Ricerca o deformazione?
Dec. 14th, 2013 07:42 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Ricerca o deformazione?
Rating: Verde
Genere: Commedia, Generale, Slice of life
Personaggi: Add, Eve
Wordcount: 947 (
fiumidiparole)
Prompt: 176. Enigma allettante @
500themes_ita + 23. Bagno dalla mia cartellina per la Maritombola #5 @
maridichallenge
Note: Gen
Ad ogni modo, dopo aver subito addirittura un terzo grado sul tipo di motore che aveva incorporato, aveva deciso di prendere delle precauzioni straordinarie nei momenti più intimi: aveva la netta sensazione che - se ne avesse avuta l'occasione - quel tipo l'avrebbe aperta come una scatoletta di tonno per studiare i suoi meccanismi interni.
Eve entrò in bagno chiudendosi la porta alle spalle, assicurandosi che la serratura scattasse rumorosamente per segnalare l'avvenuta chiusura a chiave dell'uscio.
Da quando era arrivato il nuovo ragazzo non aveva più avuto un momento di tregua né di privacy: Add - così si era presentato - continuava a seguirlo da tutte le parti, ovunque andasse e qualsiasi cosa facesse, importunandola con ogni tipo di domande, dalle più banali alle più intelligenti e fuori luogo.
Eve non ricordava di averlo mai conosciuto in vita sua, altrimenti si sarebbe ricordata di un essere così insopportabilmente insistente e curioso; eppure Add sembrava sapere tutto di lei. Magari era uno di quei pervertiti che si divertivano a seguire dappertutto i loro obiettivi, ma a lei non sembrava quel tipo di ragazzo.
Ad ogni modo, dopo aver subito addirittura un terzo grado sul tipo di motore che aveva incorporato, aveva deciso di prendere delle precauzioni straordinarie nei momenti più intimi: aveva la netta sensazione che - se ne avesse avuta l'occasione - quel tipo l'avrebbe aperta come una scatoletta di tonno per studiare i suoi meccanismi interni.
Al solo pensiero le venne spontaneo portarsi le mani a coprire il seno appena accennato e la zona pubica benché fosse ancora completamente vestita.
I suoi gravitoni le si avvicinarono avvertendo la sua agitazione crescente. Sembravano quasi volerla proteggere.
Era snervante per lei essere l'oggetto di attenzioni tanto insistenti. Era un Nasod antico e i Nasod dell'epoca erano molto diversi da lei, però non era una scusa sufficiente per giustificare tanta curiosità nei suoi confronti.
Allontanò il pensiero scuotendo leggermente il capo e si avvicinò alla vasca, aprendo il rubinetto dell'acqua e facendola scorrere velocemente per riempire la conca. Mentre riempiva la vasca si spogliò della tuta bianca e nera aderente che aveva indosso, rimanendo completamente nuda di fronte ai suoi gravitoni, che si abbassarono fino all'altezza delle sue caviglie e si allontanarono come se volessero lasciarle un po' di privacy pur essendo Nasod privi di un meccanismo cerebrale come il suo.
Erano armi, eppure per lei erano anche compagni che le sarebbero rimasti fedeli per sempre, poiché erano stati programmati appositamente per quello.
La regina Nasod si sedette sul bordo della vasca in attesa che l'acqua arrivasse ad un livello accettabile, continuando a guardarsi intorno con aria diffidente. L'acqua impiegò alcuni minuti per riempire la vasca. Più il tempo passava e più Eve temeva l'irruzione di Add da un momento all'altro. Era diventato un vero e proprio incubo per lei.
Fu con immenso sollievo che si calò nella vasca colma d'acqua, certa di essere al sicuro almeno lì dentro: il liquido la copriva da eventuali sguardi indiscreti, proteggendola. Le dava un vago senso di sicurezza che rafforzò mescendo all'acqua del bagnoschiuma profumato, creando una coltre di morbida schiuma sulla superficie.
Si sistemò nella vasca in una posizione comoda che le permettesse al tempo stesso di affondare nella schiuma più o meno fino al mento. La sensazione della schiuma sulla pelle era molto gradevole e l'aroma del sapone - particolarmente dolce - le dava un'impressione di relax assoluto.
Rilassò il proprio corpo contro il bordo della vasca, reclinando indietro la testa sul margine e chiudendo le palpebre. Finalmente poteva concedersi un po' di meritata pace.
Si beò del tepore dell'acqua, che riusciva a percepire grazie ai recettori termici diffusi lungo tutta la superficie del suo corpo.
La pace di quel momento, però, era destinata a durare poco: l'udito fine della regina Nasod percepì un lieve grattare di qualcosa contro il vetro della finestra sopra il bordo della vasca.
Subito si voltò di scatto portandosi d'istinto entrambe le braccia sul petto. Fu una precauzione sensata, poiché dall'altra parte del vetro c'era nientemeno che Add.
