Punizioni piuttosto particolari
Jan. 11th, 2015 02:42 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Punizioni piuttosto particolari
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Generale
Personaggi: Rin Okumura, Yukio Okumura
Wordcount: 1889 (
fiumidiparole)
Prompt: Siringa medica per il p0rn fest #8 @
fanfic_italia
Note: BDSM, Enema, Incest, Lemon, Yaoi
«P-però alla fine ti sono sempre utile!» gli fece presente l'altro.
«Io dovrei proteggerti, fratellone... ma come faccio se ti metti sempre nei guai?» sospirò Yukio «Non mi rimane altra scelta che provare a punirti».
«P-punirmi?» Rin cambiò improvvisamente atteggiamento, guardandosi intorno con aria impaurita.
«N-no, Yukio! Lasciami!».
Rin cercava disperatamente di liberarsi dalle manette con cui suo fratello l'aveva appena legato alla testata del suo letto. La sua coda da demone si agitava frenetica alle sue spalle mentre cercava di rompere la catena.
«È inutile, fratellone. Non ci riuscirai» gli spiegò Yukio in tono pacato «Sono fatte appositamente per trattenere i demoni».
«Eddai, non ho fatto niente di male!» lo supplicò Rin.
«Continui a fare come ti pare, fratellone!» lo rimproverò il fratello.
«P-però alla fine ti sono sempre utile!» gli fece presente l'altro.
«Io dovrei proteggerti, fratellone... ma come faccio se ti metti sempre nei guai?» sospirò Yukio «Non mi rimane altra scelta che provare a punirti».
«P-punirmi?» Rin cambiò improvvisamente atteggiamento, guardandosi intorno con aria impaurita.
Quando suo fratello menzionava le punizioni, a lui veniva in mente soltanto una cosa.
«N-non puoi farlo...» esclamò.
Yukio si girò ad aprire un cassetto della sua scrivania, dal quale estrasse una grossa siringa medica riempita con del liquido trasparente.
Rin sbiancò in viso nel vederla e riprese i suoi tentativi di liberarsi con più impeto: aveva già avuto modo di sperimentare la sottile vena sadica di suo fratello quando di mezzo c'erano quelle siringhe maledette e l'esperienza gli era bastata per il resto della sua vita.
«Non vuoi ripensarci...? Magari con un altro tipo di punizione...» cercò di convincerlo Rin mentre Yukio avanzava verso il letto «Va bene qualsiasi cosa, davvero! Ma non quella!».
«Se ne hai così paura significa che è l'unico mezzo efficace a farti entrare in quella tua testa dura il fatto che non puoi andartene sempre in giro come ti pare, fratellone» dichiarò Yukio salendo sul letto.
Rin era immobilizzato carponi, per cui non poteva fare niente per opporsi. L'unica cosa...
Vibrando la coda in aria, l'abbatté mirando alla siringa; tuttavia, suo fratello - abituato a vedersela coi demoni - aveva i riflessi pronti: afferrò la sua coda e la bloccò, stringendola saldamente nella sua presa.
Rin smise di opporsi, abbandonandosi di colpo in avanti digrignando i denti per la rabbia. Quello era il suo ultimo tentativo.
Suo fratello gli calò i pantaloni e le mutande con un gesto secco con la mano libera. A quel punto impugnò di nuovo la siringa e la spinse contro l'orifizio del gemello.
Quest'ultimo gemette sentendo il beccuccio gelido entrare e lanciò uno stridulo verso quando il liquido gli venne spinto dentro. Era talmente scivoloso e denso da farlo rabbrividire.
«Ma quanto ce n'è...?» si lamentò tra sé mentre veniva lentamente riempito di liquido.
Quella siringa sembrava grossa già da fuori; tuttavia, ora che veniva utilizzata su di lui lo sembrava ancora di più.
L'ultima volta che Yukio aveva provato una cosa simile su di lui aveva utilizzato del latte, che tutto sommato era un liquido abbastanza simile all'acqua. Quello somigliava di più ad un lubrificante sessuale per consistenza.
