fiamma_drakon: (Flandre_Scarlet)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Questione di relax
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Generale
Personaggi: Chrom, Frederick
Wordcount: 567 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Prompt: 'Ti ho detto di rilassarti' per il p0rn fest #8 @ [livejournal.com profile] fanfic_italia
Note: Lemon, PWP, Rimming, Yaoi
«Ti ho detto di rilassarti» gli ricordò il principe d'Ylisse «Se non lo fai continuerà a farti male...».
Frederick si passò la lingua sul labbro inferiore, chiudendo gli occhi e cercando di fare come gli veniva detto benché gli risultasse difficile date le dita umide che si agitavano lentamente nel suo orifizio spingendosi molto in profondità.


«Frederick, smettila!» Chrom lo riprese in tono piuttosto autoritario, molto più di quello che generalmente usava con lui. Non gli piaceva considerarlo come un suo devoto servitore, bensì come qualcosa di più
«M-ma... mio signore...» tentò di obiettare il cavaliere ma non ci riuscì a causa di un grugnito di dolore che gli salì alle labbra accompagnato da un accorato gemito di ben altro tipo. 
«Ti ho detto di rilassarti» gli ricordò il principe d'Ylisse «Se non lo fai continuerà a farti male...». 
Frederick si passò la lingua sul labbro inferiore, chiudendo gli occhi e cercando di fare come gli veniva detto benché gli risultasse difficile date le dita umide che si agitavano lentamente nel suo orifizio spingendosi molto in profondità. 
Sentiva dolore la maggior parte del tempo e pertanto d'istinto stringeva le natiche. La parte piacevole, causa della notevole erezione di cui si stava occupando da solo, l'avvertiva soltanto quando le dita del suo signore si intrattenevano appena oltre il suo sfintere, dove era più sensibile. 
Per quanto si sforzasse, Frederick non riusciva ad arrivare all'orgasmo. Gli doleva il polso a furia di masturbarsi con foga, però non serviva a niente. Non quando il suo fondoschiena bruciava di dolore. 
«Mio signo-ohw-re...!» gemette mentre Chrom gli toglieva le dita dal sedere per l'ennesima volta. 
«Basta con tutti questi "mio signore"!» il principe d'Ylisse gli diede una pacca su una natica nuda «Dimmi chiaro e tondo quello che vuoi». 
Frederick era paonazzo in viso e non ce la faceva più. Doveva venire al più presto o sarebbe esploso. Il problema era che implorare il suo signore andava contro il suo carattere, in qualsiasi modo la vedesse. Non riusciva a chiedergli di andare avanti e dargli quel piacere necessario a raggiungere l'orgasmo. 
Chrom rimase in attesa per qualche momento; tuttavia non ottenne nulla. 
Contrariato, gli infilò la mano destra sotto il ventre e andò a sostituirla alla sua. 
Frederick si morse il labbro superiore mentre il principe prendeva il controllo. 
«Vuoi venire?» gli chiese. 
Il cavaliere esitò un momento; infine rispose con un sospiro: «Sì...». 
«Chiedimelo» gli sussurrò Chrom all'orecchio in tono provocante. 
Frederick non l'aveva mai visto agire in maniera così smaliziata. 
Appellandosi al suo impellente bisogno fisiologico, il cavaliere bofonchiò: «Mi faccia venire... la prego...». 
Era imbarazzante supplicare per una cosa del genere; ciononostante non aveva apparentemente altro modo per ottenere ciò che voleva. 
Chrom ci pensò su per qualche momento; infine esclamò: «Concesso». 
Con uno scarto di pochi secondi avvertì le mani del principe ghermirgli le natiche e divaricarle per poi affondare tra di esse la lingua, intrufolandola dentro il suo orifizio. 
Frederick sgranò gli occhi ed esternò un gemito poderoso mentre inarcava la schiena. 
Chrom faticava a tenere stretta l'erezione del suo partner; tuttavia quest'ultimo si sostituì nuovamente a lui, riprendendo a masturbarsi con inaudita foga. 
La lingua del nobile era morbida e accarezzava le pareti molli del suo sfintere, mandandolo letteralmente in estasi. 
Frederick resistette ancora per poco prima di arrivare all'orgasmo, eiaculando sul terreno sotto di lui. Una volta finito mandò un lungo sospiro e Chrom estrasse la lingua dal suo fondoschiena. 
«Contento?» volle sapere. 
«Soddisfatto, mio signore» lo corresse il cavaliere. 
«Sono felice per te, perché adesso è il mio turno...». 
Così dicendo Chrom si calò i pantaloni, mostrando il suo pene parzialmente eretto. 
Frederick gli lanciò un'occhiata di traverso, domandandosi se sarebbe stato in grado di farlo venire a quel punto.

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