Video vietati ai minori
Feb. 24th, 2013 12:02 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Video vietati ai minori
Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life
Personaggi: Chung Seiker, Raven
Wordcount: 752 (
fiumidiparole)
Prompt: Video porno di
lady_erato per la Notte Bianca VIII @
maridichallenge
Note: Shonen-ai
Raven di solito non se ne stava in casa molto a lungo. Era un tipo cui piaceva andare a prendere una boccata d'aria, gironzolando per Belder anche senza un motivo apparente.
Chung attribuiva quel suo atteggiamento quasi claustrofobico al lungo periodo di reclusione che aveva subito tempo addietro e che l'aveva segnato.
Raven di solito non se ne stava in casa molto a lungo. Era un tipo cui piaceva andare a prendere una boccata d'aria, gironzolando per Belder anche senza un motivo apparente.
Chung attribuiva quel suo atteggiamento quasi claustrofobico al lungo periodo di reclusione che aveva subito tempo addietro e che l'aveva segnato.
Quel giorno, però, Raven era rimasto in casa tutto il pomeriggio, chiuso in una stanza fin da dopo l'ora di pranzo.
Il Seiker iniziava a preoccuparsi.
«Forse sta male...? Non è da lui stare così tanto in casa... eppure fuori non piove. Che sia successo qualcosa?» si chiese il biondo, sollevando lo sguardo dal mercato che si teneva nella larga strada sottostante e spostando gli occhi verso la porta chiusa dall'altra parte del soggiorno.
«Mmh...» mugolò sovrappensiero, tornando a guardare fuori della finestra.
Amava Raven, voleva essergli d'aiuto se si trovava in difficoltà. Non voleva essere tenuto all'oscuro.
Rimase lì a guardare oltre il vetro per qualche altro minuto lasciandosi divorare dalla curiosità e dall'angoscia. Infine, decise di andare a sbirciare cosa stesse facendo Raven, per sincerarsi che non stesse veramente male.
Attraversò la stanza e andò ad appoggiare l'orecchio contro la porta, cercando di captare eventuali rumori, ma non sentì niente.
Mise la mano sulla maniglia e l'abbassò, spingendo leggermente. La porta si aprì pian piano, senza emettere alcun rumore. Chung si affacciò all'interno: Raven era seduto alla scrivania e gli stava dando la schiena.
Adesso che la porta era aperta, il biondo udiva una voce maschile che sembrava gemere, ma non era quella di Raven. Sembrava registrata.
Incuriosito, sgusciò nella stanza e disse: «Raven, che stai facendo...?».
Il moro sobbalzò sulla sedia ed emise un gridolino di stupore.
Qualcosa di largo e piatto scivolò dalle mani del moro e cadde a terra.
Chung si avvicinò all'oggetto, incuriosito: da lontano somigliava ad una versione miniaturizzata della tv. Probabilmente era un aggeggio Nasod di recente creazione - a lui non importava granché di rimanere aggiornato sugli ultimi ritrovati tecnologici.
Quel che attirò di più la sua attenzione, però, fu quello che c'era nello schermo: anche da discreta distanza Chung riusciva a vedere un corpo nudo nella scena che si stava svolgendo.
«Ah!» esclamò Raven, affrettandosi a raccogliere l'oggetto e a nasconderlo alla vista dell'altro.
«Cos'è quello?» domandò quest'ultimo, cercando di sbirciare oltre le spalle del moro.
Questo si strinse l'oggetto al petto per nasconderlo.
«N-niente! Perché sei entrato?».
Dall'oggetto iniziarono a sentirsi dei gemiti piuttosto ambigui e forti che fecero inarcare le sopracciglia a Chung per la curiosità ed avvampare le guance di Raven.
«Perché non me lo dici? Voglio sapere anch'io...!» protestò il Seiker.
«No, non puoi saperlo. Non... sei ancora abbastanza grande! G-già!» fece Raven, in gran difficoltà.
Era palese che si riferisse alla sua età, ma Chung interpretò le sue parole anche come un commento alla sua statura minore della media per i ragazzi della sua età. Era incredibilmente suscettibile quando si trattava della sua altezza: spesso e volentieri era sottovalutato proprio in virtù di essa e addirittura schernito.
