fiamma_drakon: (Gilbert_Nightray)
[personal profile] fiamma_drakon
Titolo: Errare è umano
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Aisha, Raven
Wordcount: 633 ([livejournal.com profile] fiumidiparole)
Prompt: Setting - Romance / #05 - Lettera d'amore @ [livejournal.com profile] diecielode
Note: Het, School!AU
Mosso dall'interesse a sapere cosa diavolo volevano tutti da lui e approfittando della conoscenza che aveva con Aisha, le chiese: «Perché tutti mi fissano?».
Lei, però, non rispose al suo quesito, ma si limitò a dire: «Oh, Raven... come sei romantico!».
A quell'affermazione il moro assunse un'espressione tipicamente imbarazzata mentre avvertiva le guance diventare via via sempre più calde.
«C-come?».


Raven non capiva perché tutti in corridoio lo guardassero passare ridacchiando a mezza voce. Un po' si sentiva a disagio con tutti quegli sguardi puntati addosso e la consapevolezza di essere al centro dell'attenzione.
Per cercare di vincere l'imbarazzo, il ragazzo camminava guardando il pavimento sotto i propri piedi, le mani affondate in tasca e l'espressione pensierosa.
«Raven!».
Il ragazzo sollevò lo sguardo e lo portò sulla piccola figura femminile che gli si era fermata davanti, sbarrandogli la strada.
«Aisha?» chiamò lui, bloccandosi per non investirla. Era sorpreso di vederla: in genere scambiavano due chiacchiere solo in aula, tra una lezione e l'altra. Alla sorpresa si aggiunse anche la curiosità: la ragazzina sembrava ilare e gioiosa al pari di tutti gli altri che aveva incrociato fino ad allora.
Mosso dall'interesse a sapere cosa diavolo volevano tutti da lui e approfittando della conoscenza che aveva con Aisha, le chiese: «Perché tutti mi fissano?».
Lei, però, non rispose al suo quesito, ma si limitò a dire: «Oh, Raven... come sei romantico!».
A quell'affermazione il moro assunse un'espressione tipicamente imbarazzata mentre avvertiva le guance diventare via via sempre più calde.
«C-come?» fece, sperando con tutto il cuore di aver udito male.
«Non avrei mai pensato che tu potessi dichiararti in modo così tenero!» proseguì Aisha con un sospiro «Ti credevo un altro tipo di ragazzo, sai?».
«C-che cosa?!» disse, sgranando gli occhi.
«Su, non fare il finto tonto, sai benissimo di cosa parlo: la dichiarazione ad Eve!».
Raven ammutolì e si sentì crollare il mondo addosso: non aveva senso. Come faceva lei a saperlo?
«Eve ti ha detto qualcosa?» domandò, il tono incerto e speranzoso insieme: le aveva inviato un messaggio sul cellulare scrivendole una lettera d'amore che conteneva la dichiarazione esplicita dei propri sentimenti nei suoi confronti. Era troppo timido per provare a rivelarglieli di persona. Probabilmente la Nasod le aveva fatto leggere il messaggino, altrimenti non se lo spiegava come avesse fatto a sapere di quella dichiarazione.
«No» disse la ragazza, assumendo un'aria stranita «È stato Elsword ad inoltrarmelo. Ha girato il messaggio a tutti, Eve compresa. Non gliel'hai mandato per questo?».
Raven si sentì atterrito: «No, i-io non l'ho mandato a...».
Un dubbio terribile lo assalì. Estrasse dalla tasca dei pantaloni il cellulare e andò in cerca del messaggio che aveva inviato poco prima. Era un modello talmente vecchio che quando scriveva un sms doveva scrivere ogni volta il numero destinatario, dato che non aveva la funzione per il recupero automatico del numero dalla rubrica.
Fu una ricerca breve, dato che non scriveva molti messaggi. Quando trovò quello giusto il sangue gli si gelò nelle vene: era indirizzato veramente a Elsword, non a Eve. I loro numeri di cellulare differivano solamente per la cifra finale e lui era stato così idiota da non accorgersene. Come aveva potuto fare un errore così grossolano e stupido?!
Aveva anche ricontrollato più d'una volta tutto per essere sicuro di non aver sbagliato niente, eppure non aveva visto quella cifra.
«Raven, stai bene? Sembri sconvolto...» disse Aisha.
«Sono un idiota...» borbottò a mezza voce Raven, portandosi una mano al viso in atto di disperazione e scuotendo il capo lentamente. Si voltò senza rivolgere ulteriormente la parola ad Aisha e si allontanò in fretta da lì, ansioso più che mai di tornare in classe per potersi nascondere da tutti quegli occhi rivolti a lui. Sarebbe diventato lo zimbello della scuola e tutto per colpa di una maledetta cifra sul cellulare.
La cosa peggiore era che avrebbe trascinato con sé anche Eve, pur essendo solamente la destinataria del suo messaggio d’amore. Non osava immaginare come avrebbe reagito quando fosse venuta a saperlo. Tendeva a diventare violenta quando era contrariata - un tratto del suo carattere che aveva contribuito nel tempo a far salire la stima del giovane nei suoi confronti, ma che adesso si rivelava essere un’arma a doppio taglio.
«Elsword io ti ammazzo...» si promise tra sé e sé Raven furioso.

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