Richieste erotiche esplicite
May. 23rd, 2015 05:12 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Richieste erotiche esplicite
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 633 (
fiumidiparole)
Prompt: Set Polychrome / #4. Slash @
mmom_italia
Note: Age difference, Drunk!sex, Lemon, Self!love, Yaoi
Quando erano tornati dal locale dove erano stati a bere e mangiare qualcosa per cena, Dante, completamente ubriaco, aveva tentato di spogliarsi nell'ufficio. Vedendolo, Nero l'aveva subito placcato per un improvviso senso di pudore e l'altro, per tutta risposta, gli si era abbandonato tra le braccia chiedendogli in maniera esplicita e molto imbarazzante - tanto che Nero non era riuscito a fare a meno di arrossire - di masturbarlo.
«Ragazzo...! Cos'è tutto questo... hic!... impeto?».
Dante piantò i piedi a terra e allargò leggermente le gambe, facendo pressione contro il torace di Nero, in piedi dietro di lui con il Devil Bringer stretto attorno al suo petto per sorreggerlo ed il braccio sinistro che gli aggirava il fianco per arrivare a stringersi attorno al suo cazzo duro.
Quando erano tornati dal locale dove erano stati a bere e mangiare qualcosa per cena, Dante, completamente ubriaco, aveva tentato di spogliarsi nell'ufficio. Vedendolo, Nero l'aveva subito placcato per un improvviso senso di pudore e l'altro, per tutta risposta, gli si era abbandonato tra le braccia chiedendogli in maniera esplicita e molto imbarazzante - tanto che Nero non era riuscito a fare a meno di arrossire - di masturbarlo.
Il più giovane si sarebbe voluto rifiutare categoricamente ed in maniera inequivocabilmente forte ma il suo compagno era completamente sbronzo e sarebbe stato un po' come picchiare una vecchietta.
Aveva così optato per accettare la sua richiesta ed aveva migliorato la postura quel tanto necessario a permettergli di lavorare col braccio.
«Dante non ti agitare! Sei già ingombrante stando fermo!» protestò il minore, affondando le unghie del Bringer nel suo pettorale per trattenerlo.
Il gesto fu ovviamente frainteso dall'altro, che lo interpretò come una palpata erotica.
«R-ragazzo!» gemette reclinando il capo sulla sua spalla «O-oh, sì!».
Sbronzo com'era, era ovvio che non fosse capace di mantenere un briciolo di contegno e qualsiasi cosa provasse era amplificata fino all'eccesso.
Nero si sentì come una pudica verginella in mezzo ad un bordello dei bassi fondi. Non era abituato a sentire tutti quei gemiti così carichi di passione e foga. Neanche quando scopavano per ore arrivava a fare versi così osceni.
Lo infastidiva essere a disagio in un momento come quello quando fare sesso per ore con uno come Dante, che amava sperimentare ogni pratica tra le più strane che potessero esistere, non lo turbava minimamente.
Gli aprì le cinture sul torace con il Bringer e calò la zip che gli chiudeva la maglia, aprendola. A quel punto andò a stringergli la rosea punta del capezzolo leggermente inturgidito.
I grugniti rozzi del suo partner divennero ancor più forti e cominciò addirittura ad invocare il suo nome.
Nero non riusciva ad andare più veloce e non sapeva con cos'altro dargli piacere, visto che tutti i suoi arti erano impegnati.
Il maggiore chiuse gli occhi e tese maggiormente le gambe, contraendo i muscoli fino allo spasmo.
Nero continuò a masturbarlo e titillargli il capezzolo fino a che, qualche minuto dopo, Dante non arrivò all'orgasmo con un grido roco.
Nero percepì il suo seme che gli macchiava la pelle e lubrificava la sua erezione, facendo scivolare le sue falangi - che ancora si muovevano un poco attorno al suo cazzo - sul muscolo teso del suo partner.
Quest'ultimo si inarcò all'indietro con tale impeto che Nero stavolta non riuscì a reggerlo.
Rovinarono entrambi a terra cadendo all'indietro, il più giovane sotto il più grande.
Il ragazzo imprecò a mezza voce mentre spostava il suo partner da sopra di sé.
«Dante!» esclamò stizzito.
L'interpellato per tutta risposta emise una risatina divertita e giacque sul pavimento.
«Ragazzo... è stato fantastico! Oh!» commentò.
«Sono contento che ti sia piaciuto... anche se potevamo fare qualcosa di meglio!» replicò l'altro.
Il suo interlocutore si limitò a biascicare qualche parola incomprensibile prima di zittirsi completamente.
«Uhm... Dante?» domandò dopo qualche momento, non udendo altro che silenzio.
Si mise seduto per poterlo guardare dall'alto e sorrise compiaciuto nel vederlo dormire.
L'aveva accontentato, non c'era che dire.
Il suo sorriso si spense un po' nel rendersi conto di non poterlo lasciare a dormire lì tutta la notte e che molto probabilmente non si sarebbe svegliato prima dell'indomani mattina.