«Che roba stai usando?!» chiese.
«L'albume dell'uovo» rispose Yukio con calma «L'ho fatto preparare appositamente da Ukobach».
«Che?!» fece l'altro «E perché non come l'altra volta, col latte?!».
«Perché mi era sembrato che ti fosse piaciuto un po' troppo per essere una punizione...» ammise Yukio mentre estraeva la siringa vuota.
Rin emise un sospiro di sollievo e si voltò a guardare indietro, certo che Ukobach non potesse aver preparato così tanto albume. Purtroppo le sue speranze vennero infrante dal grosso flacone che suo fratello estrasse dal cassetto dove teneva riposta la siringa e che utilizzò per ricaricarla.
«È uno scherzo?!» protestò mentre il gemello tornava da lui «Quanto ce n'è ancora?!».
«Quanto basta» fu la secca risposta che suo fratello gli fornì mentre inseriva la siringa e cominciava la seconda somministrazione.
Rin chiuse gli occhi e strinse i denti cercando di distrarsi dal denso liquido che percepiva distintamente scorrere dentro di lui.
Una volta terminata anche la seconda somministrazione Yukio si alzò per ricaricare di nuovo la siringa e Rin cominciò ad avvertire la fastidiosissima sensazione di gonfiore addominale, come se avesse mangiato troppo - anzi, molto peggio. Almeno quando mangiava troppo riusciva comunque a muoversi un po'. In quel caso invece qualsiasi movimento lo faceva stare peggio poiché smuoveva il liquido accumulato nel suo ventre.
Yukio tornò a somministrargli una terza dose e poi una quarta; dopodiché finalmente si decise a terminare quella tortura e incastrargli nel fondoschiena un plug di silicone piuttosto ingombrante che fece sobbalzare Rin nell'entrare, poiché non era stato minimamente preparato.
«Adesso ci divertiamo, fratellone...» esclamò Yukio mentre frugava nella tasca dei pantaloni in cerca di qualcosa.
«Cosa...?» chiese Rin, perplesso. In quello stato non ce la faceva a muoversi di un centimetro, che cosa poteva mai voler fare?
Yukio gli liberò un polso dalle manette, ma solo per andare a chiudere l'anello di metallo attorno ad una estremità del letto. Rin approfittò della momentanea e parziale libertà per cercare di assestargli un colpo al polso che lo facesse desistere dai suoi perversi scopi; tuttavia il movimento improvviso lo fece sbilanciare di lato e fu solo grazie al tempestivo intervento di Yukio, che parò prontamente l'attacco, che non finì col rotolare giù dal materasso. Suo fratello minore, infatti, lo sostenne stringendogli la mano libera mentre estraeva un secondo paio di manette.
Ne allacciò un'estremità al suo polso e l'altra all'altro lato della testata del letto, costringendo il gemello a stendersi supino.
«Ah...» gemette dolorante mentre si stendeva di schiena «Smettila di farmi muovere, maledizione!» ringhiò.
Yukio si inginocchiò sul pavimento di fianco a lui, sollevandogli la maglietta del pigiama per scoprire la sua pancia, leggermente ingrossata e arrotondata dal trattamento appena ricevuto.
Rin era arrossito vedendo il suo attuale punto debole messo così allo scoperto.
Suo fratello gli carezzò il ventre rigonfio con delicatezza, tanto che Rin per un po' si abbandonò alla piacevole sensazione; tuttavia dopo appena pochi minuti cominciò a tastare e premere, strappandogli un incomprensibile e acuto verso di sorpresa.
«Smetti!» lo redarguì Rin, ma suo fratello continuò a premere indisturbato.
«Altrimenti?» chiese inarcando un sopracciglio.
L'altro digrignò i denti, senza trovare alcuna valida minaccia: le manette gli impedivano di muoversi e comunque anche in assenza di quelle ci avrebbe pensato il suo stomaco rigonfio a bloccarlo dov'era.
