Oltre le vetrine
Mar. 30th, 2013 09:46 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Oltre le vetrine
Rating: Giallo
Genere: Generale
Personaggi: Antonio Fernandez Carriedo (Spagna), Olanda
Wordcount: 963 (
fiumidiparole)
Prompt: Città: Amsterdam per nomicosecittà @
maridichallenge
Note: Gen
Al crepuscolo Amsterdam iniziava ad animarsi improvvisamente in una maniera molto differente da quella in cui si riempiva di gente durante il giorno, specialmente in alcune zone della città.
Olanda avrebbe fatto volentieri a meno di uscire dopo il tramonto: sapeva come andavano le cose in città, dato che ci aveva vissuto per tantissimi anni; tuttavia, il suo ospite aveva insistito per fare un giro per l'Amsterdam notturna.
Al crepuscolo Amsterdam iniziava ad animarsi improvvisamente in una maniera molto differente da quella in cui si riempiva di gente durante il giorno, specialmente in alcune zone della città.
Olanda avrebbe fatto volentieri a meno di uscire dopo il tramonto: sapeva come andavano le cose in città, dato che ci aveva vissuto per tantissimi anni; tuttavia, il suo ospite aveva insistito per fare un giro per l'Amsterdam notturna.
Quando l'olandese aveva tentato di dissuaderlo, l'altro gli aveva chiesto spiegazioni in merito e Olanda non aveva avuto il coraggio di dirglielo. Era una cosa troppo imbarazzante persino per il suo cinico senso degli affari.
Così aveva messo da parte quel che aveva da obiettare e lo aveva portato fuori.
«Wow, è bellissima!» esclamò Spagna, guardandosi estasiato intorno, come un bambino che andava al luna park per la prima volta.
Olanda camminava al suo fianco, serio, guardando la strada che aveva di fronte. In lontananza, al di là delle case, intravedeva il porto e le luci delle grosse navi da crociera in partenza.
Reputava una fortuna che molti negozi avessero orario diurno, altrimenti Antonio avrebbe voluto certamente fermarsi a visitarli, come aveva fatto quel giorno e quelli prima.
L'olandese non ne poteva sinceramente più di entrare in negozi che conosceva già a menadito per le tante volte che ci era passato per controllare come andavano gli affari.
«Che c'è di là?» domandò lo spagnolo, indicando con una mano un angolo della strada presso il quale si era radunata parecchia gente, tanto da ostruire quasi del tutto la larga imboccatura della via.
«Andiamo a vedere?» chiese Fernandez, girandosi a guardare l'olandese come se avesse bisogno del suo permesso per andare da qualche parte. Pur essendo adulto e vaccinato, certe volte Spagna aveva dei comportamenti decisamente infantili. Era uno dei lati del suo carattere che Olanda odiava di più.
«Non dovresti: ti perderesti di sicuro» esclamò con un tono di rimprovero e rassegnazione assieme.
«E perché?» chiese Antonio, afferrandolo per un avambraccio «Se andiamo insieme sarà difficile».
L'olandese sapeva in cuor suo che sarebbe finita così: portato di qua e di là dal suo petulante ospite.
«No» replicò secco, sottraendosi alla mano del Carriedo.
Quest'ultimo lo guardò deluso, senza capire.
«Perché non vuoi andare? C'è qualcosa che non va?» indagò, notando lo sguardo che Olanda stava rivolgendo alla via oggetto della sua curiosità.
L'interpellato lo guardò e disse semplicemente: «Andiamo»; quindi si avviò per primo verso l'imboccatura della strada.
Antonio lo seguì da vicino. Assieme si diressero verso la folla e, una volta che l'ebbero raggiunta, alzandosi sulla punta dei piedi - non era molto alto - riuscì a scorgere l'interno della via.
«Wow! È illuminato a giorno!» esclamò.
"E per un buon motivo" avrebbe voluto aggiungere e puntualizzare l'olandese, però non voleva rovinargli il divertimento. Sarebbe stato esilarante, per lui, vedere come avrebbe reagito.
L'unica nota negativa sarebbe stata la folla opprimente. Olanda non si trovava molto a proprio agio in mezzo a tante persone. Anche se era un commerciante di lunga esperienza, non aveva molta dimestichezza coi rapporti interpersonali: era abituato agli affari svolti in modo appartato, fra due sole persone.
La gente si accalcava nella strada, schiacciandosi reciprocamente. Olanda e Spagna furono sballottati un po' qua e un po' là, a seconda di come riuscivano ad aprirsi un passaggio tra la folla. Entrambi ricevettero così tante gomitate da perderne il conto. Alla fine, però, l'olandese aveva il torace veramente dolorante.
«Torniamo indietro» disse con voce ferma. Il suo voleva essere un ordine, ma Fernandez l'ascoltò a malapena, tutto impegnato ad ergersi al di sopra della folla per guardare una vetrina delle tante che caratterizzavano quella strada.
«Olanda, ma... ci sono delle ragazze all'interno di quelle vetrine? E perché sorridono in quel modo?» volle sapere lo spagnolo, palesemente incuriosito dal fatto.
