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Titolo: Riunione prima dell'Assedio
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Haromm, Helix Blackfuse, Garrosh Hellscream, Kardris, Malkorok, Nazgrim, Zaela
Wordcount: 4811 (wordcounter)
Prompt: Tema libero NSFW per la Settimana 6 (Missione Minthe) del Team Opal per il COW-T 8 @ Lande Di Fandom
Timeline: Ambientata durante l'espansione "Mists of Pandaria".
Note: Biting, Blowjob, Cunnilingus, Fisting, Gang bang, Het, Lemon, Urethral play, Yaoi
Quando Malkorok si spostò, il Capoguerra guardò gli altri con cipiglio leggermente infastidito e disse: «Cosa state aspettando? Forza, spogliatevi!».
Zaela esultò come se fosse una bambina che riceveva doni durante la celebrazione della Vigilia di Grande Inverno e si strappò letteralmente di dosso l'unico paraspalle che indossava, scaraventandolo via senza prestare alcuna attenzione, col risultato che rischiò di colpire il povero Nazgrim.
L'Orco spostò repentinamente la testa prima che l'oggetto rimbalzasse sul suo cranio rasato, ma sentì lo spostamento d'aria accarezzargli il lobo dell'orecchio e la cosa non gli piacque affatto.
«Ehi! Sta' attenta con quella roba!» protestò lui, scoccandole un'occhiataccia.


I coraggiosi eroi dell'Orda e dell'Alleanza, messo temporaneamente da parte l'odio reciproco in virtù di uno scopo superiore, stavano iniziando a porre rimedio a ciò che Garrosh aveva causato alla Vallata dell'Eterna Primavera con la scoperta e l'apertura della camera sotterranea in cui per secoli era stato confinato il cuore di Y'shaarj. Si erano addentrati nel sistema idrico sotterraneo che era stato costruito attorno alla Fonte del Potere che Garrosh aveva utilizzato per risvegliare il cuore del Dio Antico e stavano cercando di purificare Immerseus, l'elementale d'acqua che si era originato al momento in cui il potere di Y'shaarj era entrato in contatto con le sacre acque.
Nel frattempo, ad Orgrimmar, il Capoguerra Garrosh Hellscream aveva radunato i suoi seguaci più leali nel Cuore della Vera Orda, la sala del trono situata nei recessi più profondi della sua fortezza segreta costruita nel Baratro di Fiamma Furente, che si snodava sotto l'intera capitale.
Assiso sul suo immenso trono di legno, delimitato da un enorme paio di zanne che funzionavano da braccioli, l'Orco osservava i suoi subordinati con un sorrisetto compiaciuto a stirargli le labbra tatuate di nero.
Intorno a lui si erano radunati il Generale Nazgrim, Malkorok, gli sciamani oscuri Haromm e Kardris, Helix Blackfuse e la Signora della Guerra Zaela e sembravano tutti ansiosi di ascoltare le parole del loro Capoguerra.
«Siete il meglio del mio esercito. Non affiderei la protezione della mia fortezza a nessun altro se non a voi. Non fatemi pentire di questa mia scelta...» esclamò finalmente Garrosh dopo alcuni minuti di silenzio, in tono risoluto e fiero «I ribelli arriveranno e noi saremo pronti... per la Vera Orda!».
«Per la Vera Orda!» echeggiò in risposta alle sue ultime parole. Erano tutti evidentemente orgogliosi di essere stati selezionati da Garrosh per ricoprire ruoli così di rilievo nella gerarchia del comando.
L'Orco in questione si alzò in piedi lentamente e mise da parte Xal'atoh - la versione corrotta e dissacrata di Urloatroce - per poi avanzare sicuro verso i suoi subordinati.
Zaela, la più vicina di tutti a lui, rimase a fissarlo con espressione quasi adorante per alcuni secondi, come se aspettasse ardentemente che accadesse qualcosa di particolare.
«Visto che abbiamo ancora del tempo prima che quel Troll e i suoi patetici ribelli vengano a morire nella nostra città... dovremmo avere il tempo per il nostro momento di motivazione generale...» ed un ghigno perverso e carico d'aspettative si dipinse sulla faccia di Garrosh mentre attraversava la sala dirigendosi verso il centro. Qui si trovavano le estremità di quattro grosse catene che pendevano dal soffitto, dotate di bracciali aperti alla fine di ciascuna. Erano state predisposte per sostenere il cuore di Y'shaarj e quando questo non si trovava là dentro ma nello scrigno che gli Eletti Mantid custodivano gelosamente in un'altra sala della fortezza, non avevano alcuna funzione precisa cui assolvere.