Eve si alzò dalla vasca tenendo un braccio sui piccoli seni, conscia che per la sua piccola statura la schiuma copriva la restante zona intima. Con l'altra mano aprì di scatto la finestra e si affacciò all'esterno.
Una corrente d'aria fredda s'insinuò nel bagno, facendola tremare impercettibilmente.
Add era appeso con le mani al piccolo davanzale e si sosteneva solamente su quello. Gli aggeggi tecnologici che gli orbitavano intorno - qualsiasi cosa fossero - non lo stavano aiutando affatto in quell'arrampicata pericolosa.
«Che ci fai tu qui? Lasciami in pace!» intimò Eve indignata.
«Ma tu fai il bagno come gli umani?» le domandò Add a bruciapelo «L'acqua non danneggia i tuoi circuiti? Che tipo di rivestimento dei meccanismi hai?» continuò con lo stesso entusiasmo, le iridi viola che brillavano della sua sete di conoscenze. Per lui era un intrigante enigma come un essere meccanico come lei potesse bagnarsi o altro senza danneggiarsi neanche un po'.
Altre domande inopportune. Quel ragazzo non sapeva dire altro e lei non poteva tollerare che la spiasse nuda come un qualsiasi maniaco.
«Non sono affari che ti riguardano» replicò gelida, facendo per rientrare, ma Add - a suo rischio e pericolo - protese una mano per bloccarla.
«Aspetta, vogl...» iniziò, ma venne interrotto bruscamente da uno schiaffo così forte da parte del Nasod da fargli perdere la presa sul davanzale.
«Vattene, pervertito!» esclamò Eve con impeto, guardandolo mentre precipitava giù nel cortile atterrando sul prato picchiando il sedere.
Il ragazzo si rialzò massaggiandosi il posteriore e borbottando: «Ahio, che male...».
Sollevò lo sguardo verso l'alto finché non incrociò il visetto di Eve che ancora si sporgeva leggermente guardando nella sua direzione.
«Potevi anche non farmi cadere!» disse a voce alta.
«Non avresti dovuto arrampicarti quassù» fu la semplice risposta che ottenne di rimando dalla regina dei Nasod «E adesso sparisci!» aggiunse perentoria.
Rimase a guardare finché l'albino non si decise a rinunciare ai suoi propositi - scientifici o meno che fossero - e andarsene, con sommo sollievo di lei.
Quest'ultima si sedette nuovamente nella vasca ed emise un sospiro.
«Quanto è insistente...» disse, rivolgendo uno sguardo ai suoi moduli Nasod, come se potessero risponderle in qualche modo.
Rating: Verde
Genere: Commedia, Generale, Slice of life
Personaggi: Add, Eve
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Prompt: 176. Enigma allettante @
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Note: Gen
Ad ogni modo, dopo aver subito addirittura un terzo grado sul tipo di motore che aveva incorporato, aveva deciso di prendere delle precauzioni straordinarie nei momenti più intimi: aveva la netta sensazione che - se ne avesse avuta l'occasione - quel tipo l'avrebbe aperta come una scatoletta di tonno per studiare i suoi meccanismi interni.
Eve entrò in bagno chiudendosi la porta alle spalle, assicurandosi che la serratura scattasse rumorosamente per segnalare l'avvenuta chiusura a chiave dell'uscio.
Da quando era arrivato il nuovo ragazzo non aveva più avuto un momento di tregua né di privacy: Add - così si era presentato - continuava a seguirlo da tutte le parti, ovunque andasse e qualsiasi cosa facesse, importunandola con ogni tipo di domande, dalle più banali alle più intelligenti e fuori luogo.
Eve non ricordava di averlo mai conosciuto in vita sua, altrimenti si sarebbe ricordata di un essere così insopportabilmente insistente e curioso; eppure Add sembrava sapere tutto di lei. Magari era uno di quei pervertiti che si divertivano a seguire dappertutto i loro obiettivi, ma a lei non sembrava quel tipo di ragazzo.
Ad ogni modo, dopo aver subito addirittura un terzo grado sul tipo di motore che aveva incorporato, aveva deciso di prendere delle precauzioni straordinarie nei momenti più intimi: aveva la netta sensazione che - se ne avesse avuta l'occasione - quel tipo l'avrebbe aperta come una scatoletta di tonno per studiare i suoi meccanismi interni.
Al solo pensiero le venne spontaneo portarsi le mani a coprire il seno appena accennato e la zona pubica benché fosse ancora completamente vestita.
I suoi gravitoni le si avvicinarono avvertendo la sua agitazione crescente. Sembravano quasi volerla proteggere.
Era snervante per lei essere l'oggetto di attenzioni tanto insistenti. Era un Nasod antico e i Nasod dell'epoca erano molto diversi da lei, però non era una scusa sufficiente per giustificare tanta curiosità nei suoi confronti.