La sua ingenuità era sconcertante.
«Quelle sono prostitute» spiegò in modo estremamente semplice e banale, aspettando di vedere che genere di reazione avrebbe avuto Antonio a quella notizia.
Quest'ultimo si abbassò e lo fissò.
«Hai una via piena di prostitute?» disse, sgranando gli occhi: non ne aveva mai viste tante riunite in un posto solo.
C'erano i ritrovi anche nella sua nazione, ma non così esposti agli sguardi del pubblico.
Olanda lo guardò con un'espressione che non comunicava nessun sentimento in particolare.
«Sai quanti turisti vengono qui ogni notte?» disse, lasciando sottintesa la risposta, che era peraltro estremamente ovvia, soprattutto data la mole di persone che si accalcavano attorno a loro con l'intento di avvicinarsi all'uno o all'altro lato della strada.
«Lo fai per soldi?!» esclamò sbigottito Spagna.
«Certamente. Per cos'altro dovrei farlo?» fu la replica dell'olandese. Sembrava una cosa scontata per lui. D'altra parte, il Carriedo avrebbe dovuto aspettarsi un simile comportamento da parte sua: lo conosceva da abbastanza tempo per sapere che lui metteva il denaro davanti a tutto il resto.
Gli aveva anche passato viveri e armi di contrabbando durante gli anni in cui erano in guerra. Al confronto, esporre delle prostitute in vetrina era un comportamento decisamente normale, anche se a suo parere era e rimaneva comunque abbastanza squallido.
Spagna avrebbe voluto dirgli qualcosa del tipo "è una cosa sbagliata!", però era consapevole del fatto che dirglielo non sarebbe servito a niente, dato che Olanda se ne fregava di cosa era giusto e cosa era sbagliato. Se portava denaro era per forza di cose qualcosa di positivo, nella sua ottica delle cose.
«Vuoi andare a vedere?» chiese Olanda in tono scocciato mentre veniva spintonato per l'ennesima volta. Se voleva andare ce l'avrebbe mandato da solo: si rifiutava categoricamente di infilarsi ulteriormente in quella calca. Non voleva guadagnarsi altri lividi aggiuntivi a quelli già ottenuti quella sera.
Per fortuna Antonio scosse il capo e disse: «Non importa, possiamo tornare indietro».
Probabilmente era rimasto così traumatizzato dalle vetrine con le prostitute - o comunque impressionato - da perdere ogni tipo di interesse per quella via.
Per Olanda non c'era niente di meglio.
«D'accordo, andiamo» esclamò semplicemente, facendo dietrofront e precedendo lo spagnolo verso l'imboccatura della strada per la quale erano arrivati.
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Prompt: Città: Amsterdam per nomicosecittà @
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Note: Gen
Al crepuscolo Amsterdam iniziava ad animarsi improvvisamente in una maniera molto differente da quella in cui si riempiva di gente durante il giorno, specialmente in alcune zone della città.
Olanda avrebbe fatto volentieri a meno di uscire dopo il tramonto: sapeva come andavano le cose in città, dato che ci aveva vissuto per tantissimi anni; tuttavia, il suo ospite aveva insistito per fare un giro per l'Amsterdam notturna.
Al crepuscolo Amsterdam iniziava ad animarsi improvvisamente in una maniera molto differente da quella in cui si riempiva di gente durante il giorno, specialmente in alcune zone della città.
Olanda avrebbe fatto volentieri a meno di uscire dopo il tramonto: sapeva come andavano le cose in città, dato che ci aveva vissuto per tantissimi anni; tuttavia, il suo ospite aveva insistito per fare un giro per l'Amsterdam notturna.
Quando l'olandese aveva tentato di dissuaderlo, l'altro gli aveva chiesto spiegazioni in merito e Olanda non aveva avuto il coraggio di dirglielo. Era una cosa troppo imbarazzante persino per il suo cinico senso degli affari.
Così aveva messo da parte quel che aveva da obiettare e lo aveva portato fuori.
«Wow, è bellissima!» esclamò Spagna, guardandosi estasiato intorno, come un bambino che andava al luna park per la prima volta.
Olanda camminava al suo fianco, serio, guardando la strada che aveva di fronte. In lontananza, al di là delle case, intravedeva il porto e le luci delle grosse navi da crociera in partenza.
Reputava una fortuna che molti negozi avessero orario diurno, altrimenti Antonio avrebbe voluto certamente fermarsi a visitarli, come aveva fatto quel giorno e quelli prima.
L'olandese non ne poteva sinceramente più di entrare in negozi che conosceva già a menadito per le tante volte che ci era passato per controllare come andavano gli affari.
«Che c'è di là?» domandò lo spagnolo, indicando con una mano un angolo della strada presso il quale si era radunata parecchia gente, tanto da ostruire quasi del tutto la larga imboccatura della via.
«Andiamo a vedere?» chiese Fernandez, girandosi a guardare l'olandese come se avesse bisogno del suo permesso per andare da qualche parte. Pur essendo adulto e vaccinato, certe volte Spagna aveva dei comportamenti decisamente infantili. Era uno dei lati del suo carattere che Olanda odiava di più.
