fiamma_drakon: (Flandre_Scarlet)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Da soli nella sede del club
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Ryu Yamada, Toranosuke Miyamura
Wordcount: 1053 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Note: Lemon, PWP, Yaoi
«Mica vorrai scambiarci di nuovo?» chiese. L'idea di essere perseguitato dagli sguardi adoranti delle studentesse dovunque andasse gli dava i brividi.
«Oh, affatto Yamada. Ora come ora sto bene nel mio corpo» rispose Toranosuke sorridendo mentre accostava il proprio bacino a quello dell'altro.


«Miyamura c-che hai in mente?». 
Yamada era agitato per le braccia che il compagno gli aveva avvolto attorno alla vita nonostante adesso non fosse nel corpo né di Shiraishi né di Ito. 
«Mica vorrai scambiarci di nuovo?» chiese. L'idea di essere perseguitato dagli sguardi adoranti delle studentesse dovunque andasse gli dava i brividi. 
«Oh, affatto Yamada. Ora come ora sto bene nel mio corpo» rispose Toranosuke sorridendo mentre accostava il proprio bacino a quello dell'altro. 
Era esattamente come Ryu temeva: percepiva il duro rilievo tra le sue gambe che gli premeva contro una coscia. Era eccitato ed era tutto merito - o colpa? - sua. L'avrebbe costretto a fare l'amore con lui, di nuovo. 
Ryu cominciò ad agitarsi cercando di svincolarsi dalla presa di Toranosuke ma quest'ultimo lo bloccò infilandogli tra le gambe una sua gamba e sospingendolo lentamente verso la parete. 
«Non puoi scappare, Yamada». 
Gli posò un bacio sulla base del collo, preoccupandosi di trasformarlo in un succhiotto violento. Ad esso seguirono numerosi piccoli morsi che risalivano verso le orecchie e che fecero arrossire di piacere Yamada, suscettibile a quel tipo di attenzioni. 
«No, no, no... smettila...!» ribadì. 
«È un peccato che non possa baciarti sulla bocca senza conseguenze perché sarebbe la maniera perfetta per farti stare zitto» rispose Miyamura, schiacciando il partner contro la parete. 
Con le mani gli slacciò la cravatta dell'uniforme e poi aprì i bottoni frettolosamente, liberando il torace dell'altro. Gli accarezzò la pancia, risalendo verso i capezzoli, coi quali si mise a giocherellare spudoratamente. 
Yamada ansimò, le guance ormai di fuoco. 
«Miyamura...» riuscì a sospirare. 
Avrebbe voluto ripetergli per l'ennesima volta che doveva fermarsi, però non ce la fece. Era troppo impegnato a cercare di impedirsi di gridare ed attirare l'attenzione di eventuali studenti di passaggio nel corridoio. 
Toranosuke nel frattempo aveva iniziato ad armeggiare coi suoi pantaloni, che calò fino alle ginocchia liberando la sua erezione e strusciandola contro l'interno della coscia del suo partner. 
Yamada continuava ad essere invidioso per la dimensione della sua attrezzatura ma non aveva intenzione di fare commenti che potessero lasciarlo intuire. 
Miyamura passò a calare i suoi pantaloni, lasciandolo mezzo nudo. 
«Basta, maledizione...!» sibilò Ryu, tentando di sottrarsi senza successo: il suo partner lo costrinse facilmente a voltarsi - complice anche l'impedimento dei pantaloni abbassati - e gli passò una mano sul bacino scendendo ad afferrargli il pene con presa salda mentre l'altra mano gli s'infilava tra le gambe in cerca della sua apertura. 
Yamada gemette piano, cercando di calmare il respiro affannoso. 
Una volta trovato lo sfintere, Toranosuke si portò indice e medio alla bocca e li leccò abbondantemente prima di inserirli nell'apertura. 
Yamada in un primo momento s'irrigidì nell'avvertire il corpo estraneo, colto da una fitta di dolore; poi però i suoi anelli muscolari cominciarono ad allentarsi ed abituarsi alla presenza, che divenne piacevole a tal punto che il ragazzo si lasciò cadere un po' sulle gambe per far sì che le falangi entrassero di più. 
Era umiliante ma gli piaceva da impazzire. 
Toranosuke sorrise trionfante e prese a muovere le dita sia per allargare ulteriormente lo sfintere sia affondando estraendo, simulando una penetrazione. 
