In viaggio
Jan. 23rd, 2016 10:32 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: In viaggio
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Generale
Personaggi: Fiona, Gidwin Goldbraids, Tarenar Sunstrike
Wordcount: 967 (
fiumidiparole)
Prompt: Nessuno dei due vuole stare davanti con Fiona durante il viaggio per il p0rn fest #9 @
fanfic_italia
Note: Blowjob, Handjob, Lemon, Yaoi
«Mi sembra così strano che oggi non vi siate accapigliati per il posto davanti, ragazzi...! Siete sicuri di stare bene...?».
La voce di Fiona li raggiunse al di sopra del frastuono delle ruote, chiara e perfettamente comprensibile.
Tarenar, paonazzo in viso, scambiò una rapida occhiata con il compagno prima di umettarsi le labbra e deglutire per riprendere almeno una parvenza di controllo.
«Ti... spiace essere là sopra da sola, Fiona?» chiese.
Il rumore delle ruote del carro sul sentiero era assordante e sovrastava quasi ogni altra cosa.
Tarenar non poteva fare a meno di emettere flebili mugolii mentre Gidwin, mezzo inginocchiato tra le sue gambe, gli succhiava avidamente l'erezione.
I pezzi dell'armatura da paladino dell'elfo, dalla vita in giù, erano stati rimossi in fretta e giacevano sparsi intorno a loro senza nessun ordine.
Anche il nano si era liberato della metà inferiore dell'armatura e con la mano destra si stava masturbando a ritmo sostenuto, godendo nel sentire i muscoli nelle cosce del suo partner - poggiate sulle sue spalle - fremere e contrarsi insieme al piacere che gli cresceva dentro.
Avrebbe voluto sentirlo gridare per il piacere ma doveva accontentarsi solo di sentirlo fisicamente: non erano completamente soli, dopotutto.
«Mi sembra così strano che oggi non vi siate accapigliati per il posto davanti, ragazzi...! Siete sicuri di stare bene...?».
La voce di Fiona li raggiunse al di sopra del frastuono delle ruote, chiara e perfettamente comprensibile.
Tarenar, paonazzo in viso, scambiò una rapida occhiata con il compagno prima di umettarsi le labbra e deglutire per riprendere almeno una parvenza di controllo.
«Ti... spiace essere là sopra da sola, Fiona?» chiese.
Gidwin ammirava come riuscisse a fingere che tutto fosse normale. Lui non ci sarebbe mai riuscito; per questo era lui a trovarsi con la bocca impegnata e non il contrario.
Con la lingua percorse il contorno del glande, ben sapendo quanto delicato fosse quel punto.
Vide Tarenar flettersi leggermente e poi abbandonarsi contro il sedile con gli occhi chiusi.
Una mano affusolata e forte si appoggiò tra i capelli del nano, premendogli la testa contro l'inguine dell'elfo in una chiara esortazione a proseguire in quella direzione.
«Nient'affatto! Era ora che voi due capiste che posso cavarmela benissimo anche da sola!» esclamò Fiona con una certa enfasi. Era evidentemente felice di poter dimostrare finalmente di non essere una donna fragile come tante altre.
Fu Gidwin a rispondere stavolta: «Siamo comunque qui dietro nel caso incontrassimo dei problemi per strada!».
Non voleva certo che mettesse in dubbio la loro buona volontà. Certo, si stavano prendendo un momento di intimità invece di tenere d'occhio la situazione ed essere pronti in caso di pericolo; tuttavia, sapevano di stare viaggiando in una zona piuttosto sicura e ben protetta da squadriglie di soldati. Inoltre, era da parecchio tempo che loro due non si concedevano un po' di attenzioni reciproche proprio a causa dei continui attacchi che avevano subito negli ultimi giorni di viaggio.
Appena avevano vista prospettarsi una piccola opportunità di rimediare l'avevano colta al volo.
Tarenar, infastidito dall'interruzione quando era ormai così vicino all'orgasmo, prese la sua erezione temporaneamente abbandonata e la spinse di nuovo tra le labbra del nano, serrandolo con forza con le gambe in modo che non potesse più sottrarsi.
Senza emettere alcun suono, con la bocca formò le parole: «Le rispondo io». Se avesse parlato normalmente, Gidwin era certo che il suo tono di voce sarebbe stato imperioso oltre che pieno della sua rabbia.
Tornò a ciò che stava facendo, impegnandosi a lappare e succhiare con foga mentre il suo partner cominciava ad ondeggiare leggermente con il bacino. Ormai si conoscevano e facevano l'amore da abbastanza tempo perché Gidwin sapesse che quel movimento indicava che era prossimo all'orgasmo.
Continuò a ripetere ritmicamente lo stesso movimento con la lingua contro la cima del glande e succhiare forte e alla fine, dopo qualche secondo, avvertì lo sperma di Tarenar riversarglisi in bocca.
Inghiottì il liquido tiepido, osservando il viso dell'elfo che si distendeva in un'espressione d'appagamento completo ed il suo corpo che si contorceva appena nei tremiti tipici di quel momento così particolare.
