Comportamenti strani
Mar. 16th, 2014 11:41 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Comportamenti strani
Rating: Giallo
Genere: Comico, Generale
Personaggi: Alice Liddell!Nero, Regina di Cuori!Dante, Stregatto!Trish
Wordcount: 725 (
fiumidiparole)
Prompt: Setting Fantasy / #01 - Castello @
diecielode
Note: Age difference, Alice Madness Returns!AU, Crossdressing, Shonen-ai (one-sided)
«Stregatto...» esclamò Nero con un sospiro tremulo, abbassando la Lama Vorpale.
«Chiamami Trish, quante altre volte dovrò chiederrrrtelo ragazzo...?» lo corresse lei «Perrrrché sei qui e non al castello? La Regina starà sentendo la tua mancanza...» continuò in tono miagolante, incurvando gli angoli della bocca in un sorrisetto.
Nero fece una smorfia.
Nero emise un sospiro di sollievo quando riuscì ad emergere da una stretta crepa nelle mura di cinta del castello della Regina di Cuori.
Era sporco di sangue - altro sangue, oltre a quello rappreso che già chiazzava il suo ben grembiulino bianco - e le sue calze a righe bianche e nere erano strappate in vari punti, soprattutto sulle ginocchia, sbucciate e sanguinanti.
Se la Regina avesse avuto a sua disposizione una muta di cani da caccia con tutto il sangue relativamente fresco che aveva addosso non ci avrebbe messo molto a rintracciarlo. Per sua fortuna non era così.
Nero si spolverò la gonna blu, rimuovendo le tracce di calcinacci che gli erano rimaste addosso nell'infilarsi nello stretto pertugio, mantenendo salda la presa della mano sinistra sul manico della sua Lama Vorpale.
«Oh, ma cosa vedono i miei occhi... ti sei perrrso?».
La miagolante voce di donna che gli si rivolse allarmò i suoi sensi già all'erta. Per tutta risposta a quello che captò paranoicamente come un pericolo impugnò il suo coltello tenendo la lama parallela al polso e si volse facendo per vibrare un fendente alla gola della persona che aveva appena parlato e che - a giudicare dal punto di origine della voce - doveva trovarsi alle sue spalle.
Il colpo si fermò a pochi millimetri dalla candida gola della donna-gatto che gli stava in piedi alle spalle con nonchalance, le braccia incrociate sotto il prosperoso seno e l'espressione che non mostrava il minimo segno di preoccupazione.
Pareva essere assolutamente certa che le sue intenzioni nei suoi riguardi non fossero affatto ostili e che non le avrebbe torto un capello.
«Stregatto...» esclamò Nero con un sospiro tremulo, abbassando la Lama Vorpale.
«Chiamami Trish, quante altre volte dovrò chiederrrrtelo ragazzo...?» lo corresse lei «Perrrrché sei qui e non al castello? La Regina starà sentendo la tua mancanza...» continuò in tono miagolante, incurvando gli angoli della bocca in un sorrisetto.
Nero fece una smorfia.
«È diventato appiccicoso. All'inizio non era appiccicoso, adesso è addirittura... inquietante!» spiegò, guardandosi intorno come se temesse di essere udito da qualche spia nascosta nei paraggi.
Era scappato non appena gli si era presentata la possibilità. Il castello era così grande che era stato un vero problema riuscire a trovare il modo di uscire, ma alla fine ce l'aveva fatta, con sua gran sorpresa, dato che aveva perso ogni speranza di farcela.
Non appena si era accorto della sua fuga, Dante - la Regina di Cuori - gli aveva scatenato contro tutti i soldati di cui disponeva, allestendo una vera e propria caccia all'uomo.
Quel castello e tutto il suo circondario si erano tramutati in una trappola brulicante di guardie e Nero aveva dovuto reagire di conseguenza, tornando ai cari vecchi metodi, quelli che gli avevano permesso di sopravvivere attraverso tutto il Paese delle Meraviglie.