«Non dovresti: ti perderesti di sicuro» esclamò con un tono di rimprovero e rassegnazione assieme.
«E perché?» chiese Antonio, afferrandolo per un avambraccio «Se andiamo insieme sarà difficile».
L'olandese sapeva in cuor suo che sarebbe finita così: portato di qua e di là dal suo petulante ospite.
«No» replicò secco, sottraendosi alla mano del Carriedo.
Quest'ultimo lo guardò deluso, senza capire.
«Perché non vuoi andare? C'è qualcosa che non va?» indagò, notando lo sguardo che Olanda stava rivolgendo alla via oggetto della sua curiosità.
L'interpellato lo guardò e disse semplicemente: «Andiamo»; quindi si avviò per primo verso l'imboccatura della strada.
Antonio lo seguì da vicino. Assieme si diressero verso la folla e, una volta che l'ebbero raggiunta, alzandosi sulla punta dei piedi - non era molto alto - riuscì a scorgere l'interno della via.
«Wow! È illuminato a giorno!» esclamò.
"E per un buon motivo" avrebbe voluto aggiungere e puntualizzare l'olandese, però non voleva rovinargli il divertimento. Sarebbe stato esilarante, per lui, vedere come avrebbe reagito.
L'unica nota negativa sarebbe stata la folla opprimente. Olanda non si trovava molto a proprio agio in mezzo a tante persone. Anche se era un commerciante di lunga esperienza, non aveva molta dimestichezza coi rapporti interpersonali: era abituato agli affari svolti in modo appartato, fra due sole persone.
La gente si accalcava nella strada, schiacciandosi reciprocamente. Olanda e Spagna furono sballottati un po' qua e un po' là, a seconda di come riuscivano ad aprirsi un passaggio tra la folla. Entrambi ricevettero così tante gomitate da perderne il conto. Alla fine, però, l'olandese aveva il torace veramente dolorante.
«Torniamo indietro» disse con voce ferma. Il suo voleva essere un ordine, ma Fernandez l'ascoltò a malapena, tutto impegnato ad ergersi al di sopra della folla per guardare una vetrina delle tante che caratterizzavano quella strada.
«Olanda, ma... ci sono delle ragazze all'interno di quelle vetrine? E perché sorridono in quel modo?» volle sapere lo spagnolo, palesemente incuriosito dal fatto.
La sua ingenuità era sconcertante.
«Quelle sono prostitute» spiegò in modo estremamente semplice e banale, aspettando di vedere che genere di reazione avrebbe avuto Antonio a quella notizia.
Quest'ultimo si abbassò e lo fissò.
«Hai una via piena di prostitute?» disse, sgranando gli occhi: non ne aveva mai viste tante riunite in un posto solo.
C'erano i ritrovi anche nella sua nazione, ma non così esposti agli sguardi del pubblico.
Olanda lo guardò con un'espressione che non comunicava nessun sentimento in particolare.
«Sai quanti turisti vengono qui ogni notte?» disse, lasciando sottintesa la risposta, che era peraltro estremamente ovvia, soprattutto data la mole di persone che si accalcavano attorno a loro con l'intento di avvicinarsi all'uno o all'altro lato della strada.
«Lo fai per soldi?!» esclamò sbigottito Spagna.
«Certamente. Per cos'altro dovrei farlo?» fu la replica dell'olandese. Sembrava una cosa scontata per lui. D'altra parte, il Carriedo avrebbe dovuto aspettarsi un simile comportamento da parte sua: lo conosceva da abbastanza tempo per sapere che lui metteva il denaro davanti a tutto il resto.
Gli aveva anche passato viveri e armi di contrabbando durante gli anni in cui erano in guerra. Al confronto, esporre delle prostitute in vetrina era un comportamento decisamente normale, anche se a suo parere era e rimaneva comunque abbastanza squallido.
Spagna avrebbe voluto dirgli qualcosa del tipo "è una cosa sbagliata!", però era consapevole del fatto che dirglielo non sarebbe servito a niente, dato che Olanda se ne fregava di cosa era giusto e cosa era sbagliato. Se portava denaro era per forza di cose qualcosa di positivo, nella sua ottica delle cose.
«Vuoi andare a vedere?» chiese Olanda in tono scocciato mentre veniva spintonato per l'ennesima volta. Se voleva andare ce l'avrebbe mandato da solo: si rifiutava categoricamente di infilarsi ulteriormente in quella calca. Non voleva guadagnarsi altri lividi aggiuntivi a quelli già ottenuti quella sera.
Per fortuna Antonio scosse il capo e disse: «Non importa, possiamo tornare indietro».
Probabilmente era rimasto così traumatizzato dalle vetrine con le prostitute - o comunque impressionato - da perdere ogni tipo di interesse per quella via.
Per Olanda non c'era niente di meglio.
«D'accordo, andiamo» esclamò semplicemente, facendo dietrofront e precedendo lo spagnolo verso l'imboccatura della strada per la quale erano arrivati.