Finalmente soli
Jan. 22nd, 2015 07:56 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Finalmente soli
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Slice of life
Personaggi: Atsushi Kinugawa, En Yufuin
Wordcount: 1255 (
fiumidiparole)
Prompt: Esuberanza per la prima settimana del COW-T #5 @
maridichallenge + Bagni pubblici per il p0rn fest #8 @
fanfic_italia
Note: Handjob, Lemon, Yaoi
«Sai, Atsushi... dovresti imparare a rilassarti» gli disse mentre gli si faceva dappresso, posandogli le mani sulle spalle e cominciando a massaggiare vicino alla base del suo collo.
Kinugawa emise un verso stizzito di dolore inizialmente; tuttavia, dopo appena poco tempo cominciò ad avvertire un certo piacere. I muscoli non dolevano più come prima e anche il collo cominciava a sciogliersi.
Dopo uno scontro con uno di quegli assurdi mostri che di tanto in tanto apparivano nella loro scuola, non c'era niente di meglio di qualche ora passata a rilassarsi in un bagno pubblico.
Atsushi emise un lungo sospiro mentre ruotava il collo lentamente.
«Che c'è, Atsushi?».
En, seduto nella vasca di fianco a lui, aveva schiuso una palpebra sentendolo muoversi per controllare se fosse successo qualcosa.
Il suo compagno storse la bocca in una smorfia di disappunto.
«Ho male al collo...» rispose, portandosi una mano alla spalla e muovendosi come per fare stretching «Credevo che sarebbe passato stando nell'acqua calda ma a quanto pare non è così...».
Yufuin sorrise.
«Succede questo quando prendi tutto troppo seriamente» spiegò facendo spallucce.
«Succede questo quando vieni sbattuto contro un solido muro di pietra» lo corresse in tono leggermente risentito, continuando a muovere il collo «Questa storia dei Battle Lovers sta diventando pesante...».
La sua affermazione venne accolta dal silenzio mentre En lo fissava sovrappensiero: col fatto che Yumoto lavorava lì, non erano molte le occasioni in cui avevano modo di essere veramente soli là dentro. Quel giorno però Yumoto, insieme a Io e Ryuu, dopo un lungo bagno assieme a loro erano tornati a casa per riposare, lasciandoli davvero soli. L'unico rimasto era il fratello maggiore di Hakone, ma stava sempre fuori a spaccare ciocchi di legna per cui non avrebbe sentito niente.
Sarebbe stato un vero peccato non approfittare della situazione.
La sua sempre presente pigrizia stavolta si fece indietro per lasciare il posto a voglie di ben diverso tipo, complici la calura dell'acqua ed il vapore che creava una sorta di atmosfera romantica.
«Sai, Atsushi... dovresti imparare a rilassarti» gli disse mentre gli si faceva dappresso, posandogli le mani sulle spalle e cominciando a massaggiare vicino alla base del suo collo.
Kinugawa emise un verso stizzito di dolore inizialmente; tuttavia, dopo appena poco tempo cominciò ad avvertire un certo piacere. I muscoli non dolevano più come prima e anche il collo cominciava a sciogliersi.
Atsushi si rilassò completamente, chiudendo gli occhi e abbandonandosi alle capaci mani del suo compagno.
«Non credevo sapessi fare massaggi, En...» ammise in tono leggermente trasognato.
«Mi piace avere qualche abilità nascosta!» replicò il biondo.
Kinugawa percepiva le sue guance ardere e ben presto al piacere di quel piccolo trattamento privato si aggiunsero anche impulsi d'altro tipo.
Si era sempre sentito in imbarazzo riguardo a certe necessità che il suo corpo manifestava talvolta anche in maniera violenta. Gli sembrava fuori luogo anche quando lui e Yufuin erano in intimità, nonostante non si tirasse mai indietro.
Avvertendo il suo pene farsi un po' più duro, Atsushi aprì di colpo gli occhi e fece per sottrarsi ma En ebbe i riflessi pronti: lo afferrò saldamente e lo voltò verso di sé, baciandolo con impeto. Al tempo stesso spinse una gamba tra le sue fino a strusciare la coscia contro la sua mezza erezione.
Atsushi si irrigidì a quel contatto, sgranando gli occhi mentre un piacevole calore si impossessava del suo corpo.
Gli pareva così strano che En stesse prendendo l'iniziativa. In genere doveva essere lui a chiederglielo e a fargli capire cosa desiderava fare.
«E-En...» sussurrò stordito sulle sue labbra una volta che ebbero interrotto quel bacio appassionato. Dalla sua espressione era evidente che pareva confuso.
«Vuoi davvero farlo qui...?» domandò a mezza voce «Di solito devo pregarti per...».