«Oh, sì!» esclamò Zaela con voce leggermente roca, saltellando sul posto. Doveva aver ottenuto ciò che stava aspettando.
Nazgrim sollevò gli occhi al cielo, rimanendo in silenzio in disparte. Malkorok sorrise come se stesse pregustando qualcosa e i due sciamani si limitarono a scambiarsi un'occhiata di tacita intesa.
«Devo preparare gli Scorpioni da Guerra meccanici?» domandò Blackfuse al Capoguerra, anche se stava già estraendo un telecomando da una tasca dei pantaloni.
«Falli venire» rispose infatti Hellscream, raggiungendo le catene e posizionandosi in mezzo ad esse.
A quel punto si volse verso la sua platea e lasciò che si beassero dello spettacolo che stava offrendo loro spogliandosi. Calciò via gli stivaloni rinforzati che portava ai piedi e si tolse il cinturone, quindi calò lentamente le braghe, rivelando le gambe muscolose e massicce e il suo pene - per il momento ancora floscio.
Zaela emise un fischio d'approvazione che giunse in coro con quello molto più cupo di Malkorok, il quale si avvicinò al Capoguerra a passo sicuro per fermarsi di fronte a lui.
«La lego, Capoguerra?» domandò in tono piuttosto formale.
Garrosh sollevò entrambe le braccia senza proferir parola, aspettando che Malkorok eseguisse.
Quest'ultimo sfruttò la sua mole enorme - divenuta tale dopo l'infusione con il potere di Y'shaarj - per sollevare senza difficoltà le pesanti catene di ferro e chiudere le manette attorno ai larghi polsi di Hellscream - costringendolo ad abbassare le braccia nei limiti offerti dalla nuova costrizione a causa del peso - per poi passare alle cavigliere.
Quando Malkorok si spostò, il Capoguerra guardò gli altri con cipiglio leggermente infastidito e disse: «Cosa state aspettando? Forza, spogliatevi!».
Zaela esultò come se fosse una bambina che riceveva doni durante la celebrazione della Vigilia di Grande Inverno e si strappò letteralmente di dosso l'unico paraspalle che indossava, scaraventandolo via senza prestare alcuna attenzione, col risultato che rischiò di colpire il povero Nazgrim.
L'Orco spostò repentinamente la testa prima che l'oggetto rimbalzasse sul suo cranio rasato, ma sentì lo spostamento d'aria accarezzargli il lobo dell'orecchio e la cosa non gli piacque affatto.
«Ehi! Sta' attenta con quella roba!» protestò lui, scoccandole un'occhiataccia.
Zaela lo ignorò completamente e passò al prossimo pezzo di armatura da togliere: il corpetto. Contemporaneamente, Haromm e Kardris iniziarono col togliere i copricapi a forma di testa di lupo e poi passarono alle tuniche. Essendo piuttosto morbide, per loro non fu un problema poi così grosso quello di denudarsi; così come non lo fu per Malkorok, il quale indossava solo un paio di braghe di pelle. Il suo torace era diventato talmente enorme e sproporzionato rispetto al resto da non poter essere contenuto in una normale armatura.
Nazgrim si spogliò in disparte, togliendo le piastre della sua ingombrante armatura d’acciaio un poco alla volta e poggiandole a terra in maniera ordinata. Era il più classico esempio di soldato ligio al dovere in ogni cosa che faceva, incluso spogliarsi per compiere chissà quale orrenda depravazione.
La vera sorpresa per tutti quando si arrivava a quel punto era sempre Helix: pur essendo un Goblin, l’Ingegnere d’Assedio era incredibilmente fornito in fatto di attributi maschili. Una volta rimasto senza pantaloni e mutande, il suo grosso pene flaccido iniziò a pendere tra le sue gambe come se fosse un terzo appoggio. Quando era pienamente eretto quasi non c'era differenza tra quello e i suoi due arti inferiori.
Nell'immaginario del gruppo era esattamente quello il motivo per cui Blackfuse era riuscito a guadagnarsi una posizione di rilievo nell'Orda governata da Garrosh. Solo in secondo piano arrivava il suo terribile gusto estetico nel progettare macchine piene di spuntoni di ferro e d'ossa che rispecchiassero i desideri intrinsechi del Capoguerra.
