Maschera di bellezza

[fiamma_drakon]

Titolo: Maschera di bellezza
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Gilles De Rais, Sitri "Cartwright", William Twining
Wordcount: 529 (fiumidiparole)
Prompt: Maschera per la Missione 1 della quarta settimana del COW-T 3 @ maridichallenge
Note: Gen
«Sitri Cartwright!».
Quando chiamava per nome e cognome era indice che era seriamente arrabbiato.
«Ti ordino di aprire questa porta immediatamente!» aggiunse, continuando a bussare.
Quando finalmente venne esaudito, innanzi a sé non trovò il demone dai capelli bianchi, bensì un altro demone, purtroppo a lui ben noto.

«Sitri? Devi venire a lezione!».
William bussò alla porta della camera che Sitri divideva con Dantalion, il quale si era già diretto a lezione assieme al suo gruppetto di sportivi.
Il visconte non rispose, il che fece alterare parecchio Twining, abituato ad essere obbedito subito, senza essere costretto a ripetersi. Nessuno a scuola aveva il coraggio di mettersi contro di lui: come capoclasse era inflessibile e ne erano tutti perfettamente consapevoli.
«Sitri Cartwright!».
Quando chiamava per nome e cognome era indice che era seriamente arrabbiato.
«Ti ordino di aprire questa porta immediatamente!» aggiunse, continuando a bussare.
Quando finalmente venne esaudito, innanzi a sé non trovò il demone dai capelli bianchi, bensì un altro demone, purtroppo a lui ben noto.
«Barbablù?!» esclamò sorpreso.
Notando che molti dei suoi compagni di dormitorio si erano voltati a guardarlo all'udirlo esclamare quel nome, William si affrettò ad entrare nella camera e chiudersi alle spalle la porta, così da poter parlare senza essere udito da terzi indesiderati.
«Oh, guarda un po', il principino elettore!» esclamò con voce sorpresa Barbablù, esibendosi in una riverenza fin troppo profonda e scenica.
«Che cosa fa qui?» domandò.
«Sitri» disse l'umano semplicemente «Dov'è? Vuole fingersi uno studente? Bene, allora deve venire a lezione, come tutti» soggiunse con il tono autorevole tipico di quando impersonava il suo ruolo di capoclasse.
«Oh...!».
Gilles De Rais si portò una mano davanti alla bocca in una teatrale espressione sorpresa. A William quel suo esasperare ogni espressione facciale per cercare di sembrare femminile - come se i suoi stravaganti abiti di colori sgargianti e i capelli lunghi e messi in piega non fossero sufficienti allo scopo - dava sui nervi.
Ogni suo gesto sembrava artificiale.
«Il visconte attualmente è occupato» asserì Gilles, sorridendo e facendosi da parte per lasciar vedere cosa c'era dietro di lui.
William vide Sitri disteso supino sul proprio letto rifatto, vestito con la divisa scolastica. Sopra di essa portava una mantellina semitrasparente che gli copriva il petto.
Sul viso aveva una crema grigia e pastosa e sugli occhi due fette di cetrioli.
«Che gli stai facendo?!» volle sapere William, l'espressione altera.
«Una maschera di bellezza» lo informò De Rais con una scrollata di spalle, quasi fosse una cosa ovvia «Ha la pelle così rovinata... dev'essere lo stress per questa battaglia per il trono, povero caro...» continuò con un sospiro tale da muovere persino le spalle nell'emetterlo.
Un tic nervoso all'occhio colse improvvisamente William mentre le sue labbra si stiravano in un ghigno minaccioso e lugubre.
«Sono io quello stressato!» sbottò furioso Twining «Lui non fa niente! Io mi trovo sempre nei guai per colpa loro!».
Così dicendo, afferrò per le spalle il visconte e lo scosse come fosse una bambola, esclamando a gran voce: «Sveglia! Ehi, sveglia!».
Sitri si svegliò di colpo, colto di sorpresa dalla veemenza del gesto.
«Ehi, ma cosa...?!» disse, afferrando gli avambracci di William così forte da fargli male.
«Smettila di dormire, sistemati e fila in classe!» ordinò il capoclasse arrabbiato «E preparati ad essere punito alla fine delle lezioni».
Così dicendo lo lasciò andare, incrociando le braccia sul petto.
«Avanti, muoviti. E non osare far tardi!».
Così dicendo, il principe elettore diede le spalle ai due demoni e se ne andò.
«Ohoh, che caratterino...!» commentò divertito Gilles, sorridendo in maniera affettata.
«Accidenti, un'altra punizione no...!» sbuffò per contro Sitri, sedendosi affranto sul bordo del materasso.