Allontanò il pensiero scuotendo leggermente il capo e si avvicinò alla vasca, aprendo il rubinetto dell'acqua e facendola scorrere velocemente per riempire la conca. Mentre riempiva la vasca si spogliò della tuta bianca e nera aderente che aveva indosso, rimanendo completamente nuda di fronte ai suoi gravitoni, che si abbassarono fino all'altezza delle sue caviglie e si allontanarono come se volessero lasciarle un po' di privacy pur essendo Nasod privi di un meccanismo cerebrale come il suo.
Erano armi, eppure per lei erano anche compagni che le sarebbero rimasti fedeli per sempre, poiché erano stati programmati appositamente per quello.
La regina Nasod si sedette sul bordo della vasca in attesa che l'acqua arrivasse ad un livello accettabile, continuando a guardarsi intorno con aria diffidente. L'acqua impiegò alcuni minuti per riempire la vasca. Più il tempo passava e più Eve temeva l'irruzione di Add da un momento all'altro. Era diventato un vero e proprio incubo per lei.
Fu con immenso sollievo che si calò nella vasca colma d'acqua, certa di essere al sicuro almeno lì dentro: il liquido la copriva da eventuali sguardi indiscreti, proteggendola. Le dava un vago senso di sicurezza che rafforzò mescendo all'acqua del bagnoschiuma profumato, creando una coltre di morbida schiuma sulla superficie.
Si sistemò nella vasca in una posizione comoda che le permettesse al tempo stesso di affondare nella schiuma più o meno fino al mento. La sensazione della schiuma sulla pelle era molto gradevole e l'aroma del sapone - particolarmente dolce - le dava un'impressione di relax assoluto.
Rilassò il proprio corpo contro il bordo della vasca, reclinando indietro la testa sul margine e chiudendo le palpebre. Finalmente poteva concedersi un po' di meritata pace.
Si beò del tepore dell'acqua, che riusciva a percepire grazie ai recettori termici diffusi lungo tutta la superficie del suo corpo.
La pace di quel momento, però, era destinata a durare poco: l'udito fine della regina Nasod percepì un lieve grattare di qualcosa contro il vetro della finestra sopra il bordo della vasca.
Subito si voltò di scatto portandosi d'istinto entrambe le braccia sul petto. Fu una precauzione sensata, poiché dall'altra parte del vetro c'era nientemeno che Add.
Eve si alzò dalla vasca tenendo un braccio sui piccoli seni, conscia che per la sua piccola statura la schiuma copriva la restante zona intima. Con l'altra mano aprì di scatto la finestra e si affacciò all'esterno.
Una corrente d'aria fredda s'insinuò nel bagno, facendola tremare impercettibilmente.
Add era appeso con le mani al piccolo davanzale e si sosteneva solamente su quello. Gli aggeggi tecnologici che gli orbitavano intorno - qualsiasi cosa fossero - non lo stavano aiutando affatto in quell'arrampicata pericolosa.
«Che ci fai tu qui? Lasciami in pace!» intimò Eve indignata.
«Ma tu fai il bagno come gli umani?» le domandò Add a bruciapelo «L'acqua non danneggia i tuoi circuiti? Che tipo di rivestimento dei meccanismi hai?» continuò con lo stesso entusiasmo, le iridi viola che brillavano della sua sete di conoscenze. Per lui era un intrigante enigma come un essere meccanico come lei potesse bagnarsi o altro senza danneggiarsi neanche un po'.
Altre domande inopportune. Quel ragazzo non sapeva dire altro e lei non poteva tollerare che la spiasse nuda come un qualsiasi maniaco.
«Non sono affari che ti riguardano» replicò gelida, facendo per rientrare, ma Add - a suo rischio e pericolo - protese una mano per bloccarla.
«Aspetta, vogl...» iniziò, ma venne interrotto bruscamente da uno schiaffo così forte da parte del Nasod da fargli perdere la presa sul davanzale.
«Vattene, pervertito!» esclamò Eve con impeto, guardandolo mentre precipitava giù nel cortile atterrando sul prato picchiando il sedere.
Il ragazzo si rialzò massaggiandosi il posteriore e borbottando: «Ahio, che male...».
Sollevò lo sguardo verso l'alto finché non incrociò il visetto di Eve che ancora si sporgeva leggermente guardando nella sua direzione.
«Potevi anche non farmi cadere!» disse a voce alta.
«Non avresti dovuto arrampicarti quassù» fu la semplice risposta che ottenne di rimando dalla regina dei Nasod «E adesso sparisci!» aggiunse perentoria.
Rimase a guardare finché l'albino non si decise a rinunciare ai suoi propositi - scientifici o meno che fossero - e andarsene, con sommo sollievo di lei.
Quest'ultima si sedette nuovamente nella vasca ed emise un sospiro.
«Quanto è insistente...» disse, rivolgendo uno sguardo ai suoi moduli Nasod, come se potessero risponderle in qualche modo.