«Ehi! Non sono piccolo!» sbottò irato.
Dall'apparecchio elettrico del moro si levò un grido in cui il biondo udì distintamente le parole "oh, sì!".
Chung fissò perplesso prima l'apparecchio e poi il compagno, quindi esclamò: «Raven! È un video p-po...» s'interruppe un attimo, imbarazzatissimo, dopodiché ritentò «... erotico?!».
Era sconcertato e non riusciva a crederci. Il Raven che conosceva lui non era il tipo di persona da passare il tempo guardando giochini sessuali altrui; tuttavia, quella era l'unica spiegazione plausibile ai rumori che stava udendo.
L'espressione di Raven si fece ancora più colpevole.
«E-eh...» balbettò.
«Raven!» lo rimproverò Chung «Vergognati!».
«Scusa, ma ci sono capitato per caso...» si giustificò il moro in tono scarsamente credibile; infatti il Seiker non ci credette.
«Non è vero, altrimenti non l'avresti guardato così a lungo» disse, incrociando le braccia sul petto «E comunque io sono abbastanza grande!» puntualizzò indignato.
Era abituato a fare tutto per conto proprio fin da piccolo. Perché nemmeno lui che era il suo ragazzo - più o meno - riconosceva la sua maturità?
«Per questo sei ancora piccolo» replicò il moro deciso.
Chung digrignò i denti e disse in tono imperativo: «Spegni quell'aggeggio!».
Raven abbassò lo sguardo, obbediente, ed eseguì: quando il Seiker si imponeva era difficile sfuggire ai suoi ordini persino per lui.
«Scusa» sospirò, guardando l'altro di sottecchi «Non è che potremmo... ehm... almeno un bacio...?» chiese.
Almeno un bacio l'avrebbe gradito. Con il video porno che stava guardando, anche se non in modo evidente, un po' si era eccitato.
«No, niente bacio» disse seccamente Chung, sottraendogli l'apparecchio tecnologico dalle mani «Non sono abbastanza grande...!» sbottò in tono sostenuto, andandosene.
«Dai, Chung! Non prendertela così! Non intendevo dire che sei basso!» tentò di scusarsi Raven, invano.
Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life
Personaggi: Chung Seiker, Raven
Wordcount: 752 (
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Prompt: Video porno di
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Note: Shonen-ai
Raven di solito non se ne stava in casa molto a lungo. Era un tipo cui piaceva andare a prendere una boccata d'aria, gironzolando per Belder anche senza un motivo apparente.
Chung attribuiva quel suo atteggiamento quasi claustrofobico al lungo periodo di reclusione che aveva subito tempo addietro e che l'aveva segnato.
Raven di solito non se ne stava in casa molto a lungo. Era un tipo cui piaceva andare a prendere una boccata d'aria, gironzolando per Belder anche senza un motivo apparente.
Chung attribuiva quel suo atteggiamento quasi claustrofobico al lungo periodo di reclusione che aveva subito tempo addietro e che l'aveva segnato.
Quel giorno, però, Raven era rimasto in casa tutto il pomeriggio, chiuso in una stanza fin da dopo l'ora di pranzo.
Il Seiker iniziava a preoccuparsi.
«Forse sta male...? Non è da lui stare così tanto in casa... eppure fuori non piove. Che sia successo qualcosa?» si chiese il biondo, sollevando lo sguardo dal mercato che si teneva nella larga strada sottostante e spostando gli occhi verso la porta chiusa dall'altra parte del soggiorno.
«Mmh...» mugolò sovrappensiero, tornando a guardare fuori della finestra.
Amava Raven, voleva essergli d'aiuto se si trovava in difficoltà. Non voleva essere tenuto all'oscuro.
Rimase lì a guardare oltre il vetro per qualche altro minuto lasciandosi divorare dalla curiosità e dall'angoscia. Infine, decise di andare a sbirciare cosa stesse facendo Raven, per sincerarsi che non stesse veramente male.
Attraversò la stanza e andò ad appoggiare l'orecchio contro la porta, cercando di captare eventuali rumori, ma non sentì niente.
