fiamma_drakon (
fiamma_drakon) wrote2011-05-09 03:33 pm
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Imbarazzo
Titolo: Imbarazzo
Rating: Arancione
Genere: Erotico
Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Tamaki Suou
Wordcount: 670 (
fiumidiparole)
Note: lievissimi accenni Het, Self!love, Yaoi. Scritta per
mmom_italia
Nel silenzio della stanza si sentivano solo gemiti spezzati e soffocati, come di profondo ed osceno piacere, che provenivano da oltre le tende del baldacchino, debitamente tirate.
Nel silenzio della stanza si sentivano solo gemiti spezzati e soffocati, come di profondo ed osceno piacere, che provenivano da oltre le tende del baldacchino, debitamente tirate.
La luce che irradiava dal vetro della finestra spezzava l'altrimenti assoluto buio della camera, riversandosi sulla tenda del letto, rendendone visibile, nella debole trasparenza, un corpo steso supino che si muoveva come fosse nel pieno di un rapporto sessuale.
Tamaki soffriva dannatamente per quella situazione: tutti erano talmente occupati gli uni dagli altri, che lui era ridotto a quel modo. Era costretto a soddisfare i suoi impulsi e desideri sessuali masturbandosi.
In albergo, steso sul suo letto, si sentiva oppresso da una frustrazione talmente forte da dargli mal di testa.
Tutti erano già occupati: Honey e Mori erano impegnati l'uno con l'altro - Mitsukuni aveva chiesto a Takashi di giocare con lui a scacchi quella notte - Kyoya, i gemelli e Haruhi non avevano intenzione di passare del tempo in sua compagnia.
... la sua piccola e dolce Haruhi.
Tamaki lanciò un altro gemito soffocato, cercando anche di reprimerlo mordendosi le labbra.
Era patetico e si sentiva tale, oltre a sentirsi frustrato ed esasperato. Costretto a masturbarsi di nascosto, clandestinamente, per tentare di sopprimere il suo dolore.
Il piacere che si dava non era paragonabile a quello che avrebbe potuto provare avendo un rapporto completo con qualcuno e lo sapeva bene, però era almeno una qualche consolazione.
Continuò a masturbarsi, soffrendo in silenzio, ansimando di tanto in tanto, finché il rumore della porta che cigolava non lo fece bloccare.
Il biondo si mise seduto in mezzo alle lenzuola sfatte, senza preoccuparsi di nascondere la propria nudità tranne che per l'inguine. Rimase in assoluto silenzio per interi minuti, in attento ascolto, ma non gli giunse niente più che il vuoto silenzio che l'aveva circondato fino ad allora.
Si ridistese e riprese tranquillamente il suo impegno: probabilmente la sua frustrazione sessuale gli aveva giocato uno scherzo.
«Io te l'avevo detto».
Le tende che lo circondavano vennero tirate di colpo, esponendolo alla vista. Improvvisamente si sentì inerme.
«Ti masturbi sul serio, Lord?».
La voce che parlò risultò decisamente familiare a Tamaki, che sgranò gli occhi, mettendosi seduto.
Il suo sguardo si posò sulle due figure speculari in tutto e per tutto che lo guardavano dal fondo del letto.
Il biondo arrossì violentemente: si vergognava di farsi vedere in quel momento.
«Hikaru, Kaoru! Che cosa ci fate voi due nella mia camera?!» sbottò, indignato.
I gemelli si scambiarono un'occhiata.
«Ci stavamo annoiando» esclamarono in coro.
«È notte fonda, cretini! Andate a dormire!»
«Già, certo... perché tu stavi dormendo, eh?».
Il re si zittì, ritraendosi un po' indietro, decisamente imbarazzato.
«C-che cavolo c'entra?!» esclamò.
Kaoru sorrise malizioso.
«Non puoi dirci di andare a dormire se tu sei il primo a non farlo»
«Non è corretto, Lord»
«Quindi...»
«... lascia che anche noi ci divertiamo un po'».
I due montarono sul letto con silenti movimenti molto felini, accostandosi al biondo con espressioni gemelle che non preannunciavano buone intenzioni.
Tamaki istintivamente si tirò indietro, rannicchiandosi contro la testata del letto, ma i gemelli furono più veloci di lui: lo afferrarono per le caviglie e lo tirarono verso di loro.
Hikaru allungò una mano verso il suo inguine, cominciando a masturbarlo.
Kaoru osservava, compiaciuto e soddisfatto, l'espressione che si era dipinta in viso al King: un misto tra estasi e sofferenza.
«Hikaru... basta... ahn!» esalò, le gambe che tremavano e le membra sudate.
«Yes, sir...» replicò con voce melliflua e poco convincente, togliendo la mano, che fu sostituita da quella del fratello con uno scarto di pochi secondi.
Ambedue trovavano estremamente soddisfacente masturbare il Lord: il suo modo di manifestare le proprie sensazioni, in quei momenti, diventava spudoratamente osceno, tanto da esaltarli.
Tamaki, dal canto suo, in mezzo a quel pressante turbinio di sofferenza e piacere, riusciva a fatica a mantenere la poca lucidità mentale necessaria a provare un profondo senso d’imbarazzo. Lasciato alla mercé dei gemelli senza avere la possibilità materiale di contrastarli, si sentiva fragile.
Si sentì stringere il membro con delicata insistenza, come se stessero cercando di stuzzicarlo ulteriormente.
«Avanti, Lord vieni» esclamarono all'unisono i fratelli con malizia, esortandolo a raggiungere l’orgasmo.
Il biondo si torse, ansimando.