Quest'ultimo si prese un momento per ammirare i suoi subordinati nudi, pronti a soddisfare ogni suo più piccolo capriccio sessuale. Era esattamente ciò che voleva da loro e da chiunque intendesse servirlo fedelmente nella sua Vera Orda.
Zaela fremeva impaziente di ricevere ordini. Malkorok era più tranquillo e se ne stava al suo fianco paziente attesa, con le braccia conserte a sottolineare i suoi pettorali massicci, tali che parevano sul punto di esplodere da un momento all'altro. I suoi capezzoli erano rigidi e spiccavano sulle areole grigio-violacee come a voler catturare ad ogni costo la sua attenzione. Garrosh si ritrovò a desiderare con ogni fibra del suo essere di potersi attaccare ad essi e morderli fino a staccarli via. Erano così dannatamente eccitanti.
«Blackfuse richiama quelle tue macchinette per pompare liquidi» ordinò l'Orco, prima di rivolgersi a Nazgrim «Generale... vieni qui per il "riscaldamento"...».
Il diretto interessato si mosse svelto, dirigendosi verso il Capoguerra. Scambiò con lui una rapida occhiata e poi si inginocchiò al suo cospetto, portando il capo all'altezza del suo inguine.
Con la mano iniziò a masturbarlo con un ritmo piuttosto lento, in maniera da farlo diventare pian piano duro. Quando ebbe raggiunto un turgore accettabile per i suoi standard, Nazgrim si piegò su di esso e lo passò interamente in rassegna con una lunga e umida passata di lingua, che ebbe cura di infilare anche sotto il prepuzio, per bagnare a dovere il glande sottostante. Subito dopo spalancò le fauci e le richiuse attorno all'intera lunghezza del pene, che nel caso specifico di Garrosh non era poi così impegnativa: per essere un Orco con una stazza tanto notevole senza essere ricorso ad alcun mezzo magico o simili, le dimensioni dei suoi attributi erano piuttosto misere.
Il Capoguerra emise un debole verso di piacere quando sentì Nazgrim iniziare a succhiare con una certa forza e poi tornare a stuzzicargli il glande con la lingua mentre il prepuzio si ritraeva lentamente man mano che la sua erezione si faceva più tosta.
«Voglio fare anche io qualcosa, Capoguerra! Dammi un ordine!» supplicò Zaela con voce bassa e roca, leccandosi una delle piccole zanne che sporgevano dai lati del suo labbro inferiore.
«Non è ancor-uoooh!... il tuo momento» Garrosh sospirò pesantemente alle continue e meravigliose sollecitazioni della lingua di Nazgrim «Ti voglio... carica per usare la macchina di Blackfuse...» spiegò, mugolando leggermente.
«Sì, Capoguerra» e la Capoclan delle Fauci di Drago si fece leggermente da parte, rimanendo tuttavia ad osservare assorta il pompino del Generale. Il suo momento di gloria sarebbe presto giunto.
«Voi due...» Hellscream si rivolse ai due sciamani, facendo loro cenno di avvicinarsi con il capo «Preparatemi il culo».
Haromm e Kardris lo aggirarono, andando a posizionarsi alle sue spalle. A quel punto, l'Orchessa evocò un elementale dell'acqua corrotto di una tonalità di viola particolarmente inquietante. Lo spirito sembrava stare soffrendo; tuttavia, obbedì quando la sciamana gli diede l'ordine: «Lubrifica il culo del Capoguerra».
L'elementale si dibatté in un primo momento, evidentemente desideroso di opporsi, poi saltò tra le grosse chiappe dell'Orco Mag'har e sparì all'interno con un risucchio talmente rumoroso che tutti i presenti lo recepirono.
Garrosh cacciò un grugnito e numerosi gemiti di piacere. Non poté fare a meno di agitarsi leggermente mentre sentiva il piccolo elementale lubrificargli l'interno del culo con parti di se stesso, viscose in una maniera così dannatamente bella da essere quasi inverosimile. Era infinitamente meglio di qualsiasi puro elementale d'acqua che avesse mai calcato il suolo di Azeroth, poco ma sicuro.
«Meraviglioso... andate avanti» li esortò con voce un poco spezzata il Capoguerra.
Haromm si aggiunse subito dopo agli sforzi della sua collega, plasmando uno spuntone di terra a forma di pugno proprio sotto l'orifizio anale del suo bersaglio che si diresse come un missile dentro il buco.
