Solo in laboratorio
Jun. 2nd, 2013 10:30 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Solo in laboratorio
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Souichi Tatsumi, Tetsuhiro Morinaga
Wordcount: 585 (
fiumidiparole)
Prompt: 25 Senses: Sight / 017. Erotic Scene @
kinks_pervs
Note: Self!love, UST, Yaoi. Scritta per il
mmom_italia
Morinaga emise un sospiro depresso mentre osservava il tubo contenente il ceppo.
«Come se dovessi controllare che la provetta non scappi...» commentò tra sé e sé. Nonostante lo considerasse un incarico sostanzialmente inutile non osava allontanarsi dalla sua postazione: l'indole particolarmente violenta di Tatsumi era una motivazione molto convincente per fargli decidere di non farlo arrabbiare.
Tetsuhiro era rimasto da solo nel laboratorio della sua facoltà: il suo senpai Souichi Tatsumi era uscito momentaneamente per andare a prendere un caffè, dato che prima di arrivare all'università non aveva avuto modo di fare colazione. Tetsuhiro era stato pertanto incaricato di tenere d'occhio il tubo contenente il campione - un ceppo batterico patogeno - che il suo senpai aveva appena utilizzato per seminare una piastra e la provetta in termostato con la quale Souichi voleva verificare l'eventuale coagulasi.
Morinaga emise un sospiro depresso mentre osservava il tubo contenente il ceppo.
«Come se dovessi controllare che la provetta non scappi...» commentò tra sé e sé. Nonostante lo considerasse un incarico sostanzialmente inutile non osava allontanarsi dalla sua postazione: l'indole particolarmente violenta di Tatsumi era una motivazione molto convincente per fargli decidere di non farlo arrabbiare.
Ogni volta che era incazzato se la prendeva con lui, anche quando non c'entrava niente con il motivo della sua rabbia. Tetsuhiro era follemente innamorato di lui nonostante il modo in cui veniva trattato e fosse a conoscenza dell'omofobia tremenda del suo senpai.
«Uffa, quanto ci mette a bere un caffè?» si chiese ad alta voce, lanciando un'occhiata di sbieco alla porta chiusa: non vedeva l'ora che tornasse. Era un bel vedere che a Morinaga piaceva osservare da capo a piedi.
Mentre pensava al suo senpai, Morinaga non riuscì a non desiderarlo sessualmente. Era più forte di lui, non riusciva a fare altrimenti: era così bello...!
Si ritrov; a guardarsi attorno con fare furtivo mentre si apriva il camice e i jeans. Si appoggiò al bordo del bancone con il sedere per avere un appoggio solido, quindi fece strisciare la mano all'interno delle mutande.
Si afferrò con indice e pollice il pene ed iniziò a muovere la mano. Intanto stava proiettandosi nella mente senza troppe difficoltà e con molta verosimiglianza una scena decisamente erotica che aveva come protagonista il suo senpai.
Iniziò a masturbarsi con trasporto, come se Tatsumi fosse realmente lì con lui, completamente nudo e a sua completa disposizione.
Tacque i gemiti, anche se ciò gli richiese un notevole sforzo di volontà, ma i sospiri non poté reprimerli, ma solo affievolirli.
Gli sarebbe piaciuto immensamente che fosse Suoichi a fargli quel che lui stava facendo al suo corpo e ciò contribuì a renderlo ancor più eccitato.
Era sul punto di venire quando la porta del laboratorio si aprì. In fretta e furia Tetsuhiro si chiuse il camice e si volse verso la soglia per vedere chi era appena entrato. Ovviamente si trattava del suo senpai, che riusciva sempre ad arrivare nei momenti meno opportuni.
«Hai... fatto in fretta» commentò Morinaga, fortemente a disagio: il suo corpo era ancora eccitato ed il fatto di essere in prossimità dell'orgasmo non contribuiva affatto a semplificargli le cose.
Souichi lo squadrò da capo a piedi: era paonazzo ed aveva l'aria decisamente colpevole.
«Perché hai il camice aperto?» gli domandò Tatsumi in tono aggressivo e sospettoso.
«È che... ho caldo» mentì prontamente. Pregava che ci credesse.
Per sua fortuna il suo senpai era più interessato al corso dei suoi esperimenti che a capire le motivazioni del suo comportamento.
«Hai controllato il test per la coagulasi?» volle sapere.
Fu l'occasione propizia all'invenzione di un'altra bugia e Morinaga ne fu felice.
«Puoi controllare tu? Aspettavo tornassi per andare un momento in bagno...» improvvisò.
Souichi sbuffò infastidito.
«Vai, ma fai presto, abbiamo altre cose da fare» lo rimproverò mentre andava verso il termostato.
