fiamma_drakon (
fiamma_drakon) wrote2013-03-30 09:21 am
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Sonno agitato
Titolo: Sonno agitato
Rating: Verde
Genere: Fluff, Slice of life
Personaggi: Chung Seiker, Raven (Figlio del Fato)
Wordcount: 488 (
fiumidiparole)
Prompt: Oggetti / #02 - Cuscino @
think_fluff
Note: Shonen-ai
Non era la prima volta che veniva preso a calci nel sonno e non sarebbe stata neppure l’ultima, ne aveva l’orribile presentimento: Raven mentre dormiva aveva la terribile abitudine di muoversi un po’ troppo nel letto ed in maniera anche un tantino violenta e Chung - dato che dormiva con lui - ne era sempre vittima.
Chung Seiker fu svegliato da un calcio nel polpaccio ad opera del suo compagno di letto Raven, che era anche il suo fidanzato più o meno ufficiale.
Non era la prima volta che veniva preso a calci nel sonno e non sarebbe stata neppure l’ultima, ne aveva l’orribile presentimento: Raven mentre dormiva aveva la terribile abitudine di muoversi un po’ troppo nel letto ed in maniera anche un tantino violenta e Chung - dato che dormiva con lui - ne era sempre vittima.
Il Figlio del Fato non lo faceva di proposito, era lampante, ed il Seiker gli aveva più volte suggerito di prendere qualcosa per rilassarsi prima di andare a dormire, nel tentativo di dormire senza svegliarsi con le gambe doloranti, ma i litri di camomilla che gli aveva più volte propinato non erano serviti a niente.
Il Seiker guardò nella semioscurità della camera - la luce del lampione che si trovava all’esterno della finestra entrava dalla persiana che avevano lasciato socchiusa - il suo compagno: quest’ultimo era sdraiato prono sotto le coperte in maniera scomposta, le gambe divaricate e le braccia nascoste sotto il cuscino, il lungo codino di capelli neri simile ad una serpe sulla coperta bianca.
Dormiva della grossa, esausto dopo aver passato gran parte del pomeriggio in palestra, respirando rumorosamente con la bocca aperta. Da un lato di essa fuoriusciva un rivolo di saliva che aveva già formato sul cuscino una piccola macchia.
Chung lo osservò per qualche momento: da un lato era intenerito dall'innocenza e dall'incapacità assoluta di nuocere a qualsivoglia essere vivente che il moro mostrava quando dormiva; dall'altro era disgustato dalla saliva che lui stava spargendo sul cuscino, anche se lo stava facendo in modo del tutto inconscio.
Il Seiker era tentato di lasciarlo dormire, dato che in quel momento era così tranquillo ed inoltre aveva tanto bisogno di riposare; tuttavia, quando si sentì sferrare l'ennesimo calcio negli stinchi non poté trattenersi dall'afferrarlo per le spalle e scuoterlo con violenza.
«Raven!» chiamò a voce alta «Raven!».
Il Figlio del Fato si destò di soprassalto, chiudendo la bocca e sollevando la testa dal cuscino.
«Cosa...?» bofonchiò, aprendo solo parzialmente le palpebre, le iridi giallo intenso fisse sul volto di bambino del biondo, che tuttavia non era veramente osservato.
Era palesemente ancora rintontito dal sonno.
Chung rimase interdetto alcuni attimi, indeciso su cosa dire, infine esclamò: «Raven... stavi sbavando sul cuscino».
Era meglio dirgli quello piuttosto che rimproverarlo dicendogli di smetterla di muoversi nel letto mentre dormiva, perché era inutile.
L'interpellato estrasse da sotto il cuscino il braccio rimastogli, tonico e muscoloso, e si passò il dorso della mano sul viso, pulendosi.
«Oh...» disse il Figlio del Fato in un tono che sembrava dispiaciuto ma che Chung sapeva che non era sincero.
Ciò detto, il moro voltò il cuscino e si sdraiò supino.
«Buonanotte...» bofonchiò, chiudendo le palpebre di nuovo. Dopo un attimo già dormiva.