La reazione di Hellscream fece fede al suo nome: il brusco ingresso del pugno di roccia nel suo deretano lo fece sobbalzare violentemente e - per quanto la presenza dell'elementale tossico avesse abbondantemente lubrificato il pertugio - gli strappò un ululato talmente forte che tutti i presenti si sorpresero che l'intero esercito non si fosse precipitato laggiù temendo per l'incolumità del loro Capoguerra. Il pugno di roccia si ritrasse con uno scatto e tornò ad infilarsi, emulando il gesto del braccio che Haromm stava compiendo in aria, apparentemente a vuoto.
Al secondo ingresso la roccia sgusciò molto più agilmente all'interno e stavolta Garrosh emise un verso molto meno sofferente e più appagato mentre arrivava all'orgasmo. Nazgrim grugnì e si mise di buona lena a lappare il suo seme per impedire che ne andasse perduta anche una semplice e minuscola goccia. Non poteva permettere che avvenisse un simile spreco.
Gli affondi del braccio di roccia si fecero più rapidi e la reazione di Garrosh alle sue incursioni sempre meno d'effetto, fino a che i suoi versi si ridussero a banali mugolii appena udibili.
«Basta così. Tutti e tre» ordinò l'Orco, al che gli sciamani e il Generale si staccarono da lui, indietreggiando per lasciarlo libero «Malkorok, tirami su».
Il capitano dei Kor'kron sembrava non aver atteso altro per tutto quel tempo, anche se l'erezione che svettava tra le sue cosce comunicava al resto del gruppo quanto avesse apprezzato lo spettacolo cui aveva appena assistito. Arretrò fino alla parete e si mise ad armeggiare con un paio di leve. Gli ingranaggi cui erano collegate iniziarono a muoversi con scatti lenti e continui mentre le catene lentamente si tendevano e trascinavano l'Orco in alto, mettendolo in parallelo rispetto al pavimento. Gambe e braccia erano tese a formare una "X" e l'addome era rivolto verso l'alto. La sua erezione era ribaltata verso il suo ventre, anche se era chiaramente troppo corta perché riuscisse a raggiungerlo.
«Blackfuse, voglio quelle macchinette operative... adesso» esclamò in tono palesemente impaziente «Malkorok, il tuo posto sai quale è... e Zaela, voglio che tu usi quell’aggeggio Goblin. Kardris... ti voglio sulla mia faccia».
«E noi?» Haromm si fece avanti a nome suo e di Nazgrim, il quale stava ancora gustandosi il sapore di sperma che gli era rimasto in bocca.
«Voi vi masturbate e mi venite addosso» diede istruzioni Garrosh, semplicemente.
Con un rumore di fischi e stridore di metallo, Blackfuse tornò accompagnato da una macchina simile ad un ragno meccanico su cui era stato montato un grande serbatoio pieno di un liquido viscoso e trasparente. Sul muso era stato fissato un tubicino di plastica flessibile piuttosto lungo.
Il Goblin saltò sul ventre di Garrosh, sedendosi in mezzo ai suoi pettorali rivolto verso il suo addome. Haromm e Nazgrim si avvicinarono ai suoi fianchi.
Zaela si inginocchiò affianco alla gamba del Capoguerra, in maniera da raggiungere agevolmente la sua erezione e l'accarezzò con fare adorante mentre guidava il tubicino dentro la sua uretra. Era così piccolino che non ci volle niente a farlo entrare, quindi lo spinse più all'interno delicatamente.
Malkorok nel frattempo si posizionò tra le sue gambe aperte e prese il suo grosso pene eretto, guidandolo dentro l'orifizio abbondantemente lubrificato di Hellscream. Sgusciò all'interno con relativa facilità, almeno fino a metà. In risposta all'intrusione, la sua "vittima" irrigidì la schiena, inarcandola un poco all'indietro mentre mugolava di dolore e piacere insieme.
Nel frattempo, Kardris era salita a cavalcioni sulla faccia del Capoguerra, mantenendosi in equilibrio con le punte dei piedi, l'unica parte delle gambe con cui riusciva ad arrivare al pavimento. Non era ancora particolarmente eccitata, ma confidava nelle capacità di Garrosh e della sua lingua per rimediare.
