... non ancora» asserì il più piccolo, distogliendo lo sguardo mentre gli cingeva con un braccio il collo.
Dante stirò le labbra in un sorriso mentre gli catturava con una mano il volto e lo girava verso il suo per baciarlo.
«D'accordo, allora rimaniamo ancora un po' in acqua. La cosa non mi dispiace affatto, se possiamo stare così vicini...» ammise, un momento prima di congiungere le labbra con quelle del suo partner.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 636 (
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Prompt: "Pervertito!" per il p0rn fest #7 @
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Note: Age difference, Handjob, Lemon, PWP, Yaoi
Dante sorrise e si chinò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, infilandogli una mano nel lato posteriore dei bermuda.
«In realtà non vuoi che ti lasci...» gli sussurrò, spingendo le dita fino alla sua apertura.
Nero si inarcò contro il suo corpo affondando le dita nelle sue spalle con forza, esalando un sospiro roco. Avrebbe voluto ribadire l'esortazione ad essere lasciato, ma una parte di sé non voleva.
«Lasciami andare...» esalò Nero, le palpebre calate a mezz'asta sugli occhi «Pervertito!».
Anche se continuava ad opporre resistenza, teneva saldamente entrambe le braccia strette al collo possente di Dante, che si ergeva su di lui come un colosso anche se in verità la disparità tra le loro altezze non era poi tanta. L'accentuazione della cosa derivava dalla situazione piuttosto intima in cui si trovavano al momento: Nero era aggrappato al collo dell'uomo per cercare di non cadere sott'acqua, dato che la mano che stava lavorando all'interno dei suoi bermuda con foga ed impazienza gli aveva reso le gambe molli.
Erano al mare, a pochi metri di distanza da una spiaggia piena di gente che schiamazzava e si divertiva. Era stato Dante a convincerlo ad andare, per cambiare un po' aria e rilassarsi, gli aveva detto, e lui come uno stupido ci aveva creduto.
In realtà voleva solo un pretesto per poter fare del sesso in po' anomalo ed il ragazzo se ne era accorto troppo tardi.
Dante sorrise e si chinò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, infilandogli una mano nel lato posteriore dei bermuda.
«In realtà non vuoi che ti lasci...» gli sussurrò, spingendo le dita fino alla sua apertura.
Nero si inarcò contro il suo corpo affondando le dita nelle sue spalle con forza, esalando un sospiro roco. Avrebbe voluto ribadire l'esortazione ad essere lasciato, ma una parte di sé non voleva.
Dante continuò ad affondare le dita nel suo fondoschiena, godendo dei gemiti che sfuggivano a tratti dalle labbra del suo partner.
Stava diventando duro e reprimere l'impulso di penetrarlo bruscamente senza alcuna attenzione a quel che lui avrebbe sentito era sempre più difficile. L'acqua a malapena tiepida non riusciva a calmare i suoi bollenti spiriti, al contrario di quello che si diceva.
«C'è gente, idiota-ah!» esclamò Nero, socchiudendo le palpebre in un'espressione d'estasi.
«Siamo lontani dalla spiaggia e comunque non ci stanno considerando» replicò il più grande, continuando a stuzzicarlo con tale foga che finalmente il minore si arrese.
Afferrò il capo dell'altro per la nuca e se lo premette contro il viso in un lungo bacio con il quale quasi soffocò l'uomo, colto alla sprovvista dal gesto.
La lingua di Nero si agitava frenetica nella sua bocca, provocandolo apertamente. L'altro stette al gioco per in po', poi però lo costrinse a voltarsi e gli abbassò il retro dei bermuda infilandogli allo stesso tempo la mano libera sul davanti, masturbandolo.
Nero si piegò leggermente in avanti, senza preoccuparsi di niente dato che erano per metà immersi in acqua; pertanto nessuno avrebbe visto dalla riva cosa stava accadendo.
Dante lo penetrò senza tanti complimenti e spinse dolorosamente forte, tanto che Nero si ritrovò a gemere fino a rimanere senza voce. Adesso non aveva altro per la testa se non godere più che poteva.
Venne per primo dopo pochi minuti e si aggrappò al braccio che il suo partner gli aveva stretto attorno al torace per tenerlo bloccato mentre eiaculava abbondantemente, tingendo di bianco l'acqua attorno a sé.
Il cacciatore di demoni raggiunse l'orgasmo poco più tardi e, quando l'ebbe fatto, lasciò andare il compagno, il quale cadde in avanti nell'acqua.
Dante si abbassò fino ad immergere le spalle ed afferrò per i fianchi Nero, tirandolo verso di sé ed issandoselo sulle gambe piegate per la scarsa profondità del mare in quel tratto.
«Riprenditi, ragazzo» disse, battendogli una pacca sulla spalla.
«Non l'ho fatto di proposito, sei tu che mi hai mollato!» ringhiò l'altro in risposta, scoccandogli un'occhiataccia.
«Torniamo indietro?» gli chiese il più vecchio.
«No... non ancora» asserì il più piccolo, distogliendo lo sguardo mentre gli cingeva con un braccio il collo.
Dante stirò le labbra in un sorriso mentre gli catturava con una mano il volto e lo girava verso il suo per baciarlo.
«D'accordo, allora rimaniamo ancora un po' in acqua. La cosa non mi dispiace affatto, se possiamo stare così vicini...» ammise, un momento prima di congiungere le labbra con quelle del suo partner.