Yufuin gli posò un polpastrello sulla bocca, interrompendolo mentre si sporgeva sopra la sua spalla, diretto verso il suo orecchio. Leccò il lobo e lo mordicchiò nella porzione inferiore, facendo sobbalzare leggermente il suo partner - particolarmente sensibile a certe sollecitazioni. Nello stesso tempo la sua mano destra scendeva ad accarezzare il suo pene.
«Da quanto tempo veniamo qui, Atsushi...?» domandò in tono retorico e suadente al suo orecchio «Un anno? Due...?».
Kinugawa aveva la pelle d'oca nel sentirlo parlare in quella maniera così spudoratamente provocatoria. Gli piaceva, eppure lo trovava assurdo.
«Lo trovo un posto decisamente romantico... quando siamo noi due da soli» spiegò, prendendo il suo pene con presa più salda ed iniziando a muovere la mano con energia.
Atsushi sospirò profondamente, cercando invano di trattenersi. En lo aiutò a girarsi di nuovo, attirandolo contro il suo corpo di modo che il suo pene fosse a contatto con la linea che divideva le natiche del suo partner.
Atsushi era in parte piegato in avanti e si agitava leggermente, tentando di reprimere i mugolii che gli sorgevano spontanei. Non voleva che eventuali terzi nei paraggi li scoprissero.
En ci stava dando dentro con insolita esuberanza. La sua mano passava rapidamente sull'erezione dell'altro ed il ritmo aumentava sempre di più, facendo sì che il suo pene diventasse sempre più turgido.
Dopo poco Yufuin gli mise l'indice dell'altra mano nel sedere, approfittando dell'acqua in cui erano immersi, sfruttandola come lubrificante.
Atsushi ansimò inarcando la schiena mentre il suo partner muoveva la falange e poi ne aggiungeva un'altra, allargando con movimenti piuttosto vivaci il suo sfintere.
La sola presenza di quelle dita nel suo fondoschiena erano fonte di enorme piacere per Kinugawa, ormai talmente accaldato e paonazzo che pareva sul punto di collassare da un momento all'altro.
«E-En...» gemette in tono implorante, appoggiandosi di peso con entrambe le mani al fondo della vasca per rendere più facilmente accessibile il suo sedere al suo compagno.
Il biondo gli affondò con maggiore enfasi le dita nel fondoschiena. A causa della maggiore forza applicata, Atsushi scivolò in avanti, finendo con la testa sott'acqua.
Riaffiorò dall'acqua annaspando come se avesse dovuto trattenere per un sacco di tempo il fiato.
En gli tolse dal sedere le dita, sostituendole immediatamente con la sua erezione, strappandogli un altro ansito piuttosto acuto.
Le spinte brusche e vigorose che cominciò ad imprimere colsero completamente alla sprovvista Atsushi, abituato a rapporti molto più tranquilli.
Si vedeva che era veramente preso e che si stava appellando a tutte le sue capacità per rendere il rapporto molto più movimentato e appassionato.
Kinugawa non riuscì a reprimere un gemito di piacere mentre l'altro si avviava a raggiungere l'orgasmo.
Yufuin cercò di sincronizzare la masturbazione con le spinte, riuscendoci con un po' di fatica; ciononostante, il suo partner parve apprezzare enormemente lo sforzo, come sottolinearono gli altri sospiri che si lasciò sfuggire.
«En... non ce la faccio... sto per... ah!».
Atsushi non riuscì a finire la frase che raggiunse l'orgasmo, tremando in preda a spasmi muscolari.
Yufuin prontamente tirò e strinse la pelle che generalmente copriva il glande, riuscendo a contenere la sua eiaculazione, evitando così che venisse dentro la vasca.
Atsushi esalò un tremulo sospiro una volta che ebbe finito.
A quel punto fu la volta di En. Il ragazzo, avvertendo l'orgasmo vicino, si affrettò ad uscire dal corpo dell'altro e a stringere la punta, chiudendo e stringendo le palpebre mentre si appoggiava contro la schiena del suo compagno.
Atsushi lo sostenne e gli sottrasse il suo pene dalla mano, stringendolo forte per evitare di schizzare in acqua.
«En... sei pesante!» protestò a mezza voce.
«Spero che ti sia piaciuto quanto a me...» rispose l'altro mentre si alzava lentamente in piedi. Aveva un po' di fiatone ma pareva veramente soddisfatto.
«S-sì...» confermò timidamente Kinugawa, abbassando lo sguardo «Però la prossima volta che hai uno di questi eccessi di esuberanza potresti comunque fare un po' più piano?! Mi hai fatto male...!».
En sbatté le palpebre, momentaneamente perplesso; dopodiché sorrise e gli porse la mano libera.
«D'accordo, ma non aspettartelo troppo presto» si interruppe un attimo, come per dare enfasi all'affermazione, poi riprese: «Ora vieni, andiamo in bagno prima che arrivi qualcuno...».