Haromm e Nazgrim stavano masturbandosi di buona lena, così come Blackfuse, il quale nonostante tutto sembrava essere quello dei tre più vicino all'orgasmo. Forse era merito del fatto che si stava masturbando con entrambe le mani.
«Attiva la macchina, Goblin!» esclamò Zaela all'improvviso. Era riuscita ad infilare il tubicino abbastanza in profondità, almeno per i suoi parametri, per cui le sembrava giunto il momento adatto per far partire il giocattolo.
«Fanculo, Zaela! Sono impegnato!» ansimò Helix digrignando i denti, senza distrarsi da ciò che stava facendo.
La risposta non piacque all'Orchessa, la quale ringhiò minacciosamente scoccandogli un'occhiataccia.
«Dammi almeno il telecomando» disse, la voce intrisa di palese odio. Non era per niente abituata a non essere obbedita e in questo si sentiva molto in sintonia con il suo Capoguerra.
L'Ingegnere d'Assedio per tutta risposta arrivò all'orgasmo, schizzando sperma in abbondanza non solo sul ventre tatuato dell'Orco Mag'har ma un po' anche in faccia alla Signora della Guerra delle Fauci di Drago.
Quest'ultima serrò la mandibola e fece per balzare addosso al responsabile di quella mancanza di rispetto ma Malkorok si intromise. Diede una spinta particolarmente forte col bacino per far entrare per intero la sua erezione, quindi afferrò con la mano buona Zaela per una spalla, trattenendola.
«Smettetela di bisticciare! Il Capoguerra ha bisogno delle attenzioni di tutti!» li brontolò, fulminando ambedue con lo sguardo.
Garrosh fremette e grugnì tra le cosce di Kardris, la quale iniziò a sospirare accoratamente, segno che lui stava iniziando finalmente a dare un po' di piacere anche a lei.
Haromm venne quasi nell’anonimato, degnandosi a malapena di fare un debole verso con la gola. La sua erezione però spruzzò un discreto quantitativo di sperma sulla pancia di Garrosh, per cui tutto sommato quanto avesse manifestato o meno il suo gradimento era un fatto di poco conto.
Helix, una volta che ebbe completamente eiaculato sul corpo del Capoguerra, con un verso stizzito cedette il telecomando della macchina-serbatoio a Zaela perché l’attivasse.
L’Orchessa prese l’oggetto in mano come se fosse una delle reliquie più preziose che esistessero in tutta Azeroth. Lo strinse avidamente nella mano, fissandolo con un ghigno perverso dipinto in faccia, quindi schiacciò il grosso pulsante rosso situato al centro.
Garrosh fremette nel sentire il liquido iniziare a pompare all’interno della sua uretra, fresco e ingombrante. Le sferzate della sua lingua si fecero più vigorose, così come le spinte che Malkorok impartiva con solerzia tra le sue cosce. Kardris raggiunse l’orgasmo in breve tempo grazie al brusco aumento nel ritmo del Capoguerra, riversandogli in bocca tutti i suoi umori.
L'Orco emise un verso di soddisfazione mentre lappava i fluidi, inghiottendoli rumorosamente e continuando a frugare tra le sue labbra gonfie e calde per cercare di ottenere fino all'ultima goccia di liquido prodotto dalla sciamana.
Zaela intanto stava facendo il possibile per ignorare i gemiti di godimento di Kardris. Era così arrabbiata per non essere stata scelta al suo posto. Quale onore e gioia sarebbe stato per lei poter accomodare la sua vagina sulla faccia del Capoguerra e lasciare che quest'ultimo si abbeverasse dei suoi umori! Quella pervertita di Kardris non si meritava un tale dono da parte di Garrosh, soprattutto per le voci che giravano tra le nuove leve di sciamani e guerrieri riguardo a certi giochetti erotici che le piaceva fare coi totem e con Haromm.
Intanto con la mano destra stava massaggiando lo scroto di Garrosh in maniera morbosa, beandosi della sensazione sempre maggiore di resistenza che percepiva provenire dall'interno. La macchina del Goblin stava facendo il suo dovere e lei ne era ampiamente compiaciuta.
Malkorok nel frattempo si stava godendo la sua scopata nel culo del suo Capoguerra. Adesso che la muscolatura - già allargata dalle passate e ripetute incursioni di oggetti più o meno grossi - aveva nuovamente ceduto, si sentiva decisamente appagato nel fotterlo. Ogni tanto sentiva persino delle piacevoli contrazioni a livello dell'orifizio, movimento sicuramente fatto volontariamente da Garrosh perché godesse di più.