Quando ci si mettevano veramente d’impegno, riuscivano ad essere veramente malevoli.
Rating: Arancione
Genere: Erotico
Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Tamaki Suou
Wordcount: 670 (
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Note: lievissimi accenni Het, Self!love, Yaoi. Scritta per
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Nel silenzio della stanza si sentivano solo gemiti spezzati e soffocati, come di profondo ed osceno piacere, che provenivano da oltre le tende del baldacchino, debitamente tirate.
Nel silenzio della stanza si sentivano solo gemiti spezzati e soffocati, come di profondo ed osceno piacere, che provenivano da oltre le tende del baldacchino, debitamente tirate.
La luce che irradiava dal vetro della finestra spezzava l'altrimenti assoluto buio della camera, riversandosi sulla tenda del letto, rendendone visibile, nella debole trasparenza, un corpo steso supino che si muoveva come fosse nel pieno di un rapporto sessuale.
Tamaki soffriva dannatamente per quella situazione: tutti erano talmente occupati gli uni dagli altri, che lui era ridotto a quel modo. Era costretto a soddisfare i suoi impulsi e desideri sessuali masturbandosi.
In albergo, steso sul suo letto, si sentiva oppresso da una frustrazione talmente forte da dargli mal di testa.
Tutti erano già occupati: Honey e Mori erano impegnati l'uno con l'altro - Mitsukuni aveva chiesto a Takashi di giocare con lui a scacchi quella notte - Kyoya, i gemelli e Haruhi non avevano intenzione di passare del tempo in sua compagnia.
... la sua piccola e dolce Haruhi.
Tamaki lanciò un altro gemito soffocato, cercando anche di reprimerlo mordendosi le labbra.
Era patetico e si sentiva tale, oltre a sentirsi frustrato ed esasperato. Costretto a masturbarsi di nascosto, clandestinamente, per tentare di sopprimere il suo dolore.
Il piacere che si dava non era paragonabile a quello che avrebbe potuto provare avendo un rapporto completo con qualcuno e lo sapeva bene, però era almeno una qualche consolazione.
Continuò a masturbarsi, soffrendo in silenzio, ansimando di tanto in tanto, finché il rumore della porta che cigolava non lo fece bloccare.
Il biondo si mise seduto in mezzo alle lenzuola sfatte, senza preoccuparsi di nascondere la propria nudità tranne che per l'inguine. Rimase in assoluto silenzio per interi minuti, in attento ascolto, ma non gli giunse niente più che il vuoto silenzio che l'aveva circondato fino ad allora.
Si ridistese e riprese tranquillamente il suo impegno: probabilmente la sua frustrazione sessuale gli aveva giocato uno scherzo.
«Io te l'avevo detto».
Le tende che lo circondavano vennero tirate di colpo, esponendolo alla vista. Improvvisamente si sentì inerme.
«Ti masturbi sul serio, Lord?».
La voce che parlò risultò decisamente familiare a Tamaki, che sgranò gli occhi, mettendosi seduto.
Il suo sguardo si posò sulle due figure speculari in tutto e per tutto che lo guardavano dal fondo del letto.
Il biondo arrossì violentemente: si vergognava di farsi vedere in quel momento.
«Hikaru, Kaoru! Che cosa ci fate voi due nella mia camera?!» sbottò, indignato.
I gemelli si scambiarono un'occhiata.
«Ci stavamo annoiando» esclamarono in coro.
«È notte fonda, cretini! Andate a dormire!»
«Già, certo... perché tu stavi dormendo, eh?».
Il re si zittì, ritraendosi un po' indietro, decisamente imbarazzato.
«C-che cavolo c'entra?!» esclamò.
Kaoru sorrise malizioso.
«Non puoi dirci di andare a dormire se tu sei il primo a non farlo»
«Non è corretto, Lord»
«Quindi...»
«... lascia che anche noi ci divertiamo un po'».
I due montarono sul letto con silenti movimenti molto felini, accostandosi al biondo con espressioni gemelle che non preannunciavano buone intenzioni.
Tamaki istintivamente si tirò indietro, rannicchiandosi contro la testata del letto, ma i gemelli furono più veloci di lui: lo afferrarono per le caviglie e lo tirarono verso di loro.
Hikaru allungò una mano verso il suo inguine, cominciando a masturbarlo.
Kaoru osservava, compiaciuto e soddisfatto, l'espressione che si era dipinta in viso al King: un misto tra estasi e sofferenza.
«Hikaru... basta... ahn!» esalò, le gambe che tremavano e le membra sudate.
«Yes, sir...» replicò con voce melliflua e poco convincente, togliendo la mano, che fu sostituita da quella del fratello con uno scarto di pochi secondi.
Ambedue trovavano estremamente soddisfacente masturbare il Lord: il suo modo di manifestare le proprie sensazioni, in quei momenti, diventava spudoratamente osceno, tanto da esaltarli.
Tamaki, dal canto suo, in mezzo a quel pressante turbinio di sofferenza e piacere, riusciva a fatica a mantenere la poca lucidità mentale necessaria a provare un profondo senso d’imbarazzo. Lasciato alla mercé dei gemelli senza avere la possibilità materiale di contrastarli, si sentiva fragile.
Si sentì stringere il membro con delicata insistenza, come se stessero cercando di stuzzicarlo ulteriormente.
«Avanti, Lord vieni» esclamarono all'unisono i fratelli con malizia, esortandolo a raggiungere l’orgasmo.
Il biondo si torse, ansimando.
Quando ci si mettevano veramente d’impegno, riuscivano ad essere veramente malevoli.