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Slice of life
Personaggi: Atsushi Kinugawa, En Yufuin
Wordcount: 1255 (
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Prompt: Esuberanza per la prima settimana del COW-T #5 @
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Note: Handjob, Lemon, Yaoi
«Sai, Atsushi... dovresti imparare a rilassarti» gli disse mentre gli si faceva dappresso, posandogli le mani sulle spalle e cominciando a massaggiare vicino alla base del suo collo.
Kinugawa emise un verso stizzito di dolore inizialmente; tuttavia, dopo appena poco tempo cominciò ad avvertire un certo piacere. I muscoli non dolevano più come prima e anche il collo cominciava a sciogliersi.
Dopo uno scontro con uno di quegli assurdi mostri che di tanto in tanto apparivano nella loro scuola, non c'era niente di meglio di qualche ora passata a rilassarsi in un bagno pubblico.
Atsushi emise un lungo sospiro mentre ruotava il collo lentamente.
«Che c'è, Atsushi?».
En, seduto nella vasca di fianco a lui, aveva schiuso una palpebra sentendolo muoversi per controllare se fosse successo qualcosa.
Il suo compagno storse la bocca in una smorfia di disappunto.
«Ho male al collo...» rispose, portandosi una mano alla spalla e muovendosi come per fare stretching «Credevo che sarebbe passato stando nell'acqua calda ma a quanto pare non è così...».
Yufuin sorrise.
«Succede questo quando prendi tutto troppo seriamente» spiegò facendo spallucce.
«Succede questo quando vieni sbattuto contro un solido muro di pietra» lo corresse in tono leggermente risentito, continuando a muovere il collo «Questa storia dei Battle Lovers sta diventando pesante...».
La sua affermazione venne accolta dal silenzio mentre En lo fissava sovrappensiero: col fatto che Yumoto lavorava lì, non erano molte le occasioni in cui avevano modo di essere veramente soli là dentro. Quel giorno però Yumoto, insieme a Io e Ryuu, dopo un lungo bagno assieme a loro erano tornati a casa per riposare, lasciandoli davvero soli. L'unico rimasto era il fratello maggiore di Hakone, ma stava sempre fuori a spaccare ciocchi di legna per cui non avrebbe sentito niente.
Sarebbe stato un vero peccato non approfittare della situazione.
La sua sempre presente pigrizia stavolta si fece indietro per lasciare il posto a voglie di ben diverso tipo, complici la calura dell'acqua ed il vapore che creava una sorta di atmosfera romantica.
«Sai, Atsushi... dovresti imparare a rilassarti» gli disse mentre gli si faceva dappresso, posandogli le mani sulle spalle e cominciando a massaggiare vicino alla base del suo collo.
Kinugawa emise un verso stizzito di dolore inizialmente; tuttavia, dopo appena poco tempo cominciò ad avvertire un certo piacere. I muscoli non dolevano più come prima e anche il collo cominciava a sciogliersi.
Atsushi si rilassò completamente, chiudendo gli occhi e abbandonandosi alle capaci mani del suo compagno.
«Non credevo sapessi fare massaggi, En...» ammise in tono leggermente trasognato.
«Mi piace avere qualche abilità nascosta!» replicò il biondo.
Kinugawa percepiva le sue guance ardere e ben presto al piacere di quel piccolo trattamento privato si aggiunsero anche impulsi d'altro tipo.
Si era sempre sentito in imbarazzo riguardo a certe necessità che il suo corpo manifestava talvolta anche in maniera violenta. Gli sembrava fuori luogo anche quando lui e Yufuin erano in intimità, nonostante non si tirasse mai indietro.
Avvertendo il suo pene farsi un po' più duro, Atsushi aprì di colpo gli occhi e fece per sottrarsi ma En ebbe i riflessi pronti: lo afferrò saldamente e lo voltò verso di sé, baciandolo con impeto. Al tempo stesso spinse una gamba tra le sue fino a strusciare la coscia contro la sua mezza erezione.
Atsushi si irrigidì a quel contatto, sgranando gli occhi mentre un piacevole calore si impossessava del suo corpo.
Gli pareva così strano che En stesse prendendo l'iniziativa. In genere doveva essere lui a chiederglielo e a fargli capire cosa desiderava fare.
«E-En...» sussurrò stordito sulle sue labbra una volta che ebbero interrotto quel bacio appassionato. Dalla sua espressione era evidente che pareva confuso.
«Vuoi davvero farlo qui...?» domandò a mezza voce «Di solito devo pregarti per...».
