Enigmi e biscotti

[fiamma_drakon]

Titolo: Enigmi e biscotti
Rating: Verde
Genere: Fluff, Slice of life
Personaggi: Hershel Layton, Luke Triton
Wordcount: 415 (fiumidiparole)
Prompt: Snack Dolci / #01 - Biscotti @ diecielode
Il cucinotto, un disastro.
Il tavolo, un disastro.
Il forno, ancora peggio.
«Luke... posso sapere che cosa stai cercando di fare...?».


Il cucinotto, un disastro.
Il tavolo, un disastro.
Il forno, ancora peggio.
«Luke... posso sapere che cosa stai cercando di fare...?» domandò Layton con una pacatezza incredibile, considerato che la stanza che aveva innanzi, la quale sembrava essere stata colpita da una catastrofe in piena regola, era nientemeno che la sua cucina.
Il bambino di dieci anni che c’era all’interno, unico autore di tutto ciò nonostante l’esile corpo e la bassa statura, si volse verso la soglia, rischiando di cadere dalla sedia su cui era montato per arrivare meglio al piano di lavoro.
«Ah, professore! Sto preparando dei biscotti!» esclamò, allegro.
«Sta’ attento a non cadere» lo riprese bonariamente l’archeologo, avanzando nella cucina.
«Non avresti potuto semplicemente uscire a comperarli? Avresti risparmiato tutta questa fatica... e farina» aggiunse, guardandosi intorno.
«Ma così è più divertente!» obiettò Luke allegramente, posando da parte il matterello con cui aveva steso l’impasto, allungandosi a prendere gli stampini poco distanti.
Layton l’osservò sorridendo: aveva un animo così semplice e di fanciullo, nonostante l’incredibile arguzia.
«A proposito d’arguzia...».
«Mi è venuto in mente un enigma» disse ad alta voce, attirando immediatamente l’attenzione del ragazzo.
Quest’ultimo alzò interessato gli occhi verso di lui, in evidente attesa ed eccitazione.
«Un enigma per me, professore?» chiese, come se non riuscisse a crederci.
L’uomo annuì lentamente.
«Esatto» confermò, quindi gli sottrasse dalle mani gli stampi e li mise nuovamente sul piano da lavoro.
«Devi riuscire a fare lo stesso numero di biscotti con ogni stampo. Quanti biscotti riuscirai a fare per ogni tipo?».
In un primo momento il fanciullo rimase perplesso dal problema che gli era stato posto; tuttavia la sua perplessità fu superata pochi attimi dopo da una notevole eccitazione.
Si mise all’opera, mentre il professore andava a sedersi al tavolo, per lasciarlo lavorare con calma.
Da come si muoveva, Layton riuscì a carpire in lui una voglia di fare non indifferente che gli strappò un sorriso: il suo sincero interesse lo rendeva ancora più dolce e fanciullo di quanto già non sembrasse.
Il piccolo Triton impiegò una quindicina di minuti circa a giungere alla conclusione, che andò ad annunciare al professore con il sorriso sulle labbra ed una teglia tappezzata di forme d’impasto come prova.
«È stato facile» asserì con un leggero tono sprezzante.
«Bene, hai risolto l’enigma» commentò l’archeologo, annuendo con un lento movimento del capo, con il quale mostrò anche il proprio compiacimento per la sua riuscita.
«E ora... in forno!» aggiunse un momento dopo.
Il bambino annuì ed obbedì immediatamente, andando a mettere in forno la sua opera.
Appena chiuso lo sportello, si chinò a fissare all’interno, felice.
«Dovrebbero essere pronti per l’ora della merenda, professore!».