fiamma_drakon: (Default)
fiamma_drakon ([personal profile] fiamma_drakon) wrote2018-01-31 01:24 pm

Sensual Whispers

Titolo: Sensual Whispers
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Nyalotha (OC!Sacerdotessa), Xal'atath
Wordcount: 643 (wordcounter)
Prompt: 40. Immagine per la mia cartellina della Maritombola 8 e Sussurri per la Settimana 3 (fazione Shangley) del COW-T 8 @ Lande Di Fandom
Timeline: Ambientata durante l'espansione "Legion".
Note: Lemon, Self!love, Voyeur
Era schiava della sua volontà e per Xal'atath era una proprietaria come i tanti suoi predecessori, morti brandendola e illudendosi di essere loro a controllarla quando in realtà era lei ad avere pieno controllo su di loro.
«Ancora una volta, mia cara...» le sussurrò nella mente.


Mai come in quel momento i sussurri del pugnale avevano riecheggiato con tale intensità nella sua mente. Sentiva la sua volontà espandersi dentro di lei, consumandola poco alla volta, sostituendosi al suo volere. Non poteva fare altro che obbedire, poiché la sua vita adesso apparteneva ai suoi Padroni, potenti e antichi quanto la Grande Oscurità stessa, che l'avevano fatta rinascere nelle energie del Vuoto. Non a caso aveva scelto come suo nuovo nome "Nyalotha".
Xal'atath le parlava, la sua voce femminile così seducente mentre serpeggiava nella sua mente, ordinandole di spogliarsi.
La Gran Sacerdotessa non poteva e non voleva resistere. Nelle sue stanze nel Tempio di Lucefatua, giaceva nuda sul suo letto, le gambe divaricate e piegate verso l'esterno in modo che i piedi potessero fare da appoggio e l'accesso alla sua intimità fosse libero. Il materasso era cinto da drappi neri di tessuto che pendevano dal baldacchino sovrastante che la proteggevano da eventuali visitatori indiscreti. La tunica e i guardaspalle erano abbandonati sul pavimento assieme alla sua misera biancheria.
La pelle bluastra della Troll era ricoperta di uno strato di sudore e i suoi gemiti accorati riempivano il silenzio della stanza. Xal'atath parlava solo a lei. Nessun altro era degno di udire le parole dell'antica entità.
Il grosso dito centrale della sua mano sfregava lentamente ma con costanza sul suo clitoride. Spesso si spingeva poco più in basso, per raccogliere una parte degli umori che fuoriuscivano copiosi dalla sua vagina e poterli utilizzare per rinnovare la lubrificazione sul clitoride. Lo sfregava con tale foga da consumare lo strato di umori in un lampo.
Xal'atath era sospesa a mezz'aria, tra le sue gambe, l'occhio incastonato nell'elsa che fissava avidamente la sua proprietaria mentre si masturbava. La sua metà - un libro nella cui copertina era incastonato un altro occhio identico a quello del pugnale - era appoggiata sul copriletto, appena fuori dalla vagina di Nyalotha. Da quel punto aveva una visuale particolarmente privilegiata, anche se lo spettacolo nel suo insieme era ciò che più le interessava.
Quella stupida Troll pensava davvero che le importasse qualcosa di lei. La sua cieca devozione al Vuoto e agli Dei Antichi era ridicola e al tempo stesso così facile da sfruttare.
Era schiava della sua volontà e per Xal'atath era una proprietaria come i tanti suoi predecessori, morti brandendola e illudendosi di essere loro a controllarla quando in realtà era lei ad avere pieno controllo su di loro.
«Ancora una volta, mia cara...» le sussurrò nella mente. Il libro si aprì leggermente e dalle pagine fuoriuscì un piccolo tentacolo violaceo e grassoccio che strisciò dentro la sua vagina.
Nyalotha gemette più forte mentre l'appendice affondava nel suo corpo e il suo dito si agitò freneticamente sul clitoride.
Xal'atath vide il suo corpo longilineo tendersi per l'ennesima volta e con un gridolino d'estasi venne un'altra volta. Un piccolo fiotto di umori ricoprì il tentacolo, che cominciò a muoversi dentro e fuori da lei con studiata lentezza per farle provare fino in fondo il piacere dell'orgasmo.
La Lama dell'Impero Nero percepì gli umori tiepidi e appiccicosi sul tentacolo e le contrazioni ritmiche della vagina attorno ad esso mentre terminava l'orgasmo. Pur essendo composta fisicamente da due entità distinte - il pugnale e il libro - di fatto esse erano una cosa sola e sentivano come se fossero un unico organismo.
«Brava... molto brava...» la voce di Xal'atath tornò a riempire la mente di Nyalotha «Continua a compiacermi e il mio potere completo sarà tuo...».
Nel dirlo ritrasse pian piano il tentacolo dal suo orifizio. Quando l'ebbe tolto a metà un getto di umori schizzò sull’occhio presente sulla copertina del libro.
Nyalotha a quel punto si rilassò sul copriletto, ansimando leggermente.
«Vivo per compiacere gli Antichi Padroni...» boccheggiò in pesante accento Zandali «Dammi ‘o potere oscuro…» aggiunse in tono più supplichevole.
E con ciò riprese a masturbarsi di buona lena.

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