Gidwin sorrise leggermente e, una volta che l'altro ebbe terminato di eiaculare, si ritrasse e si sedette sul pavimento approfittando dei muscoli inerti di Tarenar.
Quest'ultimo, vedendolo armeggiare ancora con la sua erezione, decise che si meritava un qualche premio per la meravigliosa performance appena resa.
Pian piano si lasciò scivolare in ginocchio sul pavimento, di fronte a lui, e lo baciò con fervore mentre andava a sostituire la mano con la sua.
Il calore del palmo dell'elfo lo fece mugolare con voce roca. Nonostante le dita sottili e all'apparenza delicate, la sua presa era stoica ed il ritmo incalzante.
Gidwin si aggrappò con entrambe le braccia al suo collo e sporse il bacino in avanti perché potesse avere più libertà di azione.
«Ragazzi, siete stranamente silenziosi... non è che state dormendo?» domandò Fiona.
Gidwin avrebbe voluto ridere: in quel momento non avrebbe potuto dormire neanche fosse stato sveglio per giorni interi.
Tarenar era fin troppo bravo con le mani e lui non poteva fare niente se non cercare di non far troppo rumore.
Il suo partner sorrise soddisfatto ed intenerito insieme nel vedere che stava riuscendo a compiacerlo.
«No, Fiona... siamo ben svegli, tutti e due. Ci stiamo riposando nel caso in cui serva l'intervento di un paio di paladini esperti» rispose a voce alta mentre finalmente anche il nano arrivava all'orgasmo.
Eiaculò sul legno del pavimento, in abbondanza, unendo la sua bocca a quella di Tarenar per tacere grida e altri versi tutt'altro che adatti al contesto.
«Oh!» sospirò alla fine, appoggiando la fronte contro il petto di Tarenar una volta finito.
«Dovremmo pulire prima che venga assorbito, Gid...» gli sussurrò all'orecchio l'elfo in tono controllato ed il suo partner annuì con un lieve cenno del capo.
«Dammi un secondo per riprendere fiato...» commentò in tono burbero, rimanendo appoggiato al suo torace.
Tarenar gli posò un bacio tra i capelli prima di accarezzarglieli con affetto.
«D'accordo, Gid... ma ricordati che Fiona potrebbe trovare qualche ostacolo per strada in qualsiasi momento...» gli ricordò per esortarlo a non perdere troppo tempo.
«Sì, lo so... dannazione...» asserì a mezza voce il nano, sbuffando contrariato mentre si levava in piedi.
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Generale
Personaggi: Fiona, Gidwin Goldbraids, Tarenar Sunstrike
Wordcount: 967 (
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Prompt: Nessuno dei due vuole stare davanti con Fiona durante il viaggio per il p0rn fest #9 @
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Note: Blowjob, Handjob, Lemon, Yaoi
«Mi sembra così strano che oggi non vi siate accapigliati per il posto davanti, ragazzi...! Siete sicuri di stare bene...?».
La voce di Fiona li raggiunse al di sopra del frastuono delle ruote, chiara e perfettamente comprensibile.
Tarenar, paonazzo in viso, scambiò una rapida occhiata con il compagno prima di umettarsi le labbra e deglutire per riprendere almeno una parvenza di controllo.
«Ti... spiace essere là sopra da sola, Fiona?» chiese.
Il rumore delle ruote del carro sul sentiero era assordante e sovrastava quasi ogni altra cosa.
Tarenar non poteva fare a meno di emettere flebili mugolii mentre Gidwin, mezzo inginocchiato tra le sue gambe, gli succhiava avidamente l'erezione.
I pezzi dell'armatura da paladino dell'elfo, dalla vita in giù, erano stati rimossi in fretta e giacevano sparsi intorno a loro senza nessun ordine.
Anche il nano si era liberato della metà inferiore dell'armatura e con la mano destra si stava masturbando a ritmo sostenuto, godendo nel sentire i muscoli nelle cosce del suo partner - poggiate sulle sue spalle - fremere e contrarsi insieme al piacere che gli cresceva dentro.
Avrebbe voluto sentirlo gridare per il piacere ma doveva accontentarsi solo di sentirlo fisicamente: non erano completamente soli, dopotutto.
«Mi sembra così strano che oggi non vi siate accapigliati per il posto davanti, ragazzi...! Siete sicuri di stare bene...?».
La voce di Fiona li raggiunse al di sopra del frastuono delle ruote, chiara e perfettamente comprensibile.
Tarenar, paonazzo in viso, scambiò una rapida occhiata con il compagno prima di umettarsi le labbra e deglutire per riprendere almeno una parvenza di controllo.
«Ti... spiace essere là sopra da sola, Fiona?» chiese.
Gidwin ammirava come riuscisse a fingere che tutto fosse normale. Lui non ci sarebbe mai riuscito; per questo era lui a trovarsi con la bocca impegnata e non il contrario.
