I know you want me
Jan. 18th, 2012 07:02 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: I know you want me
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Sentimentale
Personaggi: Shinra Kishitani, Shizuo Heiwajima
Wordcount: 1065 (
fiumidiparole)
Prompt: "Posso analizzarti?" per il p0rn fest #5 @
fanfic_italia + Merry Little Christmas / 001. Albero @
kinks_pervs
Note: Handjob, Lemon, Yaoi
Shizuo si affacciò in casa di Shinra con un grosso abete sollevato sopra la testa come fosse un fuscello.
Shinra si alzò dal divano andandogli incontro, sorridendogli strabiliato: «Shizuo! Sei riuscito a portarmelo!!».
Il biondo emise un verso stizzito mentre entrava precedendo la pianta, che si trascinò dietro senza troppo garbo.
Kishitani sorrise nel vedere la facilità con cui riusciva a trasportarlo: la sua grande, assurda forza fisica l'aveva sempre affascinato fin dalle elementari.
Shizuo Heiwajima era sorprendente.
«Dove devo metterlo?».
Shizuo si affacciò in casa di Shinra con un grosso abete sollevato sopra la testa come fosse un fuscello.
Shinra si alzò dal divano andandogli incontro, sorridendogli strabiliato: «Shizuo! Sei riuscito a portarmelo!!».
Il biondo emise un verso stizzito mentre entrava precedendo la pianta, che si trascinò dietro senza troppo garbo.
Kishitani sorrise nel vedere la facilità con cui riusciva a trasportarlo: la sua grande, assurda forza fisica l'aveva sempre affascinato fin dalle elementari.
Shizuo Heiwajima era sorprendente.
«A cosa ti serve l'albero?» domandò il biondo, osservando Shinra che ne esaminava l'esiguo tronco. Dal taglio era lampante che l'avesse sradicato di netto dal terreno e poi avesse asportato manualmente le radici, fatto che affascinava ulteriormente il ragazzo.
«Tra una settimana sarà Natale, Shizuo. Te ne sei dimenticato?» gli fece presente il medico, fissandolo perplesso.
Shizuo alzò gli occhi al soffitto, storcendo le labbra in una smorfia indescrivibile, poi mandò un sospiro mentre Shinra lo esaminava con palese avidità nello sguardo.
«No, me l'ero dimenticato...» asserì tranquillamente, riabbassando il viso «Ehi, che hai?» domandò poi, notando il modo in cui il moro lo osservava.
Quest'ultimo trasudava una brama senza limiti persino dai pori della pelle. Il suo interesse scientifico per il giovane che aveva innanzi non conosceva limiti. Shinra era innamorato del suo essere assolutamente fuori da ogni schema - umanamente parlando - e vederlo portare in spalla un abete aveva risvegliato il suo amore per lui.
«Shizuo, senti...» gli chiese, fremendo dal desiderio di poter toccare quel corpo pieno di forza «Posso analizzarti?».
Heiwajima gli lanciò un'occhiata tutt'altro che entusiasta, anzi, completamente contraria.
Shinra temette per un momento che si arrabbiasse e addirittura lo malmenasse.
«Non voglio essere una delle tue cavie da laboratorio» rispose secco e leggermente alterato.
«No, non come cavia! Ecco, io pensavo ad...» si affrettò a spiegare il medico, ma poi s'interruppe e, più esitante, riprese: «Un altro tipo di analisi...».
«Te l'ha mai detto nessuno che sei un pervertito?» gli chiese l’ex barista, fissandolo intensamente.
«Non lo sono così tanto...» rispose il moro «Dai, ti prego... è dai tempi delle superiori che voglio analizzarti...!» aggiunse.
«Smetti di ripeterlo» ordinò il biondo, fissandolo con un certo odio, avvicinandosi al contempo al divano.
Abbandonò su di esso l'albero e si volse verso il padrone di casa.
«Dalle superiori, eh?» ripeté a voce un poco più bassa, come se stesse ponendo una domanda retorica, guardando il dottore.
Quest'ultimo si sfilò il camice, lasciandolo sullo schienale del divano.
«Dai, fammi togliere questo sfizio, ti prego...» lo supplicò Shinra.
Shizuo si decise ad accontentarlo: in fondo era l'unica persona che più reputava vicina a quel sentimento che si definiva comunemente "amore". Conosceva Shinra da tempo ed era un amico - senza contare che gli aveva promesso che non sarebbe finito su un lettino da operazione, per cui voleva provare a fidarsi. Ovviamente, in caso contrario, le avrebbe prese.
