Insieme a notte fonda
May. 21st, 2016 08:40 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Insieme a notte fonda
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Peoni
Wordcount: 647 (
fiumidiparole)
Prompt: Set Moleskine / #1. Almeno 500 parole @
mmom_italia
Timeline: ambientata durante l'espansione "Warlords of Draenor".
Note: Handjob, Lemon, PWP, Yaoi
Lievi grugniti di evidente piacere fuoriuscivano dalla gola della "vittima", che si contorceva piano e tendeva la schiena ritmicamente.
L'altro si divertiva a vedere il continuo cambio d'espressione sulla sua faccia e i suoi versi lo eccitavano.
A Wor'var ormai tutti dormivano in vista dei lavori dell'indomani, ad eccezione di un paio di nerborute figure verdi appollaiate sulla piccola banchina che dava sul laghetto adiacente all'accampamento.
Uno dei due Peoni aveva le braghe calate e l'altro si stava dando parecchio da fare con la mano perché il suo pene si inturgidisse.
Lievi grugniti di evidente piacere fuoriuscivano dalla gola della "vittima", che si contorceva piano e tendeva la schiena ritmicamente.
L'altro si divertiva a vedere il continuo cambio d'espressione sulla sua faccia e i suoi versi lo eccitavano.
Si baciarono. Le zanne - grosse e sporgenti più o meno in egual misura - cozzarono tra di loro e sfregarono provocando un rumore sgradevole. La coppia si affrettò a cambiare posizione, appellandosi alla lingua per rendere più intenso il contatto.
La mano grande e sudaticcia dell'uno scivolava sull'erezione dell'altro, agevolandogli in parte il movimento ritmico della masturbazione ed in parte ostacolandoglielo.
Il Peone che subiva tutto ciò era soddisfatto comunque dell'operato del suo compagno.
Le sue mani si spostarono lungo il torace robusto del partner, scendendo verso il basso. Con le dita accarezzò il profilo dell'erezione che l'altro stava palesemente ignorando, causandogli un brivido.
«Zug-zug» borbottò con voce profonda, staccandosi dalle labbra del suo compagno.
Per sottolineare i suoi desideri in maniera più tangibile slacciò la cintura del compagno e la tirò via.
Quest'ultimo allora si affrettò a tirare giù i calzoni a sua volta e poi li sfilò completamente, gettandoli da parte. Si avventò sul suo collega, montando a cavalcioni sul suo corpo e strofinando la cima della sua erezione finalmente libera con quella molto più turgida dell'altro.
Grugniti gemelli di desiderio si levarono da loro mentre continuavano in quella specie di danza languida. Fu il Peone in posizione dominante ad averne abbastanza per primo.
Si posizionò come per farsi penetrare e il suo partner ne approfittò per lubrificarsi l'indice tozzo con la saliva e inserirlo nel suo fondoschiena.
Il Peone gemette per l'intrusione inattesa e si irrigidì appena nella posizione per il dolore. Cercò di rilassarsi ed il compagno per contro cominciò a muovere il dito spingendolo dentro e fuori con piccoli ma rapidi movimenti. Voleva che si abituasse a quello prima di procedere oltre.
Per fortuna il suo partner era avvezzo a quel genere di intrusione e si abituò in fretta, spingendo l'altro ad affondare di più il dito e poi ad aggiungerne un altro.
Quando si reputò pronto a sufficienza, il Peone fece fuoriuscire le dita del compagno e guidò la sua erezione a sostituirle.
Entrambi grugnirono sommessamente prima che l'Orco in posizione sovrastante cominciasse a dimenarsi con una certa foga. L'altro contribuiva come meglio poteva per la postura in cui era costretto; ciononostante, ambedue stavano traendo il massimo piacere dal rapporto.
Fu il sottomesso ad arrivare all'orgasmo per primo, eiaculando senza remore nel fondoschiena dell'altro. Quest'ultimo cominciò a muoversi con più impeto, ben consapevole che una volta che il partner avesse terminato di venire la sua erezione sarebbe stata inutilizzabile per i suoi scopi. Nel mentre si masturbò con sollecitudine, per avere un ulteriore incentivo ad arrivare sino in fondo alla svelta.
Venne anche lui dopo poco, appena prima che il seme del suo collega smettesse di fuoriuscire dal suo pene. Schizzò sulla canotta rossa del compagno rilassando visibilmente le spalle e sospirando pesantemente.
Non fece in tempo a finire di placare l'improvviso fiato corto che l'altro lo spinse giù dalla banchina, facendolo finire in acqua.
Il Peone riaffiorò in superficie agitando le braccia e sollevando spruzzi. Non si era aspettato un simile gesto da parte sua.
Sollevò lo sguardo verso il suo partner appena in tempo per vederlo spingersi oltre il bordo della banchina. Nel riemergere allungò un braccio nerboruto a cingere il torace dell'altro e una volta a galla protese il collo per cercare di nuovo la bocca del secondo Peone. Si baciarono ancora, intensamente e a lungo.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Peoni
Wordcount: 647 (
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Prompt: Set Moleskine / #1. Almeno 500 parole @
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Timeline: ambientata durante l'espansione "Warlords of Draenor".