Yamada iniziò a muoversi assecondando i suoi gesti, mugugnando versi incomprensibili mentre faceva leva sul muro per non cadere. 
Era un ragazzo, avrebbe dovuto essere lui ad infilare qualcosa in determinati orifizi e non godere nell'avere qualcosa inserito nel suo orifizio, eppure si lasciava cadere sulla mano di Miyamura sempre di più, spingendo di conseguenza le sue dita sempre più all'interno del suo corpo. 
«Yamada stai diventando duro» gli fece presente l'altro, cominciando a muovere la mano che teneva ancorata al suo pene. 
«L-lo so...» ringhiò prima di prodursi in un accorato gemito di piacere mentre da un lato veniva penetrato e dall'altro veniva masturbato. 
Era contento che non ci fossero le loro compagne perché non avrebbe sopportato l'umiliazione; tuttavia stava godendo troppo. 
Miyamura smise di masturbarlo presto, concentrandosi solo nel muovere le dita dentro il suo fondoschiena e Ryu si sostituì a lui. 
Di lì a poco Toranosuke sottrasse anche le dita dal suo didietro, strappandogli un gemito di delusione, ma Yamada non ebbe il tempo per lamentarsi poiché subito il suo sfintere venne riempito con la sua grossa, calda ed umida erezione. 
Si raddrizzò leggermente nella postura ansimando per il leggero dolore che gli provocò quel nuovo ingresso; tuttavia Toranosuke iniziò a spingersi subito affondo, facendogli dimenticare tutto il resto. 
Yamada venne sbattuto contro il muro con forza e penetrato con vigorose spinte del bacino. Il suo compagno non si risparmiò affatto e l'altro per contro accelerò il ritmo di masturbazione, gemendo e soffiando piano. 
Era accaldato e avrebbe desiderato spogliarsi completamente, se solo non fossero stati a scuola. 
«Ti piace?» gli chiese Miyamura, fermandosi con il bacino schiacciato contro le sue natiche. 
«Ah...! Vai più dentro...» chiese Yamada con voce tremante di desiderio. 
Avvertì l'erezione dell'altro farsi strada in lui ancor di più, costringendo il suo sfintere ad allargarsi ancora. La familiare sensazione dell'essere riempito da quell'organo caldo e duro lo eccitò al punto che cominciò a mugolare con frequenza maggiore e accelerare ulteriormente. 
Miyamura si accorse che stava venendo quando con un gemito più forte degli altri spinse completamente il fondoschiena contro il suo inguine. 
Prontamente intervenne sostituendo la propria mano alla sua, impedendogli di schizzare con il suo sperma la parete del club. 
Yamada sobbalzò per quell'inatteso intervento, nonché per l'occlusione al suo pene: era finalmente arrivato al culmine e non poteva venire per colpa sua. 
«Lasciami...» bofonchiò Ryu, irritato. 
«Così imbratterai di sperma tutto quanto? Scordatelo» ribatté prontamente Toranosuke al suo orecchio, continuando a spingere contro le sue natiche. 
«Non posso rimanere così in eterno» ringhiò l'altro. 
«Basterà che tu non scarichi ancora per qualche momento...» gli assicurò Miyamura mentre con un gemito soffocato raggiungeva a sua volta l'orgasmo. 
Venne dentro il corpo di Yamada senza la minima esitazione, riempiendolo del suo seme caldo. 
Il suo partner emise un verso stizzito al quale l'altro non fece quasi affatto caso, troppo impegnato a godersi il momento. 
Non appena ebbe svuotato, estrasse l'erezione dal didietro di Yamada e si inginocchiò sul pavimento portandosi alle labbra l'erezione di quest'ultimo. 
Accolse in bocca lo sperma che fuoriuscì violentemente e succhiò affinché neanche una goccia finisse per sbaglio a terra. 
Personalmente Yamada lo trovava disgustoso, però in quel momento era convinto anche che Miyamura non succhiasse affatto male. 
Quando quest'ultimo ebbe finito e tolse la bocca, Ryu si accasciò alla base del muro ansimando. 
«Che schifo l'hai mangiato...» commentò. 
«Parla per te...» ribatté Toranosuke, leccandosi le labbra come se avesse appena mangiato un piatto di delizioso «Io mi sono divertito un sacco».

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