In sostanza poteva solamente lamentarsi e subire, senza poter reagire in alcun modo.
Yukio si rialzò, andando a prendere la spada di legno con cui Rin si allenava con Shura ed un paio di corde.
Costrinse Rin a sfilare completamente i pantaloni del pigiama, quindi gli sollevò e piegò le gambe verso il corpo; dopodiché fissò la spada alle sue ginocchia flesse, di modo che non potesse muoverle e al tempo stesso avesse il sedere ed il plug che lo chiudeva completamente accessibili.
In quella posizione avvertiva la sua pancia compressa e sul punto di esplodere. Odiava suo fratello per quella trovata.
Yukio allungò una mano a smuovere il plug, estraendolo e spingendolo dentro.
Se l'avesse tolto Rin non sarebbe riuscito a trattenere tutto quel liquido dentro, specialmente in quella posizione; ciononostante, percepire l'oggetto che si muoveva strusciando sulle pareti ben lubrificate del suo orifizio anale gli diede una inattesa dose di piacere.
«N-non smettere...» implorò a mezza voce, mordendosi il labbro inferiore.
Non ci volle certo un genio a capire che quel gesto in particolare gli piaceva parecchio.
Yukio si sporse a baciarlo continuando a muovere il plug, facendolo lentamente strusciare contro le pareti della sua apertura.
Rin chiuse gli occhi e si abbandonò al bacio, incapace di reprimere mugolii d'apprezzamento. In tutto ciò c'era almeno qualcosa di positivo.
A sorpresa la lingua di Yukio si intrufolò nella bocca del gemello, esplorandola in ogni sua parte per poi andare a stuzzicare la lingua.
Rin rispose con energia, respingendo fuori delle sue labbra il muscolo intruso, capovolgendo la situazione: adesso era lui a cercare nella bocca di Yukio la sua lingua.
A Yukio la situazione piaceva, anche se non in maniera eccessiva. Era tuttavia sufficiente a farlo divenire duro.
Spezzò il bacio e si alzò per spogliarsi in tutta fretta. Una volta nudo si inginocchiò dietro le gambe di suo fratello, riprendendo ad armeggiare con il plug mentre si masturbava per arrivare ad un'erezione vera e propria.
Rin si inarcava per quel che poteva data la scomodissima posizione in cui era bloccato e soprattutto esprimeva il suo apprezzamento tramite gemiti e sospiri piuttosto forti che servirono ad acuire l'eccitazione del gemello.
Quest'ultimo dopo qualche minuto rimosse il plug, cogliendo del tutto all'improvviso Rin, che si ritrovò a doversi sforzare di contenere il liquido con le sue sole forze.
Accorgendosi che non ci sarebbe mai riuscito in quella posizione, si affrettò a protestare: «Rimettilo! N-non riesco a tenerlo...».
Dopo un paio di secondi avvertì distintamente l'erezione di suo fratello che veniva introdotta nel suo orifizio e spinta più a fondo possibile grazie ai residui di albume che erano rimasti all'imboccatura del canale.
«Adesso va meglio?» chiese Yukio in tono vagamente sarcastico, prima di cominciare a spingere.
Rin aprì di scatto gli occhi e scoprì i denti, cominciando a gemere di dolore e piacere insieme: ad ogni spinta il suo addome gonfio si comprimeva, trasformando il fastidio in sofferenza mentre al tempo stesso la presenza della sua erezione nel culo gli dava piacere.
«Non spingere così forte...!» esclamò con un fil di voce.
Yukio ignorò la sua richiesta, impegnato a soddisfare le proprie necessità di carattere sessuale.
«Fa' più piano!» ripeté suo fratello a voce più alta, cercando di essere anche più autoritario.
«Fratellone... sto per venire...!» borbottò l'altro chiudendo gli occhi e reclinando all'indietro la testa.
«C-cosa?!» fece Rin, guardandolo con stupore: era veramente così eccitato?
«Rin...!» sospirò Yukio, aggrappandosi alle sue cosce.