Yufuin gli posò un polpastrello sulla bocca, interrompendolo mentre si sporgeva sopra la sua spalla, diretto verso il suo orecchio. Leccò il lobo e lo mordicchiò nella porzione inferiore, facendo sobbalzare leggermente il suo partner - particolarmente sensibile a certe sollecitazioni. Nello stesso tempo la sua mano destra scendeva ad accarezzare il suo pene.
«Da quanto tempo veniamo qui, Atsushi...?» domandò in tono retorico e suadente al suo orecchio «Un anno? Due...?».
Kinugawa aveva la pelle d'oca nel sentirlo parlare in quella maniera così spudoratamente provocatoria. Gli piaceva, eppure lo trovava assurdo.
«Lo trovo un posto decisamente romantico... quando siamo noi due da soli» spiegò, prendendo il suo pene con presa più salda ed iniziando a muovere la mano con energia.
Atsushi sospirò profondamente, cercando invano di trattenersi. En lo aiutò a girarsi di nuovo, attirandolo contro il suo corpo di modo che il suo pene fosse a contatto con la linea che divideva le natiche del suo partner.
Atsushi era in parte piegato in avanti e si agitava leggermente, tentando di reprimere i mugolii che gli sorgevano spontanei. Non voleva che eventuali terzi nei paraggi li scoprissero.
En ci stava dando dentro con insolita esuberanza. La sua mano passava rapidamente sull'erezione dell'altro ed il ritmo aumentava sempre di più, facendo sì che il suo pene diventasse sempre più turgido.
Dopo poco Yufuin gli mise l'indice dell'altra mano nel sedere, approfittando dell'acqua in cui erano immersi, sfruttandola come lubrificante.
Atsushi ansimò inarcando la schiena mentre il suo partner muoveva la falange e poi ne aggiungeva un'altra, allargando con movimenti piuttosto vivaci il suo sfintere.
La sola presenza di quelle dita nel suo fondoschiena erano fonte di enorme piacere per Kinugawa, ormai talmente accaldato e paonazzo che pareva sul punto di collassare da un momento all'altro.
«E-En...» gemette in tono implorante, appoggiandosi di peso con entrambe le mani al fondo della vasca per rendere più facilmente accessibile il suo sedere al suo compagno.
Il biondo gli affondò con maggiore enfasi le dita nel fondoschiena. A causa della maggiore forza applicata, Atsushi scivolò in avanti, finendo con la testa sott'acqua.
Riaffiorò dall'acqua annaspando come se avesse dovuto trattenere per un sacco di tempo il fiato.
En gli tolse dal sedere le dita, sostituendole immediatamente con la sua erezione, strappandogli un altro ansito piuttosto acuto.
Le spinte brusche e vigorose che cominciò ad imprimere colsero completamente alla sprovvista Atsushi, abituato a rapporti molto più tranquilli.
Si vedeva che era veramente preso e che si stava appellando a tutte le sue capacità per rendere il rapporto molto più movimentato e appassionato.
Kinugawa non riuscì a reprimere un gemito di piacere mentre l'altro si avviava a raggiungere l'orgasmo.
Yufuin cercò di sincronizzare la masturbazione con le spinte, riuscendoci con un po' di fatica; ciononostante, il suo partner parve apprezzare enormemente lo sforzo, come sottolinearono gli altri sospiri che si lasciò sfuggire.
«En... non ce la faccio... sto per... ah!».
Atsushi non riuscì a finire la frase che raggiunse l'orgasmo, tremando in preda a spasmi muscolari.
Yufuin prontamente tirò e strinse la pelle che generalmente copriva il glande, riuscendo a contenere la sua eiaculazione, evitando così che venisse dentro la vasca.
Atsushi esalò un tremulo sospiro una volta che ebbe finito.
A quel punto fu la volta di En. Il ragazzo, avvertendo l'orgasmo vicino, si affrettò ad uscire dal corpo dell'altro e a stringere la punta, chiudendo e stringendo le palpebre mentre si appoggiava contro la schiena del suo compagno.
Atsushi lo sostenne e gli sottrasse il suo pene dalla mano, stringendolo forte per evitare di schizzare in acqua.
«En... sei pesante!» protestò a mezza voce.
«Spero che ti sia piaciuto quanto a me...» rispose l'altro mentre si alzava lentamente in piedi. Aveva un po' di fiatone ma pareva veramente soddisfatto.
«S-sì...» confermò timidamente Kinugawa, abbassando lo sguardo «Però la prossima volta che hai uno di questi eccessi di esuberanza potresti comunque fare un po' più piano?! Mi hai fatto male...!».
En sbatté le palpebre, momentaneamente perplesso; dopodiché sorrise e gli porse la mano libera.
«D'accordo, ma non aspettartelo troppo presto» si interruppe un attimo, come per dare enfasi all'affermazione, poi riprese: «Ora vieni, andiamo in bagno prima che arrivi qualcuno...».