Si era fatto strada a colpi di Macinapepe, Cavalluccio e Lama Vorpale, senza badare a quanti cadevano.
Trish svanì e ricomparve dietro di lui, cominciando a misurare coi passi una circonferenza immaginaria attorno al ragazzo.
«Sarà innamorato di te» commentò Trish, sorridendo divertita dall'espressione corrucciata dell'albino.
«Innamorato?» ripeté Nero scettico «Quello non è essere innamorati. Quella è pura ossessione! Voleva che facessi l'amore con lui! Io!».
Sembrava che la sola idea lo gettasse nel più genuino shock e a Trish ciò continuava a farla sorridere. L'eventualità che carnefice e vittima si unissero in una relazione amorosa era l'apice del divertimento.
Un grido di rabbia riecheggiò sulle mura del castello, facendo drizzare i peli sulla nuca del ragazzo, che sobbalzò e si allontanò leggermente dalla parete.
Lo Stregatto inarcò aristocraticamente un sopracciglio ed osservò: «Uhm, se l'è presa veramente tanto...».
«Trovatelo e riportatemelo qui, ORA!» ordinò imperioso Dante «Ragazzo non potrai sfuggirmi, non nel mio regno!».
«Quel malato» sibilò Nero a voce bassa, come se temesse di essere udito ed individuato «Non mi riporterà in quel castello maledetto».
«Se non ti sbrighi ad andartene lo farà» gli fece presente Trish «Questo è il suo dominio, come ha detto. Nel suo dominio può fare quello che vuole» spiegò.
«Sì, lo so» asserì il ragazzo con aria contrariata «Devo muovermi ad andarmene».
«Questo posto è immenso» commentò lo Stregatto, sparendo e ricomparendo più in là «Vogliamo cominciare a camminare?».
Aveva intenzione di vedere come quella storia sarebbe andata a finire, perché si prospettava essere qualcosa di interessante. Lei puntava tutto su Nero dati i suoi trascorsi non proprio pacifici, però anche la Regina di Cuori sapeva come ottenere ciò che voleva.
Sarebbe stata una sfida intrigante.
Rating: Giallo
Genere: Comico, Generale
Personaggi: Alice Liddell!Nero, Regina di Cuori!Dante, Stregatto!Trish
Wordcount: 725 (
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Prompt: Setting Fantasy / #01 - Castello @
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Note: Age difference, Alice Madness Returns!AU, Crossdressing, Shonen-ai (one-sided)
«Stregatto...» esclamò Nero con un sospiro tremulo, abbassando la Lama Vorpale.
«Chiamami Trish, quante altre volte dovrò chiederrrrtelo ragazzo...?» lo corresse lei «Perrrrché sei qui e non al castello? La Regina starà sentendo la tua mancanza...» continuò in tono miagolante, incurvando gli angoli della bocca in un sorrisetto.
Nero fece una smorfia.
Nero emise un sospiro di sollievo quando riuscì ad emergere da una stretta crepa nelle mura di cinta del castello della Regina di Cuori.
Era sporco di sangue - altro sangue, oltre a quello rappreso che già chiazzava il suo ben grembiulino bianco - e le sue calze a righe bianche e nere erano strappate in vari punti, soprattutto sulle ginocchia, sbucciate e sanguinanti.
Se la Regina avesse avuto a sua disposizione una muta di cani da caccia con tutto il sangue relativamente fresco che aveva addosso non ci avrebbe messo molto a rintracciarlo. Per sua fortuna non era così.
Nero si spolverò la gonna blu, rimuovendo le tracce di calcinacci che gli erano rimaste addosso nell'infilarsi nello stretto pertugio, mantenendo salda la presa della mano sinistra sul manico della sua Lama Vorpale.
«Oh, ma cosa vedono i miei occhi... ti sei perrrso?».
La miagolante voce di donna che gli si rivolse allarmò i suoi sensi già all'erta. Per tutta risposta a quello che captò paranoicamente come un pericolo impugnò il suo coltello tenendo la lama parallela al polso e si volse facendo per vibrare un fendente alla gola della persona che aveva appena parlato e che - a giudicare dal punto di origine della voce - doveva trovarsi alle sue spalle.