E al Seiker non rimase altro da fare che girarsi a dargli le spalle e rannicchiarsi per cercare di sfuggire ai calci del compagno.
Rating: Verde
Genere: Fluff, Slice of life
Personaggi: Chung Seiker, Raven (Figlio del Fato)
Wordcount: 488 (
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Prompt: Oggetti / #02 - Cuscino @
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Note: Shonen-ai
Non era la prima volta che veniva preso a calci nel sonno e non sarebbe stata neppure l’ultima, ne aveva l’orribile presentimento: Raven mentre dormiva aveva la terribile abitudine di muoversi un po’ troppo nel letto ed in maniera anche un tantino violenta e Chung - dato che dormiva con lui - ne era sempre vittima.
Chung Seiker fu svegliato da un calcio nel polpaccio ad opera del suo compagno di letto Raven, che era anche il suo fidanzato più o meno ufficiale.
Non era la prima volta che veniva preso a calci nel sonno e non sarebbe stata neppure l’ultima, ne aveva l’orribile presentimento: Raven mentre dormiva aveva la terribile abitudine di muoversi un po’ troppo nel letto ed in maniera anche un tantino violenta e Chung - dato che dormiva con lui - ne era sempre vittima.
Il Figlio del Fato non lo faceva di proposito, era lampante, ed il Seiker gli aveva più volte suggerito di prendere qualcosa per rilassarsi prima di andare a dormire, nel tentativo di dormire senza svegliarsi con le gambe doloranti, ma i litri di camomilla che gli aveva più volte propinato non erano serviti a niente.
Il Seiker guardò nella semioscurità della camera - la luce del lampione che si trovava all’esterno della finestra entrava dalla persiana che avevano lasciato socchiusa - il suo compagno: quest’ultimo era sdraiato prono sotto le coperte in maniera scomposta, le gambe divaricate e le braccia nascoste sotto il cuscino, il lungo codino di capelli neri simile ad una serpe sulla coperta bianca.
Dormiva della grossa, esausto dopo aver passato gran parte del pomeriggio in palestra, respirando rumorosamente con la bocca aperta. Da un lato di essa fuoriusciva un rivolo di saliva che aveva già formato sul cuscino una piccola macchia.
Chung lo osservò per qualche momento: da un lato era intenerito dall'innocenza e dall'incapacità assoluta di nuocere a qualsivoglia essere vivente che il moro mostrava quando dormiva; dall'altro era disgustato dalla saliva che lui stava spargendo sul cuscino, anche se lo stava facendo in modo del tutto inconscio.
Il Seiker era tentato di lasciarlo dormire, dato che in quel momento era così tranquillo ed inoltre aveva tanto bisogno di riposare; tuttavia, quando si sentì sferrare l'ennesimo calcio negli stinchi non poté trattenersi dall'afferrarlo per le spalle e scuoterlo con violenza.
«Raven!» chiamò a voce alta «Raven!».
Il Figlio del Fato si destò di soprassalto, chiudendo la bocca e sollevando la testa dal cuscino.
«Cosa...?» bofonchiò, aprendo solo parzialmente le palpebre, le iridi giallo intenso fisse sul volto di bambino del biondo, che tuttavia non era veramente osservato.
Era palesemente ancora rintontito dal sonno.
Chung rimase interdetto alcuni attimi, indeciso su cosa dire, infine esclamò: «Raven... stavi sbavando sul cuscino».
Era meglio dirgli quello piuttosto che rimproverarlo dicendogli di smetterla di muoversi nel letto mentre dormiva, perché era inutile.
L'interpellato estrasse da sotto il cuscino il braccio rimastogli, tonico e muscoloso, e si passò il dorso della mano sul viso, pulendosi.
«Oh...» disse il Figlio del Fato in un tono che sembrava dispiaciuto ma che Chung sapeva che non era sincero.
Ciò detto, il moro voltò il cuscino e si sdraiò supino.
«Buonanotte...» bofonchiò, chiudendo le palpebre di nuovo. Dopo un attimo già dormiva.
E al Seiker non rimase altro da fare che girarsi a dargli le spalle e rannicchiarsi per cercare di sfuggire ai calci del compagno.