Lo sforzo fu ricompensato lautamente da un orgasmo intenso e abbondante direttamente nel suo posteriore. Il capo dei Kor'kron sapeva benissimo quanto al suo superiore piacesse sentirsi riempire a dovere e molto in profondità, per cui non nel momento stesso in cui percepì l'orgasmo imminente si spinse bene a fondo e mentre eiaculava non si ritrasse mai dal suo ano, pompando il liquido tutto dentro di lui.
Tutti udirono distintamente Garrosh che gemeva a voce alta nonostante l'Orchessa seduta a cavalcioni sulla sua testa e un senso di compiacimento generale si impadronì dei presenti, spingendoli a dare ancora di più per regalargli ancora maggiore piacere.
Kardris iniziò ad agitarsi sopra di lui, mugolando con voce spezzata. Nazgrim venne e anche Blackfuse, cosicché il loro sperma andò a formare un'unica macchia bianca al centro della pancia di Hellscream. Zaela iniziò a fissare il suo scroto sempre più gonfio con smania improvvisa e senza il minimo preavviso iniziò a leccarlo e morderlo mentre con una mano continuava a tormentarlo e con l'altra scendeva a masturbarsi.
Il tutto divenne più concitato ed ognuno diede il massimo nel tempo che seguì, durante il quale un po' tutti riuscirono ad arrivare all'orgasmo più volte, tranne Garrosh ovviamente.
Quest'ultimo iniziò lentamente a sentire dolore agli arti per via del peso che il suo corpo doveva sostenere e per la tensione dovuta alle catene stesse; ciononostante, non aveva la benché minima intenzione di fermarsi fino a che non fosse stato completamente appagato, sotto ogni possibile punto di vista.
Goffamente cercò di piegare le ginocchia per oscillare e andare incontro alle spinte di Malkorok - sempre più forti e profonde - mentre si sforzava allo stesso tempo di mantenere un buon equilibrio con la testa per evitare che Kardris gli scivolasse sul naso, tappandoglielo. Già iniziava ad avere un buon grado d'affanno senza che rischiasse di soffocare nella vagina di una delle sue sciamane oscure.
Zaela grugnì con espressione improvvisamente beata mentre aveva la bocca impegnata ad addentare lo scroto rigonfio di Garrosh. Era appena venuta, bagnando il pavimento sotto di lei. Il liquido che gli aveva pompato dentro tramite l'apparecchio di Blackfuse l'aveva fatto diventare simile ad un cuscinetto peloso e la nuova consistenza non le dispiaceva affatto.
Kardris lanciò un ennesimo gridolino d'estasi - era arrivata al quarto nel giro di poco tempo - e nel farlo perse l'equilibrio per il troppo piacere, finendo col capitombolare bocconi sul pavimento. Cadendo lasciò una scia di umori sulla metà superiore della faccia del Capoguerra, il quale non appena ebbe nuovamente la bocca libera non esitò ad urlare: «Kardris! Torna immediatamente qui!».
L'Orchessa era carponi a terra, col culo in bella mostra. Al richiamo del Capoguerra, non riuscì a fare niente più che borbottare un esausto: «Chiedo perdono... n-non ce la faccio più...».
Sentendo la sciamana rifiutarsi di prestare ulteriore servizio nonostante l'ordine diretto che aveva ricevuto, Zaela non poté fare a meno di sogghignare trionfante, pur rifiutandosi di lasciare la presa sullo scroto di Garrosh, che si era accresciuto ulteriormente nel frattempo, in un processo lento e costante proprio come l'afflusso di liquido.
L'unica nota negativa della faccenda era che il sacchetto scrotale ingombrante stava iniziando a dare parecchio fastidio a Malkorok, il quale ad ogni affondo si sentiva rimbalzare leggermente indietro da esso. Sorvolando su quello, la scopata era decisamente piacevole. Era venuto diverse volte e nelle sue attuali condizioni fisiche, l'ammontare di sperma che riusciva a produrre ad ogni orgasmo era decisamente superiore rispetto a quanto ne avesse mai espulso nella sua "vecchia forma". Ad ulteriore riprova di ciò, l'addome di Garrosh esibiva una piccola rotondità nella zona circostante l'ombelico, come se avesse mangiato troppo.
