fiamma_drakon: (Bayonetta)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Coccole davanti la tv
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life
Personaggi: fem!Dante (Beatrice), fem!Nero (Bianca)
Wordcount: 1716 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Prompt: Set Polychrome / #5. Femslash @ [livejournal.com profile] mmom_italia
Note: Age difference, Genderbender, Lemon, Self!love, Yuri
La più giovane era tutta presa dalla visione del film ma l'altra pareva più interessata alla compagna che a quello che c'era in tv: Beatrice non faceva che accarezzarle i fianchi e posarle baci sul collo e fra i capelli. Ogni tanto le affondava anche le dita nella folta e lunga chioma e le accarezzava la testa.
A Bianca quelle attenzioni piacevano, anche se non lo dava palesemente a vedere. Istintivamente il suo corpo si muoveva per rispondere ai gesti dell'altra ed esortarla a continuare.


Era ormai sera inoltrata. Bianca e Beatrice avevano cenato piuttosto presto rispetto al loro solito orario per potersene andare presto in camera da letto a vedere un film. 
Era stata Bianca a chiedere quel cambiamento d'orario, dato che ci teneva particolarmente a vedere quel film, e Beatrice aveva suo malgrado acconsentito, nonostante cenare presto non le andasse molto a genio. 
Erano entrambe distese sul letto su un fianco, in pigiama. Bianca indossava un completino rosa pastello decorato con una pioggia di minuscoli fiorellini bianchi con le maniche corte e i pantaloni che le arrivavano fino al ginocchio. 
Beatrice per contro indossava una veste da camera nera piuttosto corta con le spalline di pizzo ed una scollatura generosa che metteva in mostra buona parte del suo prosperoso seno. 
La più giovane era tutta presa dalla visione del film ma l'altra pareva più interessata alla compagna che a quello che c'era in tv: Beatrice non faceva che accarezzarle i fianchi e posarle baci sul collo e fra i capelli. Ogni tanto le affondava anche le dita nella folta e lunga chioma e le accarezzava la testa. 
A Bianca quelle attenzioni piacevano, anche se non lo dava palesemente a vedere. Istintivamente il suo corpo si muoveva per rispondere ai gesti dell'altra ed esortarla a continuare. 
Le labbra della più anziana si fecero strada tra i capelli morbidi della sua compagna fino a trovare il suo orecchio. Lentamente scesero dietro di esso e la lingua fece capolino tra di esse, andando a carezzare la pelle candida dietro le sue orecchie. 
Bianca si lasciò sfuggire un mugolio mentre piegava la testa, colta alla sprovvista da quel contatto. 
«Beatrice, là dietro no...» mugugnò in tono lamentoso. 
L'altra non le rispose ma si spostò, andando a leccarle il lato del collo. Non pareva affatto intenzionata a lasciarla in pace. 
La più giovane emise un altro mugolio ma stavolta sembrava dovuto al piacere. 
«Devo smettere anche adesso?» le domandò l'altra incurvando le labbra in un sorriso. 
Bianca soffiò un altro lieve gemito accorato e piegò il collo per esporlo ai baci appassionati della sua compagna. Quest'ultima cominciò a morderle piano il collo, acuendo ulteriormente il suo desiderio. 
«N-no... continua...» sospirò accasciandosi sul cuscino con gli occhi chiusi. 
Nonostante volesse vedere il film, il suo corpo in quel momento le imponeva di sottomettersi al desiderio fisico. 
Come se la più grande fosse a conoscenza di ciò che pensava, le infilò una mano sotto la maglia del pigiama e andò a strizzarle le tette. 
Bianca si morse il labbro e si strusciò contro il petto della sua partner, che ne approfittò per farle passare l'altro braccio sotto il corpo per andare a prendere anche l'altra tetta. 
Giocherellò con entrambe per qualche minuto, tastandole compiaciuta e saggiandone deliziata la morbidezza e la consistenza soda. Bianca era ancora giovane ma non aveva molto di che invidiare a donne più mature di lei. Il suo seno era decisamente attraente. 
Si leccò le labbra mentre le sue dita si stringevano attorno alle timide cime turgide dei capezzoli di Bianca, tirandoli leggermente e massaggiandole con la punta dei polpastrelli. 