Mise la mano sulla maniglia e l'abbassò, spingendo leggermente. La porta si aprì pian piano, senza emettere alcun rumore. Chung si affacciò all'interno: Raven era seduto alla scrivania e gli stava dando la schiena.
Adesso che la porta era aperta, il biondo udiva una voce maschile che sembrava gemere, ma non era quella di Raven. Sembrava registrata.
Incuriosito, sgusciò nella stanza e disse: «Raven, che stai facendo...?».
Il moro sobbalzò sulla sedia ed emise un gridolino di stupore.
Qualcosa di largo e piatto scivolò dalle mani del moro e cadde a terra.
Chung si avvicinò all'oggetto, incuriosito: da lontano somigliava ad una versione miniaturizzata della tv. Probabilmente era un aggeggio Nasod di recente creazione - a lui non importava granché di rimanere aggiornato sugli ultimi ritrovati tecnologici.
Quel che attirò di più la sua attenzione, però, fu quello che c'era nello schermo: anche da discreta distanza Chung riusciva a vedere un corpo nudo nella scena che si stava svolgendo.
«Ah!» esclamò Raven, affrettandosi a raccogliere l'oggetto e a nasconderlo alla vista dell'altro.
«Cos'è quello?» domandò quest'ultimo, cercando di sbirciare oltre le spalle del moro.
Questo si strinse l'oggetto al petto per nasconderlo.
«N-niente! Perché sei entrato?».
Dall'oggetto iniziarono a sentirsi dei gemiti piuttosto ambigui e forti che fecero inarcare le sopracciglia a Chung per la curiosità ed avvampare le guance di Raven.
«Perché non me lo dici? Voglio sapere anch'io...!» protestò il Seiker.
«No, non puoi saperlo. Non... sei ancora abbastanza grande! G-già!» fece Raven, in gran difficoltà.
Era palese che si riferisse alla sua età, ma Chung interpretò le sue parole anche come un commento alla sua statura minore della media per i ragazzi della sua età. Era incredibilmente suscettibile quando si trattava della sua altezza: spesso e volentieri era sottovalutato proprio in virtù di essa e addirittura schernito.
«Ehi! Non sono piccolo!» sbottò irato.
Dall'apparecchio elettrico del moro si levò un grido in cui il biondo udì distintamente le parole "oh, sì!".
Chung fissò perplesso prima l'apparecchio e poi il compagno, quindi esclamò: «Raven! È un video p-po...» s'interruppe un attimo, imbarazzatissimo, dopodiché ritentò «... erotico?!».
Era sconcertato e non riusciva a crederci. Il Raven che conosceva lui non era il tipo di persona da passare il tempo guardando giochini sessuali altrui; tuttavia, quella era l'unica spiegazione plausibile ai rumori che stava udendo.
L'espressione di Raven si fece ancora più colpevole.
«E-eh...» balbettò.
«Raven!» lo rimproverò Chung «Vergognati!».
«Scusa, ma ci sono capitato per caso...» si giustificò il moro in tono scarsamente credibile; infatti il Seiker non ci credette.
«Non è vero, altrimenti non l'avresti guardato così a lungo» disse, incrociando le braccia sul petto «E comunque io sono abbastanza grande!» puntualizzò indignato.
Era abituato a fare tutto per conto proprio fin da piccolo. Perché nemmeno lui che era il suo ragazzo - più o meno - riconosceva la sua maturità?
«Per questo sei ancora piccolo» replicò il moro deciso.
Chung digrignò i denti e disse in tono imperativo: «Spegni quell'aggeggio!».
Raven abbassò lo sguardo, obbediente, ed eseguì: quando il Seiker si imponeva era difficile sfuggire ai suoi ordini persino per lui.
«Scusa» sospirò, guardando l'altro di sottecchi «Non è che potremmo... ehm... almeno un bacio...?» chiese.
Almeno un bacio l'avrebbe gradito. Con il video porno che stava guardando, anche se non in modo evidente, un po' si era eccitato.
«No, niente bacio» disse seccamente Chung, sottraendogli l'apparecchio tecnologico dalle mani «Non sono abbastanza grande...!» sbottò in tono sostenuto, andandosene.
«Dai, Chung! Non prendertela così! Non intendevo dire che sei basso!» tentò di scusarsi Raven, invano.