Quale vita sentimentale?
May. 28th, 2011 02:53 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Quale vita sentimentale?
Rating: Arancione
Genere: Romantico
Personaggi: Ludwig (Germania)
Wordcount: 304 (
fiumidiparole)
Note: Self!love, Shonen-ai. Scritta per
mmom_italia
Non era mai stato capace di conquistare e mantenere nel tempo l'amore di una donna. In compenso, era riuscito a tenersi vicino Italia, che era diventato il fulcro pulsante delle sue giornate.
Alla fine era diventato un qualcuno di veramente importante per lui, alla stessa stregua di una ipotetica donna amata.
La sua vita sentimentale era praticamente inesistente.
Un vero schifo.
Non era mai stato capace di conquistare e mantenere nel tempo l'amore di una donna. In compenso, era riuscito a tenersi vicino Italia, che era diventato il fulcro pulsante delle sue giornate.
Alla fine era diventato un qualcuno di veramente importante per lui, alla stessa stregua di una ipotetica donna amata.
Tuttavia, non poteva certo andare a dirglielo: come ci sarebbe rimasto?
Conoscendolo come lo conosceva lui, sarebbe rimasto spiazzato - per non dire traumatizzato.
Appoggiato alla parete della sua camera con solo i boxer e la canotta indosso, il capo reclinato all'indietro e gli occhi chiusi, si masturbava.
Non avrebbe saputo dire se lo stesse facendo perché si sentiva uno schifo dentro per non essere mai riuscito a trovare una donna, perché provasse qualcosa nel pensare a Feliciano - che di donne ne aveva trovate tante - o, addirittura, per ambedue i motivi; fatto stava che si stava contorcendo e gemeva per le sue stesse dita che giocavano con il suo membro ed il suo pene turgido e eretto.
Ansimava, trattenendo gemiti poco casti, strusciando la schiena contro la parete alle sue spalle, muovendo il bacino, seguendo un ritmo scandito unicamente dalla foga e dall'intensità con cui si stava masturbando.
Si morse un labbro nel lasciar uscire un gemito roco di piacere e soddisfazione.
Sarà anche stato un fallimento in amore, ma doveva ammettere che a masturbarsi era bravo. Riusciva a darsi un sacco di piacere.
Pensava a Italia e procedeva nella pratica, mettendoci più passione, più forza.
Feliciano era divenuto il suo unico amico e, nella sua personale ottica, anche qualcosa di più, nonostante si rifiutasse di rivelarglielo.
All'improvviso raggiunse l'orgasmo e venne, bagnandosi la mano del suo stesso sperma.
Un brivido freddo gli corse giù lungo la spina dorsale, mentre i muscoli si rilassavano all'improvviso e lui si abbandonava contro il muro, esanime.
Soddisfatto del risultato.
Rating: Arancione
Genere: Romantico
Personaggi: Ludwig (Germania)
Wordcount: 304 (
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Note: Self!love, Shonen-ai. Scritta per
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Non era mai stato capace di conquistare e mantenere nel tempo l'amore di una donna. In compenso, era riuscito a tenersi vicino Italia, che era diventato il fulcro pulsante delle sue giornate.
Alla fine era diventato un qualcuno di veramente importante per lui, alla stessa stregua di una ipotetica donna amata.
La sua vita sentimentale era praticamente inesistente.
Un vero schifo.
Non era mai stato capace di conquistare e mantenere nel tempo l'amore di una donna. In compenso, era riuscito a tenersi vicino Italia, che era diventato il fulcro pulsante delle sue giornate.
Alla fine era diventato un qualcuno di veramente importante per lui, alla stessa stregua di una ipotetica donna amata.
Tuttavia, non poteva certo andare a dirglielo: come ci sarebbe rimasto?
Conoscendolo come lo conosceva lui, sarebbe rimasto spiazzato - per non dire traumatizzato.
Appoggiato alla parete della sua camera con solo i boxer e la canotta indosso, il capo reclinato all'indietro e gli occhi chiusi, si masturbava.
Non avrebbe saputo dire se lo stesse facendo perché si sentiva uno schifo dentro per non essere mai riuscito a trovare una donna, perché provasse qualcosa nel pensare a Feliciano - che di donne ne aveva trovate tante - o, addirittura, per ambedue i motivi; fatto stava che si stava contorcendo e gemeva per le sue stesse dita che giocavano con il suo membro ed il suo pene turgido e eretto.
Ansimava, trattenendo gemiti poco casti, strusciando la schiena contro la parete alle sue spalle, muovendo il bacino, seguendo un ritmo scandito unicamente dalla foga e dall'intensità con cui si stava masturbando.
Si morse un labbro nel lasciar uscire un gemito roco di piacere e soddisfazione.
Sarà anche stato un fallimento in amore, ma doveva ammettere che a masturbarsi era bravo. Riusciva a darsi un sacco di piacere.
Pensava a Italia e procedeva nella pratica, mettendoci più passione, più forza.
Feliciano era divenuto il suo unico amico e, nella sua personale ottica, anche qualcosa di più, nonostante si rifiutasse di rivelarglielo.
All'improvviso raggiunse l'orgasmo e venne, bagnandosi la mano del suo stesso sperma.
Un brivido freddo gli corse giù lungo la spina dorsale, mentre i muscoli si rilassavano all'improvviso e lui si abbandonava contro il muro, esanime.
Soddisfatto del risultato.