Con la lingua percorse il contorno del glande, ben sapendo quanto delicato fosse quel punto.
Vide Tarenar flettersi leggermente e poi abbandonarsi contro il sedile con gli occhi chiusi.
Una mano affusolata e forte si appoggiò tra i capelli del nano, premendogli la testa contro l'inguine dell'elfo in una chiara esortazione a proseguire in quella direzione.
«Nient'affatto! Era ora che voi due capiste che posso cavarmela benissimo anche da sola!» esclamò Fiona con una certa enfasi. Era evidentemente felice di poter dimostrare finalmente di non essere una donna fragile come tante altre.
Fu Gidwin a rispondere stavolta: «Siamo comunque qui dietro nel caso incontrassimo dei problemi per strada!».
Non voleva certo che mettesse in dubbio la loro buona volontà. Certo, si stavano prendendo un momento di intimità invece di tenere d'occhio la situazione ed essere pronti in caso di pericolo; tuttavia, sapevano di stare viaggiando in una zona piuttosto sicura e ben protetta da squadriglie di soldati. Inoltre, era da parecchio tempo che loro due non si concedevano un po' di attenzioni reciproche proprio a causa dei continui attacchi che avevano subito negli ultimi giorni di viaggio.
Appena avevano vista prospettarsi una piccola opportunità di rimediare l'avevano colta al volo.
Tarenar, infastidito dall'interruzione quando era ormai così vicino all'orgasmo, prese la sua erezione temporaneamente abbandonata e la spinse di nuovo tra le labbra del nano, serrandolo con forza con le gambe in modo che non potesse più sottrarsi.
Senza emettere alcun suono, con la bocca formò le parole: «Le rispondo io». Se avesse parlato normalmente, Gidwin era certo che il suo tono di voce sarebbe stato imperioso oltre che pieno della sua rabbia.
Tornò a ciò che stava facendo, impegnandosi a lappare e succhiare con foga mentre il suo partner cominciava ad ondeggiare leggermente con il bacino. Ormai si conoscevano e facevano l'amore da abbastanza tempo perché Gidwin sapesse che quel movimento indicava che era prossimo all'orgasmo.
Continuò a ripetere ritmicamente lo stesso movimento con la lingua contro la cima del glande e succhiare forte e alla fine, dopo qualche secondo, avvertì lo sperma di Tarenar riversarglisi in bocca.
Inghiottì il liquido tiepido, osservando il viso dell'elfo che si distendeva in un'espressione d'appagamento completo ed il suo corpo che si contorceva appena nei tremiti tipici di quel momento così particolare.
Gidwin sorrise leggermente e, una volta che l'altro ebbe terminato di eiaculare, si ritrasse e si sedette sul pavimento approfittando dei muscoli inerti di Tarenar.
Quest'ultimo, vedendolo armeggiare ancora con la sua erezione, decise che si meritava un qualche premio per la meravigliosa performance appena resa.
Pian piano si lasciò scivolare in ginocchio sul pavimento, di fronte a lui, e lo baciò con fervore mentre andava a sostituire la mano con la sua.
Il calore del palmo dell'elfo lo fece mugolare con voce roca. Nonostante le dita sottili e all'apparenza delicate, la sua presa era stoica ed il ritmo incalzante.
Gidwin si aggrappò con entrambe le braccia al suo collo e sporse il bacino in avanti perché potesse avere più libertà di azione.
«Ragazzi, siete stranamente silenziosi... non è che state dormendo?» domandò Fiona.
Gidwin avrebbe voluto ridere: in quel momento non avrebbe potuto dormire neanche fosse stato sveglio per giorni interi.
Tarenar era fin troppo bravo con le mani e lui non poteva fare niente se non cercare di non far troppo rumore.
Il suo partner sorrise soddisfatto ed intenerito insieme nel vedere che stava riuscendo a compiacerlo.
«No, Fiona... siamo ben svegli, tutti e due. Ci stiamo riposando nel caso in cui serva l'intervento di un paio di paladini esperti» rispose a voce alta mentre finalmente anche il nano arrivava all'orgasmo.
Eiaculò sul legno del pavimento, in abbondanza, unendo la sua bocca a quella di Tarenar per tacere grida e altri versi tutt'altro che adatti al contesto.
«Oh!» sospirò alla fine, appoggiando la fronte contro il petto di Tarenar una volta finito.
«Dovremmo pulire prima che venga assorbito, Gid...» gli sussurrò all'orecchio l'elfo in tono controllato ed il suo partner annuì con un lieve cenno del capo.
«Dammi un secondo per riprendere fiato...» commentò in tono burbero, rimanendo appoggiato al suo torace.
Tarenar gli posò un bacio tra i capelli prima di accarezzarglieli con affetto.
«D'accordo, Gid... ma ricordati che Fiona potrebbe trovare qualche ostacolo per strada in qualsiasi momento...» gli ricordò per esortarlo a non perdere troppo tempo.
«Sì, lo so... dannazione...» asserì a mezza voce il nano, sbuffando contrariato mentre si levava in piedi.