Stava venendo davvero. Ormai Rin era diventato capace di riconoscere quando suo fratello arrivava all'orgasmo.
«Non puoi farlo!» sibilò colto da un momento di panico: in quella posizione, Yukio sarebbe di certo venuto nel suo culo e lui aveva già abbastanza liquidi in corpo per accogliere anche quello.
«Togliti da... AH!».
Troppo tardi: con un gemito piuttosto acuto suo fratello eiaculò dentro di lui. Rin percepì il suo seme caldo che scivolava nel suo corpo. A differenza dell'albume di cui era stato più volte riempito, la consistenza e la presenza stessa dello sperma di Yukio a Rin non diede fastidio; anzi, lo spinse a venire a sua volta.
Irrigidendo le spalle e serrando la mandibola, il ragazzo raggiunse l'orgasmo, schizzando il proprio sperma sul suo stomaco poiché la punta della sua erezione era poggiata appena sotto il suo ombelico.
Sospirò pesantemente e giacque inerte sul letto mentre suo fratello usciva dal suo corpo e reinseriva il plug.
«Puoi anche togliere questo arnese adesso...» esclamò Rin accennando al bastone di legno legato dietro le gambe «E anche quel tappo, così posso...».
«La tua punizione non è ancora finita, fratellone» gli fece presente Yukio, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Cosa?!» chiese l'altro.
Aveva assolutamente bisogno di farsi un bagno per pulirsi del suo sperma, ma soprattutto doveva svuotarsi di tutto l'albume che ancora aveva dentro. Inoltre cominciava ad avvertire un doloroso formicolio ai polpacci.
«Rimarrai così ancora un po'… giusto per essere sicuri che tu abbia imparato la lezione» asserì Yukio mentre si rimetteva la biancheria.
Rin sbiancò in viso.
«No, aspetta! Questo... è uno scherzo, vero?!» sbraitò indignato «Ho già sofferto abbastanza!».
Yukio non gli rispose, andando a prendere un accappatoio dal suo armadio per poi dirigersi verso la porta.
«No, fermo! Non puoi lasciarmi qui così! YUKIO!».
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Prompt: Siringa medica per il p0rn fest #8 @
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Note: BDSM, Enema, Incest, Lemon, Yaoi
«P-però alla fine ti sono sempre utile!» gli fece presente l'altro.
«Io dovrei proteggerti, fratellone... ma come faccio se ti metti sempre nei guai?» sospirò Yukio «Non mi rimane altra scelta che provare a punirti».
«P-punirmi?» Rin cambiò improvvisamente atteggiamento, guardandosi intorno con aria impaurita.
«N-no, Yukio! Lasciami!».
Rin cercava disperatamente di liberarsi dalle manette con cui suo fratello l'aveva appena legato alla testata del suo letto. La sua coda da demone si agitava frenetica alle sue spalle mentre cercava di rompere la catena.
«È inutile, fratellone. Non ci riuscirai» gli spiegò Yukio in tono pacato «Sono fatte appositamente per trattenere i demoni».
«Eddai, non ho fatto niente di male!» lo supplicò Rin.
«Continui a fare come ti pare, fratellone!» lo rimproverò il fratello.
«P-però alla fine ti sono sempre utile!» gli fece presente l'altro.
«Io dovrei proteggerti, fratellone... ma come faccio se ti metti sempre nei guai?» sospirò Yukio «Non mi rimane altra scelta che provare a punirti».
«P-punirmi?» Rin cambiò improvvisamente atteggiamento, guardandosi intorno con aria impaurita.
Quando suo fratello menzionava le punizioni, a lui veniva in mente soltanto una cosa.
«N-non puoi farlo...» esclamò.
Yukio si girò ad aprire un cassetto della sua scrivania, dal quale estrasse una grossa siringa medica riempita con del liquido trasparente.
Rin sbiancò in viso nel vederla e riprese i suoi tentativi di liberarsi con più impeto: aveva già avuto modo di sperimentare la sottile vena sadica di suo fratello quando di mezzo c'erano quelle siringhe maledette e l'esperienza gli era bastata per il resto della sua vita.
