Desiderio di contatto fisico
Jun. 9th, 2013 11:03 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Titolo: Desiderio di contatto fisico
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 493 (
fiumidiparole)
Prompt: 223. Toccami @
500themes_ita + Age difference per la prima settimana delle Badwrong Weeks @
maridichallenge
Note: Age difference, Blowjob, Lemon, PWP, Yaoi
A Dante piaceva lasciar prendere le redini del rapporto a Nero, di quando in quando. Era più giovane di lui - anche se non osava pressoché mai ricordarglielo o farglielo notare per non sentirsi lui stesso troppo vecchio - e se la cavava bene, per cui non vedeva motivo di non lasciargli provare l’ebbrezza della dominanza ogni tanto.
«Toccami».
Quell'unica parola fu pronunciata da Dante con un misto di desiderio profondo e supplica libidinosa mentre, appoggiato contro il muro nell'ufficio della Devil May Cry completamente nudo, si faceva palpare il sedere con foga da Nero - anch'egli nudo. Intanto, quest’ultimo gli stava lasciando sul collo innumerevoli succhiotti talmente vigorosi che sarebbe stato strano se non gli fossero rimasti dei lividi o quantomeno dei segni - più precisamente una corolla di segni, perché Nero si stava impegnando a non insistere troppo sullo stesso punto.
La sua mano intanto era impegnata più giù, ancorata al suo pene turgido che stava masturbando con languidi movimenti della mano. Lo stava preparando per quando sarebbe sceso a concedere attenzioni più intense alla sua erezione.
A Dante piaceva lasciar prendere le redini del rapporto a Nero, di quando in quando. Era più giovane di lui - anche se non osava pressoché mai ricordarglielo o farglielo notare per non sentirsi lui stesso troppo vecchio - e se la cavava bene, per cui non vedeva motivo di non lasciargli provare l’ebbrezza della dominanza ogni tanto.
Quando la bocca di Nero scese a chiudersi attorno al suo capezzolo destro per mordicchiarlo e tirarlo, Dante fu colto da uno spasmo. Sussultò ed emise un verso strozzato di piacere assoluto. Per un momento ebbe l’impulso forte di capovolgere i ruoli, sottomettere Nero e penetrarlo con una foga tale da fargli dolere il culo una settimana; tuttavia si trattenne, limitandosi a mordersi il labbro inferiore ed ondeggiare con il cinto pelvico, come se stesse penetrando qualcuno che effettivamente non c’era. La sua erezione sbatteva contro la mano sudata di Nero con insistenza e forza.
«Allora ti piace» commentò di sfuggita il ragazzo, prima di iniziare a mordergli l’altro capezzolo.
«Oh, sì...» esclamò Dante, chiudendo gli occhi e sollevando il capo, esponendo la giugulare. Era tesissimo e godeva ad ogni istante di più.
Nero scese più giù, arrivando a leccargli l’ombelico. Ad esso si dedicò tuttavia ben poco, molto più allettato da quel che c’era poco sotto.
Le sue mani a quel punto andarono a palpare le natiche del suo compagno mentre gli leccava con metodo lo scroto e succhiava la sua erezione.
Dante ansimò pesantemente, afferrando la testa di Nero per i capelli e premendola contro il proprio inguine, in un lampante segno di apprezzamento di quanto stava facendo.
Venne con violenza poco dopo, liberando un mugolio di soddisfazione mentre si spingeva contro la bocca di Nero, che lappò il suo seme con dedizione e spudorata provocazione. Gli strinse le dita attorno alle natiche.
Nel separarsi dall’erezione di Dante il ragazzo chiese: «Adesso sei contento?».
«Sono soddisfatto» dichiarò l’interpellato, inginocchiandosi di fronte al partner per baciarlo con violenza «Ma sono certo che puoi fare di meglio» sottolineò in un secondo momento, una volta rotto il bacio.
«Fanculo» imprecò Nero, per niente incline ad essere insultato per il pompino che gli aveva appena fatto. Personalmente parlando, reputava di aver fatto un buon lavoro.