Note: Handjob, Lemon, PWP, Yaoi
Lievi grugniti di evidente piacere fuoriuscivano dalla gola della "vittima", che si contorceva piano e tendeva la schiena ritmicamente.
L'altro si divertiva a vedere il continuo cambio d'espressione sulla sua faccia e i suoi versi lo eccitavano.
A Wor'var ormai tutti dormivano in vista dei lavori dell'indomani, ad eccezione di un paio di nerborute figure verdi appollaiate sulla piccola banchina che dava sul laghetto adiacente all'accampamento.
Uno dei due Peoni aveva le braghe calate e l'altro si stava dando parecchio da fare con la mano perché il suo pene si inturgidisse.
Lievi grugniti di evidente piacere fuoriuscivano dalla gola della "vittima", che si contorceva piano e tendeva la schiena ritmicamente.
L'altro si divertiva a vedere il continuo cambio d'espressione sulla sua faccia e i suoi versi lo eccitavano.
Si baciarono. Le zanne - grosse e sporgenti più o meno in egual misura - cozzarono tra di loro e sfregarono provocando un rumore sgradevole. La coppia si affrettò a cambiare posizione, appellandosi alla lingua per rendere più intenso il contatto.
La mano grande e sudaticcia dell'uno scivolava sull'erezione dell'altro, agevolandogli in parte il movimento ritmico della masturbazione ed in parte ostacolandoglielo.
Il Peone che subiva tutto ciò era soddisfatto comunque dell'operato del suo compagno.
Le sue mani si spostarono lungo il torace robusto del partner, scendendo verso il basso. Con le dita accarezzò il profilo dell'erezione che l'altro stava palesemente ignorando, causandogli un brivido.
«Zug-zug» borbottò con voce profonda, staccandosi dalle labbra del suo compagno.
Per sottolineare i suoi desideri in maniera più tangibile slacciò la cintura del compagno e la tirò via.
Quest'ultimo allora si affrettò a tirare giù i calzoni a sua volta e poi li sfilò completamente, gettandoli da parte. Si avventò sul suo collega, montando a cavalcioni sul suo corpo e strofinando la cima della sua erezione finalmente libera con quella molto più turgida dell'altro.
Grugniti gemelli di desiderio si levarono da loro mentre continuavano in quella specie di danza languida. Fu il Peone in posizione dominante ad averne abbastanza per primo.
Si posizionò come per farsi penetrare e il suo partner ne approfittò per lubrificarsi l'indice tozzo con la saliva e inserirlo nel suo fondoschiena.
Il Peone gemette per l'intrusione inattesa e si irrigidì appena nella posizione per il dolore. Cercò di rilassarsi ed il compagno per contro cominciò a muovere il dito spingendolo dentro e fuori con piccoli ma rapidi movimenti. Voleva che si abituasse a quello prima di procedere oltre.
Per fortuna il suo partner era avvezzo a quel genere di intrusione e si abituò in fretta, spingendo l'altro ad affondare di più il dito e poi ad aggiungerne un altro.
Quando si reputò pronto a sufficienza, il Peone fece fuoriuscire le dita del compagno e guidò la sua erezione a sostituirle.
Entrambi grugnirono sommessamente prima che l'Orco in posizione sovrastante cominciasse a dimenarsi con una certa foga. L'altro contribuiva come meglio poteva per la postura in cui era costretto; ciononostante, ambedue stavano traendo il massimo piacere dal rapporto.
Fu il sottomesso ad arrivare all'orgasmo per primo, eiaculando senza remore nel fondoschiena dell'altro. Quest'ultimo cominciò a muoversi con più impeto, ben consapevole che una volta che il partner avesse terminato di venire la sua erezione sarebbe stata inutilizzabile per i suoi scopi. Nel mentre si masturbò con sollecitudine, per avere un ulteriore incentivo ad arrivare sino in fondo alla svelta.
Venne anche lui dopo poco, appena prima che il seme del suo collega smettesse di fuoriuscire dal suo pene. Schizzò sulla canotta rossa del compagno rilassando visibilmente le spalle e sospirando pesantemente.
Non fece in tempo a finire di placare l'improvviso fiato corto che l'altro lo spinse giù dalla banchina, facendolo finire in acqua.
Il Peone riaffiorò in superficie agitando le braccia e sollevando spruzzi. Non si era aspettato un simile gesto da parte sua.
Sollevò lo sguardo verso il suo partner appena in tempo per vederlo spingersi oltre il bordo della banchina. Nel riemergere allungò un braccio nerboruto a cingere il torace dell'altro e una volta a galla protese il collo per cercare di nuovo la bocca del secondo Peone. Si baciarono ancora, intensamente e a lungo.