La ragazzina si profuse in accorati mugolii di estasi e aprì le gambe. A quel punto Beatrice le infilò la mano più facilmente manovrabile nei pantaloni e poi nelle mutandine, accarezzando la peluria sul suo pube mentre si spingeva più a fondo, fino alla sua zona sensibile. 
Affondò l'indice nella morbida piega della sua carne, accarezzandole di sfuggita il clitoride per poi scendere ancora più giù e sfregare il polpastrello. 
«Oh... come siamo eccitate...» le sussurrò all'orecchio nell'avvertire il contatto con la pelle bagnata per poi tornare verso il clitoride e cominciare a strusciare il polpastrello su di esso. 
Bianca ansimò pesantemente, come se le mancasse l'aria. Nel bassoventre percepì la familiare sensazione di piacere e dolore che si mescolavano insieme mentre Beatrice lavorava per lubrificarla completamente, rendendo il tutto unicamente piacevole. 
Ad acuire il suo piacere c'era anche il capezzolino teso che la più grande continuava tenacemente a stuzzicare. 
Bianca si tese e gemette, intensificando i sospiri poderosi e le invocazioni alla sua controparte affinché la facesse venire in fretta. 
Non le riusciva mai rimanere ferma mentre la compagna la masturbava. 
Nonostante la posizione abbastanza comoda, Bianca non riusciva più a rimanere così. Doveva avere un supporto più solido delle tette della sua fidanzata e di un fianco. 
A fatica si mosse e si distese supina, sollevando la maglia del pigiama a causa della calura che inevitabilmente accompagnava momenti come quelli. 
Beatrice si ritrovò a rischiare di rimanere col braccio incastrato sotto la sua schiena e si affrettò a toglierlo. 
«Perché non ti spogli? Il pigiama è un po' ingombrante in questo momento...» le sussurrò in tono suadente, carezzandole la base del collo con la punta delle dita. 
Bianca si sedette e si tolse la maglia, gettandola giù dal letto. Successivamente fu la volta dei pantaloni, che sfilò abilmente insieme alle mutandine senza neanche alzarsi in piedi e che lanciò a far compagnia al resto del pigiama. 
Completamente nuda si ridistese sul copriletto ed allargò le gambe di nuovo, piegandole e puntando i piedi sul supporto sotto di lei, cercando di non farli scivolare sul tessuto liscio. 
Beatrice calò come un falco sulla preda, leccandole i capezzoli e succhiandoli mentre con la mano tornava a lavorare tra le sue cosce. 
Bianca iniziò ad agitarsi di nuovo, cambiando continuamente posizione del busto in cerca di una posizione comoda che allo stesso tempo le permettesse di godere di più. Spostava in continuazione anche le gambe, spingendo il bacino su e giù senza riuscire a trovare pace. 
«Stai ferma, ragazzina» le intimò infastidita, scoccandole un'occhiata torva «Mi fai perdere il ritmo». 
«N-non ci riesco...!» protestò a mezza voce. A malapena pareva in grado di controllarsi; infatti più che parlare pareva gemere qualsiasi cosa le usciva dalla bocca. 
Beatrice roteò gli occhi sollevandoli verso il soffitto. A quanto pareva il suo rimprovero era servito a ben poco. 
Lasciò perdere la sua tetta e andò ad impegnarle la bocca con la sua, limonando con ardore per distogliere la sua attenzione - almeno in parte - dal piacere fisico talmente forte da essere quasi insopportabile. 
Sapeva che Bianca era particolarmente sensibile una volta che si era eccitata e che pertanto percepiva tutto quanto ancor più amplificato rispetto al normale. Quando era lei stessa a subire non si agitava tanto da sembrare una posseduta. Si tendeva, si inarcava e si godeva fino in fondo il momento. Non si dibatteva certo come per sottrarsi ad un qualcosa di intollerabile. 
Bianca le afferrò il viso con foga e lo tenne saldamente incollato al suo mentre approfondiva ulteriormente il bacio. 
Doveva trovare una qualche valvola di sfogo alternativa all'orgasmo, perché non poteva aspettare di arrivarci per eliminare tutta la tensione sessuale che le si era accumulata dentro in quei minuti. 
