fiamma_drakon: (Alice Madness Returns)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Durante gli allenamenti
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Slice of life
Personaggi: Alice Liddell!Nero, Regina di Cuori!Dante
Wordcount: 695 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Prompt: Setting Fantasy / #03 - Drago @ [livejournal.com profile] diecielode + Self per la quinta settimana del COW-T 4 @ [livejournal.com profile] maridichallenge
Note: Age difference, Alice Madness Returns!AU, Crossdressing, Lemon, Self!love, Yaoi
Nero era splendido nel suo solito vestitino blu. Nel muoversi la gonna si alzava e si abbassava svolazzandogli attorno alle ginocchia, dando al suo spettatore buoni motivi per eccitarsi: le sue gambe atletiche avvolte nelle sue calze a righe bianche e nere erano così allettanti per la Regina di Cuori che più di una volta era stata tentata di uscire dal suo nascondiglio e andare a farselo sul pavimento.

Dante in genere non era il tipo che si nascondeva e spiava, ma a volte il caso lo richiedeva. Nello specifico, quella volta erano state proprio le circostanze ad imporglielo, perché altrimenti non avrebbe potuto essere lì. 
Nero si stava allenando nella stanza adiacente nell'uso combinato del suo arsenale e Dante si trovava chiuso dentro una specie di ripostiglio al quale si accedeva tramite una porta segreta. Da lì Sua Maestà aveva la possibilità di guardare il ragazzo senza il minimo sforzo, perché c'era una minuscola grata nella porta che glielo permetteva. 
Dante si era alzato le gonne ingombranti come meglio gli era riuscito e adesso era tutto preso dalla masturbazione violenta che stava facendo. 
Nero era splendido nel suo solito vestitino blu. Nel muoversi la gonna si alzava e si abbassava svolazzandogli attorno alle ginocchia, dando al suo spettatore buoni motivi per eccitarsi: le sue gambe atletiche avvolte nelle sue calze a righe bianche e nere erano così allettanti per la Regina di Cuori che più di una volta era stata tentata di uscire dal suo nascondiglio e andare a farselo sul pavimento. 
Sperava sempre che le gonne si alzassero abbastanza da dargli modo di vedere anche il fondoschiena. Sarebbe stato un ottimo colpo di grazia. 
Dante sudava con quegli ingombranti abiti addosso, ma non poteva toglierli perché non sarebbe riuscito mai a rimetterli nel caso in cui fosse stato scoperto. 
La sua erezione si faceva via via più dura nella sua presa e lui pian piano accelerava il ritmo. Si mordeva il labbro inferiore di continuo pur di non farsi sfuggire rumori che avrebbero potuto tradire la sua presenza. 
Nella sua testa si affollavano le immagini dei loro rapporti recenti, durante i quali Nero aveva dato sfoggio di una passionalità ed aggressività tale da essere paragonabile ad un drago. 
Un vero drago del sesso, al quale Dante si sottometteva più che volentieri. Pensare al piacere che aveva provato grazie a quello che aveva sotto l'ombelico lo faceva diventare ancor più duro. 
Anche mentre si accaniva senza alcuna motivazione relativa alla sopravvivenza contro i manichini sparsi per la stanza sembrava quasi un drago per l'aggressività che ci metteva. Da un momento all'altro Dante quasi pensava che avrebbe incenerito un manichino anziché tempestarlo di proiettili con il suo Macinapepe. 
L'erezione della Regina di Cuori gli doleva tant'era rigida. Non vedeva l'ora di arrivare all'orgasmo, traguardo che - se lo sentiva - era ormai imminente. 
Dante si addossò contro la parete dirimpetto alla porta, impartendo oscillazioni simili ad affondi di bacino all'aria, cercando di sfogare in quel modo una parte della tensione e del desiderio che lo animavano. 
Quando percepì il culmine ad un passo accelerò di colpo con la mano, tanto che riuscì a malapena ad impedirsi di lanciare un gridolino. 
Venne nello stesso momento in cui la maniglia della porta girava e l'uscio veniva aperto da un ignaro Nero che aveva solo bisogno di prendere una scopa per rimuovere la paglia che era fuoriuscita in massa dall'imbottitura di un povero manichino che adesso somigliava più ad uno scolapasta. 
Il ragazzo si vide schizzare addosso un'abbondante dose di liquido bianco, che andò ad unirsi alle macchie di sangue rappreso sul grembiule. 
Dante si lasciò sfuggire un gemito roco di appagamento, l'espressione inebetita dal forte piacere fisico appena provato che l'aveva intontito oltre a privarlo delle forze, lasciandolo esausto. 
Nero lo fissò attonito, sorpreso nel trovarsi dinanzi uno spettacolo del genere: Dante come ubriaco di piacere, il vestito stropicciato e sollevato, l'erezione ancora ben dura tra le sue gambe divaricate sul pavimento, talmente lunghe da uscire dal ripostiglio. 
Era quasi pietoso da vedersi. 
«Che cosa ci fai qui?!» esclamò Nero «Ero convinto di essere solo». 
«Volevo guardarti mentre ti allenavi... e mi sono lasciato prendere la mano» commentò Dante in tono sommesso. 
«L'ho notato da quello che mi hai schizzato addosso» replicò il giovane, scuotendo la testa e decidendo di rimandare a dopo la pulizia della paglia «Forza, alza i tacchi e vai. Vorrei essere lasciato in pace mentre mi alleno» asserì rigido. 
«Dammi una mano: non ce la faccio a mettermi in piedi» disse Sua Maestà allungando una mano verso di lui. Era di colpo così stanco che non riusciva nemmeno a rialzarsi. 
Nero emise un verso stizzito e tornò verso di lui per dargli una mano.

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