Ciò significava che doveva essere lui per forza a trascinarlo a letto.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 633 (
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Prompt: Set Polychrome / #4. Slash @
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Note: Age difference, Drunk!sex, Lemon, Self!love, Yaoi
Quando erano tornati dal locale dove erano stati a bere e mangiare qualcosa per cena, Dante, completamente ubriaco, aveva tentato di spogliarsi nell'ufficio. Vedendolo, Nero l'aveva subito placcato per un improvviso senso di pudore e l'altro, per tutta risposta, gli si era abbandonato tra le braccia chiedendogli in maniera esplicita e molto imbarazzante - tanto che Nero non era riuscito a fare a meno di arrossire - di masturbarlo.
«Ragazzo...! Cos'è tutto questo... hic!... impeto?».
Dante piantò i piedi a terra e allargò leggermente le gambe, facendo pressione contro il torace di Nero, in piedi dietro di lui con il Devil Bringer stretto attorno al suo petto per sorreggerlo ed il braccio sinistro che gli aggirava il fianco per arrivare a stringersi attorno al suo cazzo duro.
Quando erano tornati dal locale dove erano stati a bere e mangiare qualcosa per cena, Dante, completamente ubriaco, aveva tentato di spogliarsi nell'ufficio. Vedendolo, Nero l'aveva subito placcato per un improvviso senso di pudore e l'altro, per tutta risposta, gli si era abbandonato tra le braccia chiedendogli in maniera esplicita e molto imbarazzante - tanto che Nero non era riuscito a fare a meno di arrossire - di masturbarlo.
Il più giovane si sarebbe voluto rifiutare categoricamente ed in maniera inequivocabilmente forte ma il suo compagno era completamente sbronzo e sarebbe stato un po' come picchiare una vecchietta.
Aveva così optato per accettare la sua richiesta ed aveva migliorato la postura quel tanto necessario a permettergli di lavorare col braccio.
«Dante non ti agitare! Sei già ingombrante stando fermo!» protestò il minore, affondando le unghie del Bringer nel suo pettorale per trattenerlo.
Il gesto fu ovviamente frainteso dall'altro, che lo interpretò come una palpata erotica.
«R-ragazzo!» gemette reclinando il capo sulla sua spalla «O-oh, sì!».
Sbronzo com'era, era ovvio che non fosse capace di mantenere un briciolo di contegno e qualsiasi cosa provasse era amplificata fino all'eccesso.
Nero si sentì come una pudica verginella in mezzo ad un bordello dei bassi fondi. Non era abituato a sentire tutti quei gemiti così carichi di passione e foga. Neanche quando scopavano per ore arrivava a fare versi così osceni.
Lo infastidiva essere a disagio in un momento come quello quando fare sesso per ore con uno come Dante, che amava sperimentare ogni pratica tra le più strane che potessero esistere, non lo turbava minimamente.
Gli aprì le cinture sul torace con il Bringer e calò la zip che gli chiudeva la maglia, aprendola. A quel punto andò a stringergli la rosea punta del capezzolo leggermente inturgidito.
I grugniti rozzi del suo partner divennero ancor più forti e cominciò addirittura ad invocare il suo nome.
Nero non riusciva ad andare più veloce e non sapeva con cos'altro dargli piacere, visto che tutti i suoi arti erano impegnati.
Il maggiore chiuse gli occhi e tese maggiormente le gambe, contraendo i muscoli fino allo spasmo.
Nero continuò a masturbarlo e titillargli il capezzolo fino a che, qualche minuto dopo, Dante non arrivò all'orgasmo con un grido roco.
Nero percepì il suo seme che gli macchiava la pelle e lubrificava la sua erezione, facendo scivolare le sue falangi - che ancora si muovevano un poco attorno al suo cazzo - sul muscolo teso del suo partner.
Quest'ultimo si inarcò all'indietro con tale impeto che Nero stavolta non riuscì a reggerlo.
Rovinarono entrambi a terra cadendo all'indietro, il più giovane sotto il più grande.
Il ragazzo imprecò a mezza voce mentre spostava il suo partner da sopra di sé.
«Dante!» esclamò stizzito.
L'interpellato per tutta risposta emise una risatina divertita e giacque sul pavimento.
«Ragazzo... è stato fantastico! Oh!» commentò.
«Sono contento che ti sia piaciuto... anche se potevamo fare qualcosa di meglio!» replicò l'altro.
Il suo interlocutore si limitò a biascicare qualche parola incomprensibile prima di zittirsi completamente.
«Uhm... Dante?» domandò dopo qualche momento, non udendo altro che silenzio.
Si mise seduto per poterlo guardare dall'alto e sorrise compiaciuto nel vederlo dormire.
L'aveva accontentato, non c'era che dire.
Il suo sorriso si spense un po' nel rendersi conto di non poterlo lasciare a dormire lì tutta la notte e che molto probabilmente non si sarebbe svegliato prima dell'indomani mattina.
Ciò significava che doveva essere lui per forza a trascinarlo a letto.