Il colpo si fermò a pochi millimetri dalla candida gola della donna-gatto che gli stava in piedi alle spalle con nonchalance, le braccia incrociate sotto il prosperoso seno e l'espressione che non mostrava il minimo segno di preoccupazione.
Pareva essere assolutamente certa che le sue intenzioni nei suoi riguardi non fossero affatto ostili e che non le avrebbe torto un capello.
«Stregatto...» esclamò Nero con un sospiro tremulo, abbassando la Lama Vorpale.
«Chiamami Trish, quante altre volte dovrò chiederrrrtelo ragazzo...?» lo corresse lei «Perrrrché sei qui e non al castello? La Regina starà sentendo la tua mancanza...» continuò in tono miagolante, incurvando gli angoli della bocca in un sorrisetto.
Nero fece una smorfia.
«È diventato appiccicoso. All'inizio non era appiccicoso, adesso è addirittura... inquietante!» spiegò, guardandosi intorno come se temesse di essere udito da qualche spia nascosta nei paraggi.
Era scappato non appena gli si era presentata la possibilità. Il castello era così grande che era stato un vero problema riuscire a trovare il modo di uscire, ma alla fine ce l'aveva fatta, con sua gran sorpresa, dato che aveva perso ogni speranza di farcela.
Non appena si era accorto della sua fuga, Dante - la Regina di Cuori - gli aveva scatenato contro tutti i soldati di cui disponeva, allestendo una vera e propria caccia all'uomo.
Quel castello e tutto il suo circondario si erano tramutati in una trappola brulicante di guardie e Nero aveva dovuto reagire di conseguenza, tornando ai cari vecchi metodi, quelli che gli avevano permesso di sopravvivere attraverso tutto il Paese delle Meraviglie.
Si era fatto strada a colpi di Macinapepe, Cavalluccio e Lama Vorpale, senza badare a quanti cadevano.
Trish svanì e ricomparve dietro di lui, cominciando a misurare coi passi una circonferenza immaginaria attorno al ragazzo.
«Sarà innamorato di te» commentò Trish, sorridendo divertita dall'espressione corrucciata dell'albino.
«Innamorato?» ripeté Nero scettico «Quello non è essere innamorati. Quella è pura ossessione! Voleva che facessi l'amore con lui! Io!».
Sembrava che la sola idea lo gettasse nel più genuino shock e a Trish ciò continuava a farla sorridere. L'eventualità che carnefice e vittima si unissero in una relazione amorosa era l'apice del divertimento.
Un grido di rabbia riecheggiò sulle mura del castello, facendo drizzare i peli sulla nuca del ragazzo, che sobbalzò e si allontanò leggermente dalla parete.
Lo Stregatto inarcò aristocraticamente un sopracciglio ed osservò: «Uhm, se l'è presa veramente tanto...».
«Trovatelo e riportatemelo qui, ORA!» ordinò imperioso Dante «Ragazzo non potrai sfuggirmi, non nel mio regno!».
«Quel malato» sibilò Nero a voce bassa, come se temesse di essere udito ed individuato «Non mi riporterà in quel castello maledetto».
«Se non ti sbrighi ad andartene lo farà» gli fece presente Trish «Questo è il suo dominio, come ha detto. Nel suo dominio può fare quello che vuole» spiegò.
«Sì, lo so» asserì il ragazzo con aria contrariata «Devo muovermi ad andarmene».
«Questo posto è immenso» commentò lo Stregatto, sparendo e ricomparendo più in là «Vogliamo cominciare a camminare?».
Aveva intenzione di vedere come quella storia sarebbe andata a finire, perché si prospettava essere qualcosa di interessante. Lei puntava tutto su Nero dati i suoi trascorsi non proprio pacifici, però anche la Regina di Cuori sapeva come ottenere ciò che voleva.
Sarebbe stata una sfida intrigante.