![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Knight
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Neuro Nōgami, Yako Katsuragi
Wordcount: 135 (
fiumidiparole)
Yako sentì all'improvviso il terreno mancarle sotto i piedi, mentre due grandi e forti braccia accoglievano il suo corpo.
Si trovò così appoggiata al petto di Neuro, che le rivolse uno dei suoi soliti sguardi enigmatici ed inquietanti ad un tempo che la lasciarono senza parole.
Yako sentì all’improvviso il terreno mancarle sotto i piedi, mentre due grandi e forti braccia accoglievano il suo corpo.
Si trovò così appoggiata al petto di Neuro, che le rivolse uno dei suoi soliti sguardi enigmatici ed inquietanti ad un tempo che la lasciarono senza parole.
Il demone si mosse, trasportandola senza la minima fatica.
Lei gli si accucciò contro il torace, abbassando gli occhi sulle proprie gambe.
«Perché mi stai portando? È troppo cavalleresco per te» commentò, un po’ imbarazzata dalla situazione, non riuscendo ad evitarsi quel paragone.
Be’, a guardarlo bene, Neuro poteva anche essere paragonato ad un cavaliere - uno strano, macabro cavaliere proveniente da un altro mondo.
Quest’ultimo le rivolse un’occhiata vagamente divertita.
«L’ho fatto semplicemente perché ho bisogno di te viva, stupida serva» replicò con fare ovvio, mentre saltava giù dal tetto del grattacielo con spettacolare naturalezza.
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Neuro Nōgami, Yako Katsuragi
Wordcount: 135 (
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Yako sentì all'improvviso il terreno mancarle sotto i piedi, mentre due grandi e forti braccia accoglievano il suo corpo.
Si trovò così appoggiata al petto di Neuro, che le rivolse uno dei suoi soliti sguardi enigmatici ed inquietanti ad un tempo che la lasciarono senza parole.
Yako sentì all’improvviso il terreno mancarle sotto i piedi, mentre due grandi e forti braccia accoglievano il suo corpo.
Si trovò così appoggiata al petto di Neuro, che le rivolse uno dei suoi soliti sguardi enigmatici ed inquietanti ad un tempo che la lasciarono senza parole.
Il demone si mosse, trasportandola senza la minima fatica.
Lei gli si accucciò contro il torace, abbassando gli occhi sulle proprie gambe.
«Perché mi stai portando? È troppo cavalleresco per te» commentò, un po’ imbarazzata dalla situazione, non riuscendo ad evitarsi quel paragone.
Be’, a guardarlo bene, Neuro poteva anche essere paragonato ad un cavaliere - uno strano, macabro cavaliere proveniente da un altro mondo.
Quest’ultimo le rivolse un’occhiata vagamente divertita.
«L’ho fatto semplicemente perché ho bisogno di te viva, stupida serva» replicò con fare ovvio, mentre saltava giù dal tetto del grattacielo con spettacolare naturalezza.