![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Thought
Rating: Giallo
Genere: Romantico
Personaggi: Tamaki Suou
Wordcount: 268 (
fiumidiparole)
Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #04 - Pensiero @
diecielode
Note: Het one-sided, Self!love. Scritta per
mmom_italia
Il pensiero di Tamaki, già in pigiama, era rivolto alla sua "bambina", Haruhi.
Gli succedeva spesso, negli ultimi tempi, soprattutto quando si ritrovava da solo, nella sua stanza, libero di pensare senza doversi preoccupare di stare attenti ai gemelli o badare alle clienti.
Pensava ai brevi periodi che passava con lei, limitati al solo tempo che trascorrevano insieme al club e a come dovesse essere la sua vita al di fuori della scuola.
Il pensiero di Tamaki, già in pigiama, era rivolto alla sua "bambina", Haruhi.
Gli succedeva spesso, negli ultimi tempi, soprattutto quando si ritrovava da solo, nella sua stanza, libero di pensare senza doversi preoccupare di stare attenti ai gemelli o badare alle clienti.
Pensava ai brevi periodi che passava con lei, limitati al solo tempo che trascorrevano insieme al club e a come dovesse essere la sua vita al di fuori della scuola.
Pensando a lei non riusciva a far altro che definirla con un sentito ma decisamente riduttivo "carina".
Avrebbe voluto averla perennemente accanto e proteggerla da tutto e tutti.
«Haruhi...!» mormorò, quasi chiamandola.
Il pensiero di lei in abiti femminili si affacciò prepotentemente alla sua mente, facendogli venire uno strano bisogno di... di... farlo?
Tamaki fece strisciare una mano all'interno dei pantaloni, fino all'inguine.
Con il pensiero di Haruhi ben fisso in testa, il biondo muoveva la mano, ritmando i movimenti.
Non riusciva a smettere, era più forte di lui. Il piacere e la soddisfazione che quella pratica gli concedeva erano indescrivibili, anche se non avrebbero potuto realizzare il suo pensiero ricorrente: poter vivere insieme alla sua piccola e adorata Haruhi.
Soffocò un gemito, temendo che qualcuno - ad esempio la sua vecchia balia - passando davanti alla sua camera lo udisse e si insospettisse e - perché no? - si affacciasse a curiosare.
Il pensiero di Haruhi era vivo e costante in lui, ed alimentava la foga del suo masturbarsi.
Quando venne, il biondo si lasciò cadere sul letto, esanime.
«La mia piccola Haruhi... un giorno sarai solo e soltanto del tuo papà!» sussurrò debolmente, immaginandola con indosso un meraviglioso vestito bianco da sposa.
Un pensiero veramente affascinante.
Rating: Giallo
Genere: Romantico
Personaggi: Tamaki Suou
Wordcount: 268 (
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Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #04 - Pensiero @
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Note: Het one-sided, Self!love. Scritta per
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Il pensiero di Tamaki, già in pigiama, era rivolto alla sua "bambina", Haruhi.
Gli succedeva spesso, negli ultimi tempi, soprattutto quando si ritrovava da solo, nella sua stanza, libero di pensare senza doversi preoccupare di stare attenti ai gemelli o badare alle clienti.
Pensava ai brevi periodi che passava con lei, limitati al solo tempo che trascorrevano insieme al club e a come dovesse essere la sua vita al di fuori della scuola.
Il pensiero di Tamaki, già in pigiama, era rivolto alla sua "bambina", Haruhi.
Gli succedeva spesso, negli ultimi tempi, soprattutto quando si ritrovava da solo, nella sua stanza, libero di pensare senza doversi preoccupare di stare attenti ai gemelli o badare alle clienti.
Pensava ai brevi periodi che passava con lei, limitati al solo tempo che trascorrevano insieme al club e a come dovesse essere la sua vita al di fuori della scuola.
Pensando a lei non riusciva a far altro che definirla con un sentito ma decisamente riduttivo "carina".
Avrebbe voluto averla perennemente accanto e proteggerla da tutto e tutti.
«Haruhi...!» mormorò, quasi chiamandola.
Il pensiero di lei in abiti femminili si affacciò prepotentemente alla sua mente, facendogli venire uno strano bisogno di... di... farlo?
Tamaki fece strisciare una mano all'interno dei pantaloni, fino all'inguine.
Con il pensiero di Haruhi ben fisso in testa, il biondo muoveva la mano, ritmando i movimenti.
Non riusciva a smettere, era più forte di lui. Il piacere e la soddisfazione che quella pratica gli concedeva erano indescrivibili, anche se non avrebbero potuto realizzare il suo pensiero ricorrente: poter vivere insieme alla sua piccola e adorata Haruhi.
Soffocò un gemito, temendo che qualcuno - ad esempio la sua vecchia balia - passando davanti alla sua camera lo udisse e si insospettisse e - perché no? - si affacciasse a curiosare.
Il pensiero di Haruhi era vivo e costante in lui, ed alimentava la foga del suo masturbarsi.
Quando venne, il biondo si lasciò cadere sul letto, esanime.
«La mia piccola Haruhi... un giorno sarai solo e soltanto del tuo papà!» sussurrò debolmente, immaginandola con indosso un meraviglioso vestito bianco da sposa.
Un pensiero veramente affascinante.