Il moro gli aprì il gilet e la camicia con dita tremanti, mentre lui si allentava il nodo del papillon per poi passare alla cravatta dell'altro.
Shinra non vedeva l'ora di farlo. Aveva aspettato così tanto...!
Una volta che furono ambedue senza vestiti, il dottore si fermò un momento ad ammirare il corpo dell'ex compagno di scuola senza riuscire ad evitarsi di arrossire: era così bello...! Semplicemente perfetto! Sembrava in tutto e per tutto normale, ed invece in quelle membra, in quei muscoli, nella sua rabbia si nascondeva una forza fuori del comune.
Shizuo si accomodò sulla poltrona, le gambe aperte, in evidente segno di attesa.
«Allora? Vuoi farlo o no?» chiese, spazientito.
«N-non andiamo in camera da letto?» domandò Kishitani, sorpreso. Lui era per il sesso fatto... in modo classico, ossia in un letto.
«Se vuoi fare del sesso va bene anche qui» replicò Heiwajima semplicemente «Avanti, devo aspettare ancora? Non ho tutta la sera, più tardi devo aiutare Tom» esclamò.
Shinra si sentì sommergere dall'imbarazzo per la sua totale disinvoltura.
«O-okay, ehm...».
Esitò: non aveva idea di cosa fare. Tutto ciò che voleva era toccarlo, ammirarlo, e così fece: gli si sedette sopra le gambe e iniziò ad accarezzargli la pelle, lentamente, con delicatezza, ma Shizuo si annoiò presto della cosa - e, soprattutto, iniziò a perdere la pazienza. Così decise di prendere in mano la situazione: afferrò le gambe del partner e gliele allargò, poi gli mise la mano in mezzo, posandola sui suoi genitali senza tante cerimonie. Glieli toccò, giocando di polso nel masturbarlo con forza.
Shinra emise sospiri spezzati, arrossendo: quelle dita laggiù stavano facendo un lavoro divino. Non era abituato ad essere toccato, ma l'esperienza gli riusciva straordinariamente piacevole.
Mentre il biondo sentiva crescere la sua erezione tra le proprie dita, il moro percepiva quella dell'altro premere sotto di sé. Si spostò in maniera tale che fosse ancora più vicino ad essa, girandosi in modo tale da essere a cavalcioni delle gambe dell'ex barista. In questo modo aveva piena e libera visuale di lui.
Quest'ultimo lo accostò a sé ancora di più con fare sbrigativo, penetrandolo senza tanti complimenti.
Kishitani emise uno stridulo gridolino di dolore nel sentire entrare la sua erezione, ma poi quel verso si tramutò in ansiti di assoluto piacere quando vennero le spinte.
Più quel pene affondava nel suo corpo più lui desiderava averlo dentro. Inarcò la schiena e irrigidì i muscoli, le mani ancorate stoicamente alle spalle del biondo, il quale si compiaceva di vederlo godere a quel modo.
«Oh... Shizuo è... sei... ah, fantastico!» esalò, tremando.
Shizuo continuò a spingere con il bacino, lavorando al tempo stesso con la mano destra.
Stava sudando e sentiva la pelle calda rispetto al rivestimento della poltrona. Leggeri sospiri gli tracimavano le labbra ad ogni spinta, ma erano niente in confronto a quelli del suo partner, il quale invece gemeva oscenamente. Amava quel corpo magnificamente fuori del comune e amava la sensazione di appagamento fisico che gli stava dando Heiwajima in quel momento.
Venne all'improvviso e Shizuo sentì il suo sperma gocciolargli lungo le dita, macchiandogli il palmo.
Sollevò la mano ed osservò il liquido mentre udiva il medico ansimare soddisfatto. Con un'ulteriore spinta raggiunse l'orgasmo anche lui e venne dentro il corpo del moro, il quale lanciò un gemito carico di soddisfazione ed estasi, accasciandosi poi sulla sua spalla.
«È... stato meraviglioso...» bofonchiò, sentendolo rimuovere la sua erezione dal proprio corpo «Il tuo corpo è... meraviglioso...» precisò.
«Ti... amo» confessò inaspettatamente in un soffio.
Shizuo alzò gli occhi al cielo. Che Shinra Kishitani fosse traviato l'aveva già capito da anni; che fosse affascinato dalla forza sovrumana dei suoi scoppi d'ira gli era lampante; ma che avesse anche tendenze omosessuali vere e proprie nei suoi confronti gli riusciva completamente nuova come cosa.
