fiamma_drakon: dejichan © (Fiamma_Drakon)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Sperimentazione
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 883 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Prompt: 291. Legato a un giuramento @ [livejournal.com profile] 500themes_ita + BDSM per la seconda settimana delle Badwrong Weeks @ [livejournal.com profile] maridichallenge
Note: Age difference, BDSM, Lemon, Rimming, Spanking, Yaoi
«Oh... se ti lego troppo stretto poi ti rimane il segno, ragazzino?» lo sfotté Dante sogghignando. Era in ginocchio a cavallo del corpo prono e nudo di Nero e stava proteso sopra di lui per poter arrivare alla testata del letto, alla quale stava fissando un capo dello spesso e ruvido legaccio di pelle che aveva utilizzato per immobilizzare i polsi del suo partner.
«Sei fortunato che ho le mani impegnate...» replicò Nero digrignando i denti, lanciando un'occhiata al suo partner da sopra una spalla.
«Oh-oh, ragazzino... altrimenti che faresti?» chiese Dante curioso.


«Ehi, non legare troppo stretto!».
Nero non era abituato ad avere entrambe le mani legate. In genere almeno la mano umana era libera di impugnare la sua spada o la sua pistola. Lo faceva sentire in qualche modo sicuro.
«Oh... se ti lego troppo stretto poi ti rimane il segno, ragazzino?» lo sfotté Dante sogghignando. Era in ginocchio a cavallo del corpo prono e nudo di Nero e stava proteso sopra di lui per poter arrivare alla testata del letto, alla quale stava fissando un capo dello spesso e ruvido legaccio di pelle che aveva utilizzato per immobilizzare i polsi del suo partner.
«Sei fortunato che ho le mani impegnate...» replicò Nero digrignando i denti, lanciando un'occhiata al suo partner da sopra una spalla.
«Oh-oh, ragazzino... altrimenti che faresti?» chiese Dante curioso.
«Non mi pare che ti dispiaccia affatto quando infilo la mia mano demoniaca nei tuoi pantaloni» rispose Nero.
«È vero, ragazzino. Devo darti atto della tua bravura» fu il commento che ricevette «Però non ti libererò ragazzino, se è questo che volevi. Ti sei proposto tu per quest'esperimento, ricordi?» aggiunse, affibbiandogli una violenta manata sul sedere.
«Ah!» esclamò lui, colto di sorpresa da quel gesto così violento ed inatteso «Ero ubriaco, non puoi prendere sul serio quello che ho detto!».
Non gli piaceva per niente come idea quella di essere sottomesso senza possibilità di liberarsi. Aveva acconsentito solo perché Dante aveva tirato in ballo il fatto che gli aveva promesso di prestarsi come sottomesso in quel genere di rapporto. Non voleva che gli desse del bugiardo e del vigliacco, specialmente perché poteva accampare come scusa il fatto che era ubriaco quando aveva acconsentito.
«Lo farò, non ho per niente paura. Mi hai detto proprio così» gli fece presente Dante «Non vorrai tirarti indietro ora, vero?» continuò, sculacciandolo di nuovo.
«Ehi!» sbottò Nero per contro.
Il suo compagno lo sculacciò di nuovo, poi gli pizzicò le natiche e si chinò sul suo sedere.
Avvicinò il viso ad esso ed iniziò a leccare l'apertura.
Nero si contorse emettendo un sospiro che raschiò tra i denti, appoggiando la testa di lato sul cuscino.
«Oh...!» bofonchiò appagato.
Un sorriso soddisfatto comparve sul viso di Dante, che ripeté l'operazione con lentezza, compiendo anche un paio di rapide incursioni.
Nero si stava eccitando. Ogni leccata da parte del suo partner era una scarica elettrica che lo scuoteva. Nel suo basso ventre iniziò ad avvertire la tensione accumularsi, assieme ad un calore che andava via via intensificandosi.
Fortunatamente era già nudo, altrimenti avrebbe iniziato a sudare.
«Non... sai fare niente di meglio?» esclamò Nero, cercando di provocare Dante, anche se già quel che gli stava facendo era sufficiente a far indurire il suo pene: la sua erezione premeva schiacciata contro il materasso.
Dante accolse la provocazione in silenzio. Si leccò indice e medio, umidificando per bene le dita per poi insinuarle nel corpo del suo compagno più giovane, affondandole abbastanza in profondità nel suo corpo e muovendole.
Avvertì con soddisfazione i muscoli di Nero tendersi mentre affondava.
«Adesso sei contento, ragazzino?» chiese retoricamente.
Si stava divertendo veramente tanto. Anche se non lo dava a vedere affatto, nei suoi pantaloni la sua erezione doleva terribilmente. Per lui era uno sforzo immenso trattenersi dall'aprire i propri pantaloni ed alleviare la sua brama sessuale.
Nero si morse un labbro, chiudendo gli occhi ed affondando il viso nel cuscino mentre veniva, macchiando il materasso. Ansimò pesantemente, tirando su di scatto la testa ed iniziando a strattonare le mani cercando di liberarsi.
«Sei già venuto? Che peccato, ragazzino, volevo essere io a farti venire la prima volta» commentò Dante, aprendosi finalmente i pantaloni «Vorrà dire che mi accontenterò della seconda».
Penetrò Nero con inusuale delicatezza, sdraiandosi sopra di lui. Gli baciò il collo e gli morsicò il lobo dell'orecchio sinistro.
L'altro aprì la bocca, respirando forte ed in modo profondo. Strinse i pugni, il piacere che gli fluiva dentro intorpidendogli le gambe e concentrandosi nel suo inguine.
Dante iniziò a sbattere il proprio corpo contro quello del suo partner, affondando nel suo sedere. Il rumore dei loro corpi umidi faceva da sottofondo ai loro respiri.
«Diavolo... Dante, oh...» gemette il più giovane. Non poteva dirgli che voleva che lo penetrasse ancora e ancora, con forza e aggressività. Gli piaceva ma non era disposto a calpestare il suo orgoglio personale per dirglielo.
«Dillo» lo esortò Dante, schiacciandosi contro di lui, accelerando il ritmo con cui impartiva spinte.
Nero ansimò ancora.
«Mi stai schiacciando...» disse a mezza voce «Sei pesante» aggiunse, come se quanto appena detto non fosse sufficiente.
Dante era di corporatura robusta, era alto, muscoloso e non era esattamente leggerissimo.
Quest'ultimo venne in quel momento con un gemito roco di assoluto sollievo ed estasi. Nero non poté fare molto per impedirgli di eiaculare dentro di lui. Quand'ebbe finito, il ragazzo commentò: «Potevi toglierti da sopra di me...».
L'altro diede un'ulteriore spinta e Nero a quel punto venne una seconda volta.
Si accasciò sul materasso, esausto.
«Oh...» borbottò.
«Anche da passivo ti sei divertito, ammettilo» insistette il più vecchio.
«Mi stai facendo male, sei pesante!» sbraitò Nero.
Dante lo accontentò e si levò.
«Ancora non mi hai risposto» continuò imperterrito.
Nero tacque un momento prima di decidersi a rispondere: «Cosa vuoi, un disegnino? Il secondo orgasmo non ti è bastato?».
«No, voglio sentirtelo dire» asserì il suo interlocutore «Ti è piaciuto?».
«Ah... sì, mi è piaciuto» gliela diede vinta Nero «Adesso però slegami» soggiunse: gli stavano facendo male i polsi.
Dante si apprestò ad esaudirlo commentando con un deluso: «È un peccato, così legato sei molto provocante, ragazzino».
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