«Non vuoi ripensarci...? Magari con un altro tipo di punizione...» cercò di convincerlo Rin mentre Yukio avanzava verso il letto «Va bene qualsiasi cosa, davvero! Ma non quella!».
«Se ne hai così paura significa che è l'unico mezzo efficace a farti entrare in quella tua testa dura il fatto che non puoi andartene sempre in giro come ti pare, fratellone» dichiarò Yukio salendo sul letto.
Rin era immobilizzato carponi, per cui non poteva fare niente per opporsi. L'unica cosa...
Vibrando la coda in aria, l'abbatté mirando alla siringa; tuttavia, suo fratello - abituato a vedersela coi demoni - aveva i riflessi pronti: afferrò la sua coda e la bloccò, stringendola saldamente nella sua presa.
Rin smise di opporsi, abbandonandosi di colpo in avanti digrignando i denti per la rabbia. Quello era il suo ultimo tentativo.
Suo fratello gli calò i pantaloni e le mutande con un gesto secco con la mano libera. A quel punto impugnò di nuovo la siringa e la spinse contro l'orifizio del gemello.
Quest'ultimo gemette sentendo il beccuccio gelido entrare e lanciò uno stridulo verso quando il liquido gli venne spinto dentro. Era talmente scivoloso e denso da farlo rabbrividire.
«Ma quanto ce n'è...?» si lamentò tra sé mentre veniva lentamente riempito di liquido.
Quella siringa sembrava grossa già da fuori; tuttavia, ora che veniva utilizzata su di lui lo sembrava ancora di più.
L'ultima volta che Yukio aveva provato una cosa simile su di lui aveva utilizzato del latte, che tutto sommato era un liquido abbastanza simile all'acqua. Quello somigliava di più ad un lubrificante sessuale per consistenza.
«Che roba stai usando?!» chiese.
«L'albume dell'uovo» rispose Yukio con calma «L'ho fatto preparare appositamente da Ukobach».
«Che?!» fece l'altro «E perché non come l'altra volta, col latte?!».
«Perché mi era sembrato che ti fosse piaciuto un po' troppo per essere una punizione...» ammise Yukio mentre estraeva la siringa vuota.
Rin emise un sospiro di sollievo e si voltò a guardare indietro, certo che Ukobach non potesse aver preparato così tanto albume. Purtroppo le sue speranze vennero infrante dal grosso flacone che suo fratello estrasse dal cassetto dove teneva riposta la siringa e che utilizzò per ricaricarla.
«È uno scherzo?!» protestò mentre il gemello tornava da lui «Quanto ce n'è ancora?!».
«Quanto basta» fu la secca risposta che suo fratello gli fornì mentre inseriva la siringa e cominciava la seconda somministrazione.
Rin chiuse gli occhi e strinse i denti cercando di distrarsi dal denso liquido che percepiva distintamente scorrere dentro di lui.
Una volta terminata anche la seconda somministrazione Yukio si alzò per ricaricare di nuovo la siringa e Rin cominciò ad avvertire la fastidiosissima sensazione di gonfiore addominale, come se avesse mangiato troppo - anzi, molto peggio. Almeno quando mangiava troppo riusciva comunque a muoversi un po'. In quel caso invece qualsiasi movimento lo faceva stare peggio poiché smuoveva il liquido accumulato nel suo ventre.
Yukio tornò a somministrargli una terza dose e poi una quarta; dopodiché finalmente si decise a terminare quella tortura e incastrargli nel fondoschiena un plug di silicone piuttosto ingombrante che fece sobbalzare Rin nell'entrare, poiché non era stato minimamente preparato.
«Adesso ci divertiamo, fratellone...» esclamò Yukio mentre frugava nella tasca dei pantaloni in cerca di qualcosa.
«Cosa...?» chiese Rin, perplesso. In quello stato non ce la faceva a muoversi di un centimetro, che cosa poteva mai voler fare?