Inutile dire che era molto orgoglioso di aver riempito così tanto il ventre del suo Capoguerra e che non si sarebbe sicuramente fermato fino a che non lo avesse farcito ulteriormente, facendo diventare la sua pancia perfettamente tonda.
Vedendo che ormai Kardris era fuori combattimento, Blackfuse e Haromm decisero di rimpiazzarla per evitare che Garrosh si alterasse. Il Goblin e l'Orco si posizionarono in maniera da poter infilare entrambe le loro erezioni nella bocca del Capoguerra, spingendosi fino al fondo del suo cavo orale.
Hellscream passò la lingua attorno alla rigida lunghezza di entrambi i peni, ricoprendoli di saliva prima di iniziare a succhiarli con evidente bramosia. Insieme erano così ingombranti che a malapena aveva modo di deglutire, cosicché si ritrovò ben presto a sbavare mentre tentava di accogliere una porzione ancora maggiore dei due cazzi nel suo cavo orale.
Zaela continuava a masturbarsi mentre ricopriva di segni di morsi e di succhiotti lo scroto dell'Orco Mag'har. Tra le sue gambe si era formata una specie di piccola pozzanghera di umori e le sue piccole labbra erano gonfie per la grossa confluenza di sangue dovuta all'eccitazione. La cosa non pareva darle problemi né fastidio; ciononostante, una parte del suo cervello continuava a suggerirle di cercare di ottenere maggiore soddisfazione direttamente dalla capace lingua del Capoguerra. Fortunatamente la maggior parte della sua attenzione - sessuale e non - era concentrata su ciò che stava facendo, per cui lasciò che fossero Helix e Haromm a godere delle abilità di Garrosh nell'utilizzo della bocca.
La scena andò avanti ancora per un bel po'. Nazgrim da solo riuscì a decorare di sperma buona parte del torace ora completamente nudo di Hellscream e Malkorok venne ancora abbastanza da riuscire a raggiungere il suo obiettivo, aiutato anche dagli ulteriori orgasmi dell'Ingegnere d'Assedio e dello sciamano.
La povera Kardris, stremata dalla performance, si era assopita nell'imbarazzante posizione in cui era caduta.
Ad interrompere l'idillio del Capoguerra giunse un improvviso ed echeggiante allarme che scattò virtualmente nello stesso momento in tutte le sale della fortezza, scatenando un caos che nessuno si aspettava. Kardris sobbalzò con un grugnito e gli altri alzarono tutti lo sguardo verso l'alto, tendendo le orecchie.
Da sopra le loro teste, al di là dell'allarme, riuscirono a captare rumori di battaglia, grida e quello che doveva essere lo scalpiccio di gruppi di cavalcature che si spostavano compatti. Tutto ciò poteva significare solo una cosa.
«I ribelli sono arrivati» decretò con un mezzo ringhio Malkorok, digrignando i denti e mostrando le zanne ingiallite.
Come a voler rinforzare l'affermazione del capo dei Kor'kron, dall'esterno della fortezza sotterranea rimbombò un colpo di cannone.
«Il molo! Quei maledetti bastardi stanno attaccando il molo!» sbraitò Zaela, trovando finalmente una valida ragione per staccarsi dallo scroto di Garrosh.
Ormai nessuno più stava prestando le dovute attenzioni a quest'ultimo. Persino Haromm e Helix erano completamente assorbiti da ciò che stava accadendo in superficie e non stavano più prestando la benché minima attenzione al pompino che il loro Capoguerra stava eseguendo, tanto che poco dopo rimossero le rispettive erezioni senza neppure aspettare di venire un'ultima volta.
«Capoguerra? I vostri ordini?» domandò Nazgrim, guardandolo con cipiglio serio e professionale, da vero Generale dell'Orda. Nella sua voce c'era una leggera traccia d'affanno, molto probabilmente dovuta alla serie di orgasmi che aveva appena avuto; tuttavia, pareva non preoccuparsi minimamente di ciò al momento.
Tutti spostarono la loro attenzione su Garrosh. Era così frastornato da tutto ciò che aveva appena ricevuto che non realizzò immediatamente il fatto che tutti stessero aspettando che impartisse un ordine.
Quando riuscì a tornare in sé un minimo, l'Orco fece per parlare ma anziché pronunciarsi si esibì in un poderoso rutto che esprimeva a pieno quanto fosse soddisfatto del trattamento ricevuto.
Nessuno osò commentare in merito. Per fortuna l'allarme continua a suonare imperterrito e risparmiò a Garrosh la magra figura di sentire il suo rutto riecheggiare nell'intera sala addirittura amplificato.
