![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Ordini
Rating: Verde
Genere: Comico, Fluff, Slice of life
Personaggi: Kazuya Kujo, Victorique De Blois
Wordcount: 277 (
fiumidiparole)
«Avanti, Kujo mangiali».
Kazuya la guardò a metà tra il meravigliato ed il perplesso: l'espressione che c'era sul suo dolce viso di bambola era la cosa più assurdamente carina che avesse avuto occasione di vedere in vita sua.
«Avanti, Kujo mangiali».
Kazuya la guardò a metà tra il meravigliato ed il perplesso: l'espressione che c'era sul suo dolce viso di bambola era la cosa più assurdamente carina che avesse avuto occasione di vedere in vita sua.
I suoi tratti delicati, gli occhi di quel bel verde smeraldo, le guance paffute di bambina, l'esigua statura, tutto era funzionale al fargliela riuscire ancor più deliziosa alla vista, tanto da lasciarlo senza parole ed indurlo - senza che lui se ne accorgesse - al suo servizio.
Adesso le guance della bionda erano gonfie, le labbra increspate in un broncio stupendo e le sopracciglia inclinate in maniera tale da conferirle un'espressione irritata, mentre lo fissava in attesa che le obbedisse.
«C-come...?» fece lui.
«Mangiali» ripeté Victorique, indicandogli i dolcetti che lui aveva inavvertitamente fatto cadere a terra.
Kazuya continuò a guardarla per alcuni momenti, leggermente stupito, poi il desiderio di far sparire quello sguardo e quella smorfia dal suo visino raggiunsero un picco tale che alla fine vinse la perplessità e le obbedì, convinto di fare una cosa giusta.
Dopotutto, lo faceva per Victorique.
Nella sua camera l’unico barlume di luce esistente proveniva dal globo lunare. Il silenzio era a dir poco assoluto e tutto faceva presagire che l’occupante dell’unico letto della stanza fosse addormentato.
Nell’assenza totale di suoni e rumori si levò un cupo borbottio, accompagnato dal fruscio delle coperte mentre Kazuya si voltava su un fianco.
Rannicchiato sotto le coperte, si stringeva lo stomaco con le braccia, serrando gli occhi al brontolare della sua pancia.
All’ennesimo borbottio, il ragazzo mandò un debole sbuffo colmo di sofferenza, assumendo un’espressione tormentata.
«Forse era meglio se mi rifiutavo di mangiare quei dolcetti...» mormorò tra sé e sé, aggiungendo poi un indignato: «Viiiiictoriqueee...!».
Rating: Verde
Genere: Comico, Fluff, Slice of life
Personaggi: Kazuya Kujo, Victorique De Blois
Wordcount: 277 (
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«Avanti, Kujo mangiali».
Kazuya la guardò a metà tra il meravigliato ed il perplesso: l'espressione che c'era sul suo dolce viso di bambola era la cosa più assurdamente carina che avesse avuto occasione di vedere in vita sua.
«Avanti, Kujo mangiali».
Kazuya la guardò a metà tra il meravigliato ed il perplesso: l'espressione che c'era sul suo dolce viso di bambola era la cosa più assurdamente carina che avesse avuto occasione di vedere in vita sua.
I suoi tratti delicati, gli occhi di quel bel verde smeraldo, le guance paffute di bambina, l'esigua statura, tutto era funzionale al fargliela riuscire ancor più deliziosa alla vista, tanto da lasciarlo senza parole ed indurlo - senza che lui se ne accorgesse - al suo servizio.
Adesso le guance della bionda erano gonfie, le labbra increspate in un broncio stupendo e le sopracciglia inclinate in maniera tale da conferirle un'espressione irritata, mentre lo fissava in attesa che le obbedisse.
«C-come...?» fece lui.
«Mangiali» ripeté Victorique, indicandogli i dolcetti che lui aveva inavvertitamente fatto cadere a terra.
Kazuya continuò a guardarla per alcuni momenti, leggermente stupito, poi il desiderio di far sparire quello sguardo e quella smorfia dal suo visino raggiunsero un picco tale che alla fine vinse la perplessità e le obbedì, convinto di fare una cosa giusta.
Dopotutto, lo faceva per Victorique.
Nella sua camera l’unico barlume di luce esistente proveniva dal globo lunare. Il silenzio era a dir poco assoluto e tutto faceva presagire che l’occupante dell’unico letto della stanza fosse addormentato.
Nell’assenza totale di suoni e rumori si levò un cupo borbottio, accompagnato dal fruscio delle coperte mentre Kazuya si voltava su un fianco.
Rannicchiato sotto le coperte, si stringeva lo stomaco con le braccia, serrando gli occhi al brontolare della sua pancia.
All’ennesimo borbottio, il ragazzo mandò un debole sbuffo colmo di sofferenza, assumendo un’espressione tormentata.
«Forse era meglio se mi rifiutavo di mangiare quei dolcetti...» mormorò tra sé e sé, aggiungendo poi un indignato: «Viiiiictoriqueee...!».