Yukio gli liberò un polso dalle manette, ma solo per andare a chiudere l'anello di metallo attorno ad una estremità del letto. Rin approfittò della momentanea e parziale libertà per cercare di assestargli un colpo al polso che lo facesse desistere dai suoi perversi scopi; tuttavia il movimento improvviso lo fece sbilanciare di lato e fu solo grazie al tempestivo intervento di Yukio, che parò prontamente l'attacco, che non finì col rotolare giù dal materasso. Suo fratello minore, infatti, lo sostenne stringendogli la mano libera mentre estraeva un secondo paio di manette.
Ne allacciò un'estremità al suo polso e l'altra all'altro lato della testata del letto, costringendo il gemello a stendersi supino.
«Ah...» gemette dolorante mentre si stendeva di schiena «Smettila di farmi muovere, maledizione!» ringhiò.
Yukio si inginocchiò sul pavimento di fianco a lui, sollevandogli la maglietta del pigiama per scoprire la sua pancia, leggermente ingrossata e arrotondata dal trattamento appena ricevuto.
Rin era arrossito vedendo il suo attuale punto debole messo così allo scoperto.
Suo fratello gli carezzò il ventre rigonfio con delicatezza, tanto che Rin per un po' si abbandonò alla piacevole sensazione; tuttavia dopo appena pochi minuti cominciò a tastare e premere, strappandogli un incomprensibile e acuto verso di sorpresa.
«Smetti!» lo redarguì Rin, ma suo fratello continuò a premere indisturbato.
«Altrimenti?» chiese inarcando un sopracciglio.
L'altro digrignò i denti, senza trovare alcuna valida minaccia: le manette gli impedivano di muoversi e comunque anche in assenza di quelle ci avrebbe pensato il suo stomaco rigonfio a bloccarlo dov'era.
In sostanza poteva solamente lamentarsi e subire, senza poter reagire in alcun modo.
Yukio si rialzò, andando a prendere la spada di legno con cui Rin si allenava con Shura ed un paio di corde.
Costrinse Rin a sfilare completamente i pantaloni del pigiama, quindi gli sollevò e piegò le gambe verso il corpo; dopodiché fissò la spada alle sue ginocchia flesse, di modo che non potesse muoverle e al tempo stesso avesse il sedere ed il plug che lo chiudeva completamente accessibili.
In quella posizione avvertiva la sua pancia compressa e sul punto di esplodere. Odiava suo fratello per quella trovata.
Yukio allungò una mano a smuovere il plug, estraendolo e spingendolo dentro.
Se l'avesse tolto Rin non sarebbe riuscito a trattenere tutto quel liquido dentro, specialmente in quella posizione; ciononostante, percepire l'oggetto che si muoveva strusciando sulle pareti ben lubrificate del suo orifizio anale gli diede una inattesa dose di piacere.
«N-non smettere...» implorò a mezza voce, mordendosi il labbro inferiore.
Non ci volle certo un genio a capire che quel gesto in particolare gli piaceva parecchio.
Yukio si sporse a baciarlo continuando a muovere il plug, facendolo lentamente strusciare contro le pareti della sua apertura.
Rin chiuse gli occhi e si abbandonò al bacio, incapace di reprimere mugolii d'apprezzamento. In tutto ciò c'era almeno qualcosa di positivo.
A sorpresa la lingua di Yukio si intrufolò nella bocca del gemello, esplorandola in ogni sua parte per poi andare a stuzzicare la lingua.
Rin rispose con energia, respingendo fuori delle sue labbra il muscolo intruso, capovolgendo la situazione: adesso era lui a cercare nella bocca di Yukio la sua lingua.
A Yukio la situazione piaceva, anche se non in maniera eccessiva. Era tuttavia sufficiente a farlo divenire duro.
Spezzò il bacio e si alzò per spogliarsi in tutta fretta. Una volta nudo si inginocchiò dietro le gambe di suo fratello, riprendendo ad armeggiare con il plug mentre si masturbava per arrivare ad un'erezione vera e propria.