Al secondo tentativo, l'Orco riuscì a dire: «Andate ai vostri posti... difendete la fortezza! Per... per la Vera Orda...!».
Nel dir ciò era evidente quanto fosse fisicamente stremato. Ansimava pesantemente e faceva fatica addirittura a parlare.
«Per la Vera Orda!» gli fecero eco tutti gli altri, molto più in forze di lui. Persino Kardris era riuscita a rialzarsi e sembrava pronta alla battaglia.
Contemporaneamente Hellscream sentì Blackfuse balzare giù dal suo petto e Malkorok uscire bruscamente dal suo culo, lasciandolo completamente sprovvisto di un qualsivoglia mezzo che gli permettesse di trattenere ciò che aveva lasciato all'interno. Non ebbe materialmente il tempo di protestare che sentì le catene allentarsi e lasciarlo rimettersi in posizione eretta. Peccato che le sue gambe si fossero intorpidite e che non appena mise a terra i piedi le ginocchia cedettero e lui finì in ginocchio sul pavimento.
Strinse compulsivamente le natiche, cercando di contenere lo sperma di Malkorok nonostante percepisse lo stimolo a lasciar fuoriuscire tutto. Non si sarebbe umiliato così dinanzi ai suoi subordinati.
Il tubicino collegato all’apparecchio di Blackfuse rimase dov’era. Nessuno toccò né quello né la macchina, per cui il liquido continuò silenzioso a pompare dentro il suo pene all’interno dello scroto.
La testa cominciava a dolergli a causa dell'allarme che continuava a suonare incessantemente e in mezzo al baccano che faceva riuscì a sentire il rumore di vari pezzi di armatura che venivano sbattuti freneticamente. Dopo poco sentì dei passi che si allontanavano e seppe che il suo seguito era andato a difendere la sua causa e distruggere i maledetti ribelli di Vol'jin.
«Qualcuno spenga quel dannato allarme!» sbraitò con voce arrochita, sperando che la sua protesta venisse udita. Almeno aveva smesso di ansimare.
Dopo poco il rumore cessò, con suo immenso sollievo, a dimostrazione che qualcuno l'aveva davvero sentito.
A quel punto si rialzò lentamente, barcollando un poco prima di riacquistare un equilibrio sufficientemente stabile da consentirgli di camminare, quindi si mosse verso il suo trono accarezzandosi con una mano la pancia arrotondata e piena. Lungo il tragitto recuperò i pantaloni e gli stivali, anche se non aveva ancora intenzione di rimetterseli - almeno per il momento - e trasportò con sé la macchina di Blackfuse.
Camminando aveva non poche difficoltà a causa dello scroto appesantito e gonfio di liquido che sfregava contro le sue cosce. Avrebbe dovuto occuparsi di svuotarlo il prima possibile, anche se in realtà la prima cosa che avrebbe dovuto fare era bloccare l’afflusso di liquido. Con un grugnito di dolore si staccò il tubicino - che Zaela aveva infilato forse troppo in profondità - e lo lasciò cadere a terra, ignorandolo completamente, quindi sollevò con una mano il sacco scrotale ingrossato per poter arrivare al suo trono.
Si accomodò con un verso di dolore e sollievo, appoggiando il suo fardello sul duro legno su cui aveva sistemato anche il suo largo deretano, quindi iniziò a lavorare per far fuoriuscire il liquido e potersi anche occupare della sua erezione. Adesso che aveva finito di divertirsi era anche il suo turno di eiaculare un po’.
Nel mentre che sbrigava la faccenda, l’Orco non poté fare a meno di pensare a ciò che stava accadendo in superficie.
Era sicuro che il suo esercito avrebbe schiacciato ciò che rimaneva della patetica Orda che un tempo era guidata da Thrall e l'odiata feccia dell'Alleanza. Con quell'orgia non solo l'Orco aveva dato ulteriore motivazione ai suoi seguaci più fedeli, ma aveva anche reso ancora più bello e appagante il glorioso giorno del suo trionfo definitivo.

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Qui troverete un po' di tutto sia per tipo di relazioni (het, yaoi e yuri) sia per rating (con prevalenza di lavori NSFW). Se ciò non vi aggrada, migrate tranquillamente verso siti a voi più gradevoli; in caso contrario, buona permanenza e buona lettura! ♥

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