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Sentimentale
Personaggi: Shinra Kishitani, Shizuo Heiwajima
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Prompt: "Posso analizzarti?" per il p0rn fest #5 @
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Note: Handjob, Lemon, Yaoi
Shizuo si affacciò in casa di Shinra con un grosso abete sollevato sopra la testa come fosse un fuscello.
Shinra si alzò dal divano andandogli incontro, sorridendogli strabiliato: «Shizuo! Sei riuscito a portarmelo!!».
Il biondo emise un verso stizzito mentre entrava precedendo la pianta, che si trascinò dietro senza troppo garbo.
Kishitani sorrise nel vedere la facilità con cui riusciva a trasportarlo: la sua grande, assurda forza fisica l'aveva sempre affascinato fin dalle elementari.
Shizuo Heiwajima era sorprendente.
«Dove devo metterlo?».
Shizuo si affacciò in casa di Shinra con un grosso abete sollevato sopra la testa come fosse un fuscello.
Shinra si alzò dal divano andandogli incontro, sorridendogli strabiliato: «Shizuo! Sei riuscito a portarmelo!!».
Il biondo emise un verso stizzito mentre entrava precedendo la pianta, che si trascinò dietro senza troppo garbo.
Kishitani sorrise nel vedere la facilità con cui riusciva a trasportarlo: la sua grande, assurda forza fisica l'aveva sempre affascinato fin dalle elementari.
Shizuo Heiwajima era sorprendente.
«A cosa ti serve l'albero?» domandò il biondo, osservando Shinra che ne esaminava l'esiguo tronco. Dal taglio era lampante che l'avesse sradicato di netto dal terreno e poi avesse asportato manualmente le radici, fatto che affascinava ulteriormente il ragazzo.
«Tra una settimana sarà Natale, Shizuo. Te ne sei dimenticato?» gli fece presente il medico, fissandolo perplesso.
Shizuo alzò gli occhi al soffitto, storcendo le labbra in una smorfia indescrivibile, poi mandò un sospiro mentre Shinra lo esaminava con palese avidità nello sguardo.
«No, me l'ero dimenticato...» asserì tranquillamente, riabbassando il viso «Ehi, che hai?» domandò poi, notando il modo in cui il moro lo osservava.
Quest'ultimo trasudava una brama senza limiti persino dai pori della pelle. Il suo interesse scientifico per il giovane che aveva innanzi non conosceva limiti. Shinra era innamorato del suo essere assolutamente fuori da ogni schema - umanamente parlando - e vederlo portare in spalla un abete aveva risvegliato il suo amore per lui.
«Shizuo, senti...» gli chiese, fremendo dal desiderio di poter toccare quel corpo pieno di forza «Posso analizzarti?».
Heiwajima gli lanciò un'occhiata tutt'altro che entusiasta, anzi, completamente contraria.
Shinra temette per un momento che si arrabbiasse e addirittura lo malmenasse.
«Non voglio essere una delle tue cavie da laboratorio» rispose secco e leggermente alterato.
«No, non come cavia! Ecco, io pensavo ad...» si affrettò a spiegare il medico, ma poi s'interruppe e, più esitante, riprese: «Un altro tipo di analisi...».
«Te l'ha mai detto nessuno che sei un pervertito?» gli chiese l’ex barista, fissandolo intensamente.
«Non lo sono così tanto...» rispose il moro «Dai, ti prego... è dai tempi delle superiori che voglio analizzarti...!» aggiunse.
«Smetti di ripeterlo» ordinò il biondo, fissandolo con un certo odio, avvicinandosi al contempo al divano.
Abbandonò su di esso l'albero e si volse verso il padrone di casa.
«Dalle superiori, eh?» ripeté a voce un poco più bassa, come se stesse ponendo una domanda retorica, guardando il dottore.
Quest'ultimo si sfilò il camice, lasciandolo sullo schienale del divano.
«Dai, fammi togliere questo sfizio, ti prego...» lo supplicò Shinra.
Shizuo si decise ad accontentarlo: in fondo era l'unica persona che più reputava vicina a quel sentimento che si definiva comunemente "amore". Conosceva Shinra da tempo ed era un amico - senza contare che gli aveva promesso che non sarebbe finito su un lettino da operazione, per cui voleva provare a fidarsi. Ovviamente, in caso contrario, le avrebbe prese.