Rin si inarcava per quel che poteva data la scomodissima posizione in cui era bloccato e soprattutto esprimeva il suo apprezzamento tramite gemiti e sospiri piuttosto forti che servirono ad acuire l'eccitazione del gemello.
Quest'ultimo dopo qualche minuto rimosse il plug, cogliendo del tutto all'improvviso Rin, che si ritrovò a doversi sforzare di contenere il liquido con le sue sole forze.
Accorgendosi che non ci sarebbe mai riuscito in quella posizione, si affrettò a protestare: «Rimettilo! N-non riesco a tenerlo...».
Dopo un paio di secondi avvertì distintamente l'erezione di suo fratello che veniva introdotta nel suo orifizio e spinta più a fondo possibile grazie ai residui di albume che erano rimasti all'imboccatura del canale.
«Adesso va meglio?» chiese Yukio in tono vagamente sarcastico, prima di cominciare a spingere.
Rin aprì di scatto gli occhi e scoprì i denti, cominciando a gemere di dolore e piacere insieme: ad ogni spinta il suo addome gonfio si comprimeva, trasformando il fastidio in sofferenza mentre al tempo stesso la presenza della sua erezione nel culo gli dava piacere.
«Non spingere così forte...!» esclamò con un fil di voce.
Yukio ignorò la sua richiesta, impegnato a soddisfare le proprie necessità di carattere sessuale.
«Fa' più piano!» ripeté suo fratello a voce più alta, cercando di essere anche più autoritario.
«Fratellone... sto per venire...!» borbottò l'altro chiudendo gli occhi e reclinando all'indietro la testa.
«C-cosa?!» fece Rin, guardandolo con stupore: era veramente così eccitato?
«Rin...!» sospirò Yukio, aggrappandosi alle sue cosce.
Stava venendo davvero. Ormai Rin era diventato capace di riconoscere quando suo fratello arrivava all'orgasmo.
«Non puoi farlo!» sibilò colto da un momento di panico: in quella posizione, Yukio sarebbe di certo venuto nel suo culo e lui aveva già abbastanza liquidi in corpo per accogliere anche quello.
«Togliti da... AH!».
Troppo tardi: con un gemito piuttosto acuto suo fratello eiaculò dentro di lui. Rin percepì il suo seme caldo che scivolava nel suo corpo. A differenza dell'albume di cui era stato più volte riempito, la consistenza e la presenza stessa dello sperma di Yukio a Rin non diede fastidio; anzi, lo spinse a venire a sua volta.
Irrigidendo le spalle e serrando la mandibola, il ragazzo raggiunse l'orgasmo, schizzando il proprio sperma sul suo stomaco poiché la punta della sua erezione era poggiata appena sotto il suo ombelico.
Sospirò pesantemente e giacque inerte sul letto mentre suo fratello usciva dal suo corpo e reinseriva il plug.
«Puoi anche togliere questo arnese adesso...» esclamò Rin accennando al bastone di legno legato dietro le gambe «E anche quel tappo, così posso...».
«La tua punizione non è ancora finita, fratellone» gli fece presente Yukio, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Cosa?!» chiese l'altro.
Aveva assolutamente bisogno di farsi un bagno per pulirsi del suo sperma, ma soprattutto doveva svuotarsi di tutto l'albume che ancora aveva dentro. Inoltre cominciava ad avvertire un doloroso formicolio ai polpacci.
«Rimarrai così ancora un po'… giusto per essere sicuri che tu abbia imparato la lezione» asserì Yukio mentre si rimetteva la biancheria.
Rin sbiancò in viso.
«No, aspetta! Questo... è uno scherzo, vero?!» sbraitò indignato «Ho già sofferto abbastanza!».
Yukio non gli rispose, andando a prendere un accappatoio dal suo armadio per poi dirigersi verso la porta.
«No, fermo! Non puoi lasciarmi qui così! YUKIO!».