«Dammi un attimo ed eseguo» replicò Dante prontamente, esibendo uno dei suoi migliori ghigni strafottenti.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Dante, Nero
Wordcount: 493 (
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Prompt: 223. Toccami @
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Note: Age difference, Blowjob, Lemon, PWP, Yaoi
A Dante piaceva lasciar prendere le redini del rapporto a Nero, di quando in quando. Era più giovane di lui - anche se non osava pressoché mai ricordarglielo o farglielo notare per non sentirsi lui stesso troppo vecchio - e se la cavava bene, per cui non vedeva motivo di non lasciargli provare l’ebbrezza della dominanza ogni tanto.
«Toccami».
Quell'unica parola fu pronunciata da Dante con un misto di desiderio profondo e supplica libidinosa mentre, appoggiato contro il muro nell'ufficio della Devil May Cry completamente nudo, si faceva palpare il sedere con foga da Nero - anch'egli nudo. Intanto, quest’ultimo gli stava lasciando sul collo innumerevoli succhiotti talmente vigorosi che sarebbe stato strano se non gli fossero rimasti dei lividi o quantomeno dei segni - più precisamente una corolla di segni, perché Nero si stava impegnando a non insistere troppo sullo stesso punto.
La sua mano intanto era impegnata più giù, ancorata al suo pene turgido che stava masturbando con languidi movimenti della mano. Lo stava preparando per quando sarebbe sceso a concedere attenzioni più intense alla sua erezione.
A Dante piaceva lasciar prendere le redini del rapporto a Nero, di quando in quando. Era più giovane di lui - anche se non osava pressoché mai ricordarglielo o farglielo notare per non sentirsi lui stesso troppo vecchio - e se la cavava bene, per cui non vedeva motivo di non lasciargli provare l’ebbrezza della dominanza ogni tanto.
Quando la bocca di Nero scese a chiudersi attorno al suo capezzolo destro per mordicchiarlo e tirarlo, Dante fu colto da uno spasmo. Sussultò ed emise un verso strozzato di piacere assoluto. Per un momento ebbe l’impulso forte di capovolgere i ruoli, sottomettere Nero e penetrarlo con una foga tale da fargli dolere il culo una settimana; tuttavia si trattenne, limitandosi a mordersi il labbro inferiore ed ondeggiare con il cinto pelvico, come se stesse penetrando qualcuno che effettivamente non c’era. La sua erezione sbatteva contro la mano sudata di Nero con insistenza e forza.
«Allora ti piace» commentò di sfuggita il ragazzo, prima di iniziare a mordergli l’altro capezzolo.
«Oh, sì...» esclamò Dante, chiudendo gli occhi e sollevando il capo, esponendo la giugulare. Era tesissimo e godeva ad ogni istante di più.
Nero scese più giù, arrivando a leccargli l’ombelico. Ad esso si dedicò tuttavia ben poco, molto più allettato da quel che c’era poco sotto.
Le sue mani a quel punto andarono a palpare le natiche del suo compagno mentre gli leccava con metodo lo scroto e succhiava la sua erezione.
Dante ansimò pesantemente, afferrando la testa di Nero per i capelli e premendola contro il proprio inguine, in un lampante segno di apprezzamento di quanto stava facendo.
Venne con violenza poco dopo, liberando un mugolio di soddisfazione mentre si spingeva contro la bocca di Nero, che lappò il suo seme con dedizione e spudorata provocazione. Gli strinse le dita attorno alle natiche.
Nel separarsi dall’erezione di Dante il ragazzo chiese: «Adesso sei contento?».
«Sono soddisfatto» dichiarò l’interpellato, inginocchiandosi di fronte al partner per baciarlo con violenza «Ma sono certo che puoi fare di meglio» sottolineò in un secondo momento, una volta rotto il bacio.
«Fanculo» imprecò Nero, per niente incline ad essere insultato per il pompino che gli aveva appena fatto. Personalmente parlando, reputava di aver fatto un buon lavoro.
«Dammi un attimo ed eseguo» replicò Dante prontamente, esibendo uno dei suoi migliori ghigni strafottenti.