Il moro gli aprì il gilet e la camicia con dita tremanti, mentre lui si allentava il nodo del papillon per poi passare alla cravatta dell'altro.
Shinra non vedeva l'ora di farlo. Aveva aspettato così tanto...!
Una volta che furono ambedue senza vestiti, il dottore si fermò un momento ad ammirare il corpo dell'ex compagno di scuola senza riuscire ad evitarsi di arrossire: era così bello...! Semplicemente perfetto! Sembrava in tutto e per tutto normale, ed invece in quelle membra, in quei muscoli, nella sua rabbia si nascondeva una forza fuori del comune.
Shizuo si accomodò sulla poltrona, le gambe aperte, in evidente segno di attesa.
«Allora? Vuoi farlo o no?» chiese, spazientito.
«N-non andiamo in camera da letto?» domandò Kishitani, sorpreso. Lui era per il sesso fatto... in modo classico, ossia in un letto.
«Se vuoi fare del sesso va bene anche qui» replicò Heiwajima semplicemente «Avanti, devo aspettare ancora? Non ho tutta la sera, più tardi devo aiutare Tom» esclamò.
Shinra si sentì sommergere dall'imbarazzo per la sua totale disinvoltura.
«O-okay, ehm...».
Esitò: non aveva idea di cosa fare. Tutto ciò che voleva era toccarlo, ammirarlo, e così fece: gli si sedette sopra le gambe e iniziò ad accarezzargli la pelle, lentamente, con delicatezza, ma Shizuo si annoiò presto della cosa - e, soprattutto, iniziò a perdere la pazienza. Così decise di prendere in mano la situazione: afferrò le gambe del partner e gliele allargò, poi gli mise la mano in mezzo, posandola sui suoi genitali senza tante cerimonie. Glieli toccò, giocando di polso nel masturbarlo con forza.
Shinra emise sospiri spezzati, arrossendo: quelle dita laggiù stavano facendo un lavoro divino. Non era abituato ad essere toccato, ma l'esperienza gli riusciva straordinariamente piacevole.
Mentre il biondo sentiva crescere la sua erezione tra le proprie dita, il moro percepiva quella dell'altro premere sotto di sé. Si spostò in maniera tale che fosse ancora più vicino ad essa, girandosi in modo tale da essere a cavalcioni delle gambe dell'ex barista. In questo modo aveva piena e libera visuale di lui.
Quest'ultimo lo accostò a sé ancora di più con fare sbrigativo, penetrandolo senza tanti complimenti.
Kishitani emise uno stridulo gridolino di dolore nel sentire entrare la sua erezione, ma poi quel verso si tramutò in ansiti di assoluto piacere quando vennero le spinte.
Più quel pene affondava nel suo corpo più lui desiderava averlo dentro. Inarcò la schiena e irrigidì i muscoli, le mani ancorate stoicamente alle spalle del biondo, il quale si compiaceva di vederlo godere a quel modo.
«Oh... Shizuo è... sei... ah, fantastico!» esalò, tremando.
Shizuo continuò a spingere con il bacino, lavorando al tempo stesso con la mano destra.
Stava sudando e sentiva la pelle calda rispetto al rivestimento della poltrona. Leggeri sospiri gli tracimavano le labbra ad ogni spinta, ma erano niente in confronto a quelli del suo partner, il quale invece gemeva oscenamente. Amava quel corpo magnificamente fuori del comune e amava la sensazione di appagamento fisico che gli stava dando Heiwajima in quel momento.
Venne all'improvviso e Shizuo sentì il suo sperma gocciolargli lungo le dita, macchiandogli il palmo.
Sollevò la mano ed osservò il liquido mentre udiva il medico ansimare soddisfatto. Con un'ulteriore spinta raggiunse l'orgasmo anche lui e venne dentro il corpo del moro, il quale lanciò un gemito carico di soddisfazione ed estasi, accasciandosi poi sulla sua spalla.
«È... stato meraviglioso...» bofonchiò, sentendolo rimuovere la sua erezione dal proprio corpo «Il tuo corpo è... meraviglioso...» precisò.
«Ti... amo» confessò inaspettatamente in un soffio.
Shizuo alzò gli occhi al cielo. Che Shinra Kishitani fosse traviato l'aveva già capito da anni; che fosse affascinato dalla forza sovrumana dei suoi scoppi d'ira gli era lampante; ma che avesse anche tendenze omosessuali vere e proprie nei suoi confronti gli riusciva completamente nuova come cosa.