«B-Bea-ah!... fammi venire!» esalò contro le sue labbra, digrignando i denti. Sembrava volerla minacciare, sebbene quelli non fossero né l'atteggiamento né il tono giusti. 
«Non ti sembra ancora un po' presto?» ribatté in tono malizioso e divertito la più anziana, spostando un po' il dito per provocarla. 
Bianca emise un mezzo grido di rabbia. 
«Continua!» disse con voce un po' più ferma. 
«Io mica mi sono fermata...» le fece presente l'altra. In quel momento aveva tutta l'aria di una che si stava divertendo da impazzire. 
Bianca si spostò per andare incontro al cambio di posizione dell'altra, riprendendo a gemere con veemenza. 
Beatrice non cercò di farla arrabbiare ancora. Era già messa in una posizione talmente tesa che sarebbe bastato un soffio d'aria per farla collassare. 
Quando finalmente riuscì a farla venire Bianca emise un poderoso gemito acuto e ribaltò all'indietro la testa, esponendo la gola. 
Il sollievo di Bianca fu tale che rimase in apnea per alcuni secondi, assaporando l'estasi totale mentre la mano della sua compagna veniva inondata dai suoi umori - e nonostante ciò continuava a masturbarla senza tregua. 
«Adesso vuoi che smetta...?» le chiese con un'inflessione piuttosto cattiva nella voce, insistendo nello sfregare con l'indice il suo clitoride. 
Bianca tornò a gemere e tra sé e sé maledisse la sua fidanzata per il suo essere così irritante ogni volta che gliene capitava l'occasione. Voleva sentirsi importante ed indispensabile per lei. 
Aggiunse un altro dito a dimenarsi tra le sue cosce e lei non poté che esprimere in maniera ancor più eclatante il suo grado d'apprezzamento. 
«Non. Osare. Smettere...!» minacciò con convinzione, sollevando la testa per scoccarle un'occhiata d'ammonimento prima di ricadere pesantemente all'indietro. Strinse il copriletto in un convulso gesto di piacere mentre un nuovo gridolino simile ad uno stridio le fuoriusciva dalle labbra. 
Fu questione di pochissimo prima che venisse di nuovo ed occorse ancora meno tempo perché arrivasse una terza volta. Dopo quella cominciò a rilasciare umori in massa e dibattersi come se venisse in continuazione. 
A Beatrice piaceva sentire le sue dita bagnarsi degli umori della sua fidanzata e le piaceva vedere le sue guance paonazze e i suoi occhi ricolmi dell'estasi del godimento. 
Quel magico ed intimo momento venne bruscamente interrotto dalle mani della più giovane che si chiusero come una morsa d'acciaio intorno alle sue braccia, cercando di trattenerle dal muoversi ulteriormente. 
«Basta!» implorò con gli occhi spalancati ed il fiato corto «Smettila! So... no venuta a-abbastanza...!» soggiunse con un po' d'affanno vedendo che l'altra non sembrava ancora intenzionata ad ascoltarla. 
«Smetti non ne posso più!» ringhiò con più cattiveria dopo pochi secondi, schiaffeggiandole la carne nuda con quanta forza aveva. 
Beatrice si fermò e solo dopo cominciò a rimuovere le dita dal suo corpo, lentamente. Bianca si mosse e protestò con un verso incomprensibile che cessò nell'attimo stesso in cui la più grande ebbe tolto la mano. 
La osservò sorridendo compiaciuta, muovendo le dita per osservare i viscosi filamenti umorali che le univano. 
Leccò l'indice, trovando la secrezione decisamente di suo gusto, come sempre. 
Bianca giaceva sul copriletto, tremando leggermente di quando in quando, respirando rumorosamente. 
«Vuoi che ti accompagni a lavarti?» chiese Beatrice mentre passava a ripulire il secondo dito. 
La più giovane chiuse gli occhi e scosse la testa con un lieve cenno. 
«Mi hai fatto perdere mezzo film...» protestò imbronciata e senza fiato. 
«Dimmi che non ne è valsa la pena» la sfidò apertamente Beatrice, inarcando scettica un sopracciglio. 
Bianca arrossì e voltò lo sguardo altrove senza proferir parola.
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