«D'accordo, grazie» disse Tetsuhiro, profondamente grato, defilandosi in un batter d'occhio: l'erezione iniziava a dolergli e se non avesse finito quel che aveva iniziato al più presto gli avrebbe fatto ancor più male.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Souichi Tatsumi, Tetsuhiro Morinaga
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Prompt: 25 Senses: Sight / 017. Erotic Scene @
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Note: Self!love, UST, Yaoi. Scritta per il
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Morinaga emise un sospiro depresso mentre osservava il tubo contenente il ceppo.
«Come se dovessi controllare che la provetta non scappi...» commentò tra sé e sé. Nonostante lo considerasse un incarico sostanzialmente inutile non osava allontanarsi dalla sua postazione: l'indole particolarmente violenta di Tatsumi era una motivazione molto convincente per fargli decidere di non farlo arrabbiare.
Tetsuhiro era rimasto da solo nel laboratorio della sua facoltà: il suo senpai Souichi Tatsumi era uscito momentaneamente per andare a prendere un caffè, dato che prima di arrivare all'università non aveva avuto modo di fare colazione. Tetsuhiro era stato pertanto incaricato di tenere d'occhio il tubo contenente il campione - un ceppo batterico patogeno - che il suo senpai aveva appena utilizzato per seminare una piastra e la provetta in termostato con la quale Souichi voleva verificare l'eventuale coagulasi.
Morinaga emise un sospiro depresso mentre osservava il tubo contenente il ceppo.
«Come se dovessi controllare che la provetta non scappi...» commentò tra sé e sé. Nonostante lo considerasse un incarico sostanzialmente inutile non osava allontanarsi dalla sua postazione: l'indole particolarmente violenta di Tatsumi era una motivazione molto convincente per fargli decidere di non farlo arrabbiare.
Ogni volta che era incazzato se la prendeva con lui, anche quando non c'entrava niente con il motivo della sua rabbia. Tetsuhiro era follemente innamorato di lui nonostante il modo in cui veniva trattato e fosse a conoscenza dell'omofobia tremenda del suo senpai.
«Uffa, quanto ci mette a bere un caffè?» si chiese ad alta voce, lanciando un'occhiata di sbieco alla porta chiusa: non vedeva l'ora che tornasse. Era un bel vedere che a Morinaga piaceva osservare da capo a piedi.
Mentre pensava al suo senpai, Morinaga non riuscì a non desiderarlo sessualmente. Era più forte di lui, non riusciva a fare altrimenti: era così bello...!
Si ritrov; a guardarsi attorno con fare furtivo mentre si apriva il camice e i jeans. Si appoggiò al bordo del bancone con il sedere per avere un appoggio solido, quindi fece strisciare la mano all'interno delle mutande.
Si afferrò con indice e pollice il pene ed iniziò a muovere la mano. Intanto stava proiettandosi nella mente senza troppe difficoltà e con molta verosimiglianza una scena decisamente erotica che aveva come protagonista il suo senpai.
Iniziò a masturbarsi con trasporto, come se Tatsumi fosse realmente lì con lui, completamente nudo e a sua completa disposizione.
Tacque i gemiti, anche se ciò gli richiese un notevole sforzo di volontà, ma i sospiri non poté reprimerli, ma solo affievolirli.
Gli sarebbe piaciuto immensamente che fosse Suoichi a fargli quel che lui stava facendo al suo corpo e ciò contribuì a renderlo ancor più eccitato.
Era sul punto di venire quando la porta del laboratorio si aprì. In fretta e furia Tetsuhiro si chiuse il camice e si volse verso la soglia per vedere chi era appena entrato. Ovviamente si trattava del suo senpai, che riusciva sempre ad arrivare nei momenti meno opportuni.
«Hai... fatto in fretta» commentò Morinaga, fortemente a disagio: il suo corpo era ancora eccitato ed il fatto di essere in prossimità dell'orgasmo non contribuiva affatto a semplificargli le cose.
Souichi lo squadrò da capo a piedi: era paonazzo ed aveva l'aria decisamente colpevole.
«Perché hai il camice aperto?» gli domandò Tatsumi in tono aggressivo e sospettoso.
«È che... ho caldo» mentì prontamente. Pregava che ci credesse.
Per sua fortuna il suo senpai era più interessato al corso dei suoi esperimenti che a capire le motivazioni del suo comportamento.
«Hai controllato il test per la coagulasi?» volle sapere.
Fu l'occasione propizia all'invenzione di un'altra bugia e Morinaga ne fu felice.
«Puoi controllare tu? Aspettavo tornassi per andare un momento in bagno...» improvvisò.
Souichi sbuffò infastidito.
«Vai, ma fai presto, abbiamo altre cose da fare» lo rimproverò mentre andava verso il termostato.
«D'accordo, grazie» disse Tetsuhiro, profondamente grato, defilandosi in un batter d'occhio: l'erezione iniziava a dolergli e se non avesse finito quel che aveva iniziato al più presto gli avrebbe fatto ancor più male.